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Tavares: “L’auto di domani? Sicura, pulita e accessibile”

Pubblicato 31 marzo 2022

Dalle gigafactory all’approvvigionamento di materie prime, dalla conversione delle fabbriche al ruolo della politica nella transizione energetica: il manager portoghese parla a tutto campo del futuro di Stellantis e della mobilità.

Tavares: “L’auto di domani? Sicura, pulita e accessibile”

AVANTI TUTTA SENZA PAURA - Non aver timore di osare, sfidare lo status quo per trainare il cambiamento ed svettare tra i grandi protagonisti della transizione ecologica. Lo ha ribadito ancora una volta il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, che questa mattina, dopo aver incontrato i sindacati per discutere la situazione dei siti produttivi italiani, ha tenuto all’Heritage Hub di Mirafiori una conferenza stampa centrata sul piano strategico al 2030 del gruppo (nelle foto). Tavares ha esordito sottolineando la centralità dell’Italia (qui le ricadute del piano Dare Forward 2030 sul nostro paese) negli sviluppi delle strategie che porteranno l’azienda a vendere il 100% di veicoli elettrici entro il 2030, spiegando come, una dopo l’altra, tutte le fabbriche italiane ed europee andranno incontro a un processo di elettrificazione in grado anche di ridurre, fino ad azzerarla nel 2038, l’impronta carbonica della produzione. In Italia, la grande trasformazione partirà da Melfi, dove attualmente vengono prodotte la Fiat 500X e le Jeep Renegade e Compass e dal 2024 saranno costruiti quattro nuovi modelli elettrici di media grandezza.

IL FUTURO DI MELFI, TERMOLI E MIRAFIORI - Cruciale anche il tema delle gigafactory per la produzione delle batterie: Stellantis, che punta a lanciare 75 nuovi veicoli a corrente entro i prossimi otto anni, vendendone cinque milioni nel mondo, ha in programma di costruirne almeno cinque. Tra le quattro che sorgeranno in Europa c’è anche la fabbrica di Termoli (qui i dettagli), che una volta riconvertita contribuirà, con una capacità di circa 24 GWh all’anno, all’obiettivo complessivo di 120 GWh fissato al 2030. Meno chiare, al momento, appaiono le prospettive per il complesso di Mirafiori, che presenta moltissime aree inutilizzate e in futuro, ha detto Tavares, potrebbe diventare il centro di nuove attività, non necessariamente produttive, “per sostenere l’economia circolare del territorio piemontese”. Nuove assunzioni in Italia, non solo a Torino, sono previste essenzialmente per ragioni di ricambio generazionale. A tal proposito, il ceo di Stellantis ha tracciato il profilo delle nuove risorse, che dovranno essere “maggiormente orientate al Software Engineering” e acquisiranno nuove competenze in materia di elettrificazione attraverso appositi programmi di formazione.

SERVE UNA VERA DEMOCRATIZZAZIONE - Un tema delicato riguarda i problemi alla catena di approvvigionamento causati dalla pandemia di Coronavirus e dalla crisi dei chip e ora aggravati dalla guerra in Ucraina. “Fattori esterni che non dipendono da noi e hanno creato condizioni difficili - ha sottolineato Tavares -, ma che abbiamo il dover di fronteggiare per continuare a perseguire il nostro primo, grande obiettivo nei confronti degli automobilisti: offrire loro soluzioni di mobilità sicure, pulite e accessibili”. La democratizzazione dell’auto a batteria, un processo altamente complesso in cui, ha precisato Tavares, “i governi dei paesi europei devono mostrare una visione chiara e comune, potenziando le infrastrutture di ricarica e incoraggiando l’utilizzo dell’automobile invece di ostacolarlo ponendo delle barriere”, passa anche per una radicale trasformazione del concetto stesso di costruttore automobilistico. L’attuale instabilità politica, economica ed energetica dei paesi europei in cui è presente l’azienda, compresa naturalmente l’Italia, dove il costo dell’elettricità è schizzato alle stelle negli ultimi mesi, suggerisce un nuovo approccio al reperimento delle materie prime e dei componenti. L’obiettivo di Stellantis è trasformarsi in una “automotive tech company nel giro di tre-quattro anni”, ha rivelato Tavares, rimarcando l’importanza di “portare tecnologia nei nostri prodotti con maggior velocità”. Un modo per farlo, “dribblando” le difficoltà produttive e logistiche connesse alla crisi tra Russia e Ucraina, sarà mettere in piedi una rete di fornitori geograficamente più vicini alle fabbriche.

QUESTIONE DI CHIMICA - In un quadro così articolato e pieno di incognite, un ulteriore elemento di complessità deriva dalla deadline sullo stop definitivo ai motori endotermici, che l’Unione europea ha fissato al 2035, imponendo di fatto alle case automobilistiche un’accelerazione che difficilmente riuscirà a sincronizzarsi con l’evolversi delle condizioni al contorno necessarie per una concreta attuazione di una mobilità più pulita e accessibile. “Il problema - ha spiegato Tavares - è che finora è mancato un approccio a 360 gradi da parte di tutti gli attori coinvolti. L’auto elettrica è il futuro, ma ci sarà energia a sufficienza? E soprattutto: quanto inquinerà produrla? E riciclare le risorse? Oggi siamo ancora lontani da un modello realmente efficiente”. Per progettare e attuare un ciclo produttivo realmente pulito, ha concluso il numero uno di Stellantis, un punto fondamentale sarà “comprendere a fondo la chimica delle batterie. Attualmente stiamo lavorando per affrancarci dal cobalto, e probabilmente ci riusciremo, ma per ora non è ancora chiaro quali saranno le materie prime definitive. Quando lo sarà, potremo agire su più fronti, per esempio investendo in attività di estrazione e stipulando nuovi contratti per le forniture”.



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Ritratto di Volpe bianca
31 marzo 2022 - 14:43
Sicura e accessibile, probabile. Pulita? Direi proprio di no, non lo sarà mai. Non esistono solo le emissioni durante il funzionamento, nella vita di un'auto. La produzione di un'auto sarà sempre inquinante, forse un po' meno, ma lo sarà comunque. A livello globale migliorerà la qualità dell'aria, ma quella del suolo e dell'acqua? In attesa di novità più green riguardanti batterie e affini. Quando all'inizio ho letto "Sicura, pulita e accessibile", pensavo stesse parlando della nuova Bicicletta Stellantis, a basso costo e fatta di legno....
Ritratto di alvola2023
31 marzo 2022 - 15:01
Fino a quando continuano a fare la Panda la Ypsilon e la Tipo così come sono, non gli si potrà nemmeno dire niente, riguardo al fatto dell'accessibilità. Che è la cosa che nella pratica interessa innanzi che tutto. NB Prima che si scateni l'inferno politically correct, sempre in agguato, sia chiaro che parlo esclusivamente della pratica reale di persone che vanno a spendere soldi per comprarsi un'auto vera, e non della sezione commenti di AV, dove ovviamente invece siamo tutti innanzitutto per la sicurezze, l'ecologia, e il volemose bene incondizionati. E quello che c'è da spendere si spenda.
Ritratto di Claus90
31 marzo 2022 - 15:01
Il Monopattino
Ritratto di AndyCapitan
1 aprile 2022 - 17:32
4
la cariola la zappa e il badile ci aspettano se va avanti cosi'....altro che auto elettriche.....si ridimensiona anche tavares.....ma poi....non aveva detto che era impraticabile l'elettrico per tutti?....boo...sti qua cambiano idea tutti i giorni!!!
Ritratto di Oxygenerator
31 marzo 2022 - 19:03
@ Volpe bianca. Comunque più pulita di qualsiasi termica. Non è la prima volta che parlano di azzeramento dell’impronta carbonica, quelli di Stellantis.
Ritratto di Volpe bianca
31 marzo 2022 - 19:06
Meno inquinante a livello locale certamente. "Pulita" è esagerata come definizione.
Ritratto di Velocissimo
31 marzo 2022 - 20:37
D’accordissimo
Ritratto di Arreis88
1 aprile 2022 - 00:13
@Volpe, le parole "a basso costo" e "fatta di legno" in questo momento non vanno d'accordissimo :) :) :) :). Per il resto super quoto il tuo discorso.
Ritratto di Volpe bianca
1 aprile 2022 - 06:39
@Arreis88 :-))
Ritratto di Vadocomeundiavolo
31 marzo 2022 - 14:48
E poi saranno pesanti , instabili , costose e inquinanti. Non la sa raccontare.
Ritratto di Claus90
31 marzo 2022 - 14:59
Ottimo articolo senza stellantis l’Italia sarebbe fallita
Ritratto di ziobell0
31 marzo 2022 - 15:09
75 veicoli diversi a cosa servirebbero per la precisione? Con le elettriche vengono appiattite le differenze fra i vari marchi (e molti spariranno)
Ritratto di Alfiere
31 marzo 2022 - 15:20
2
A me sembra invece che siano poco versatili, costose, pesanti e con il dinamismo di un barcone.
Ritratto di Reallyfly
31 marzo 2022 - 15:27
stranamente non viene mai citato dalle testate giornalistiche, ma il maggiore inquinamento in città relativo al mondo auto, non sono gli scarichi ma la polvere degli impianti frenanti.
Ritratto di Oxygenerator
31 marzo 2022 - 19:00
Verissimo. Ma le elettriche hanno il freno motore, per ricaricare le batterie in frenata. Quando guida un’elettrica, staccando il piede dall’acceleratore, l’auto comincia a frenare col motore elettrico e a ricaricare le batterie ( io uso il One pedal e frenata rigenerativa sul 3 ). Si accorgerá che, con questo sistema, il piede sul freno, lo metterá molto poco, quindi poca polvere da impianti frenanti.
Ritratto di AndyCapitan
1 aprile 2022 - 17:40
4
sicuramente....guarda la fuligine che si deposita sul cerchio dopo appena qualche giorno dal lavaggio dell'auto....ma poi non e' vero che l'auto elettrica non inquina....ormai e' acclarato....nasce in svantaggio di 70-80 mila km dal termico che in produzione inquina quasi la meta'..quindi....tutte fandonie green....ci passano....tempo qualche mese...vedrete!...quando la gente iniziera' a portare i lib contabili in tribunale per fallimento!
Ritratto di Saimonsaimon
31 marzo 2022 - 15:34
Questi francesi fanno il possibile per indorare la pillola. Sicura ok, pulita ok, accessibile parliamone...con quello che sono arrivate a costare le auto, dire che saranno in futuro accessibili faccio un po' fatica a crederlo. Ma la cosa che mi fa più rabbia è la situazione di generale smobilitazione degli stabilimenti italiani. A Melfi, stabilimento che è riuscito a sfornare fino a 350.000 tra 500x, Renegade e Compass, in futuro saranno prodotte a regime solo 90.000 tra DS,Opel e Lancia del segmento Premium". Se è questo il futuro che i nuovi padroni francesi hanno riservato all'Italia siamo messi male...
Ritratto di Blueyes
31 marzo 2022 - 17:36
1
esatto, portano via le auto che vendono e fanno volumi per sostituirle con berlinone che non si riescono a vendere se non tedesche, così avranno la scusa per dire che lo stabilimento non rende e lo chiuderanno.
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 08:56
Tolgono la produzione di “massa”, con minor margine di guadagno, per mettere una produzione qualitativamente molto più alta, con margini di guadagno, probabilmente più elevati.
Ritratto di Blueyes
1 aprile 2022 - 11:24
1
Renegade e Compass non sono auto a bassa marginalità, non prendiamoci in giro. E i macchinoni da Prima Repubblica non si vendono più, è un fatto. Oltretutto adesso a Melfi producono 350.000 pezzi all'anno mentre con queste fantomatiche berline elettriche puntano a malapena a 100.000. O aggiungono altro oppure...
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 12:00
….aggiungono il tempo per farle di qualità. Cosa di cui si ha assolutamente bisogno per i clienti di auto premium. Qualità e sopratutto affidabilità. Sia nei materiali, che nell’assemblaggio, che nella tecnologia. Lo standard da puntare nell’affidabilità sono le giapponesi premium, o almeno quelle coreane o almeno quello tedesco. Quindi molto, molto alto.
Ritratto di V8 sound
1 aprile 2022 - 12:43
... aggiungono il tempo per farle di qualita'? Ma siamo seri. Quanto verrebbero sovraprezzate, nel caso, ha una mezza idea?
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 13:10
Parecchio. Se condidera che stiamo parlando di auto di segmento d / e, elettriche, piazzate nel premium, io direi almeno come le concorrenti tedesche, o poco sotto. Quindi tanto. Se condidera che nello stesso segmento un’alfa Stelvio, termica è sui 65/70.000 €, ci aggiunga i costi della batteria e si puó fare tranquillamente un’idea del costo, che avranno, perlomeno in questa fase storica. Facciamo almeno un 10/15.000 € in più del termico ? A mio avviso, siamo su quelle cifre. Con Alfa Romeo nel settore premium , personalmente credo, che un’alfa, sotto i 35/40.000€ la possiamo solo scordare. Altrimenti, non l’avrebbero messa in quel settore li, che è stato specificato più volte, sarà solo elettrico dal mi sembra 2025 per alfa, lancia, ds.
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 13:39
Oh, v8 sound, poi magari ha ragione lei, ed io sto dicendo cretinate a ripetizione, che non diverranno realtà mai. Peró, verosimilmente a quanto accaduto fino ad ora, credo di non andarci troppo lontano. Penso che l’italia dell’automobile, che già esprime a livelli altissimi, nomi come Ferrari , e un po più appannato attualmente Maserati, possa divenire un centro, come avvenuto per la moda, di eccellenza assoluta, anche nel premium automobilistico e non solo. Tavares, punta su questo, a mio avviso. E giustamente. Non alle panda y e 500. Quelle possono anche costruirle in polonia, e guadagnarci meglio, comunque.
Ritratto di V8 sound
1 aprile 2022 - 13:53
Oxy, quel sovraprezzo che lei ipotizza sarebbe la differenza tra termico ed elettrico. Ma io le chiedevo questo: uno stabilimento da 360k auto ad un certo punto ne produce 90k, a parita' di forza lavoro e di costo manodopera, questo "per aggiundere il tempo per farle di qualita'..." bene, quanto in piu' per la sola manodopera? 10/15 di batterie ok, condivido con lei, altrettanti per la "qualita' "? Cioe' ne vien fuori un ipotetico SUV da 100 k euro, cifra oltre i SUV elettrici premium della triade che gia' fan numeri ridicoli di immatricolazioni...
Ritratto di V8 sound
1 aprile 2022 - 14:09
In ogni caso Oxy il mio dubbio non e' tanto sui profitti e/o marginalita' operativa (su questo concordo con lei) piuttosto sul mantenimento degli attuali posti di lavoro.
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 14:36
Ipotizzo costi sui 85/90.000 €. Vero quel che dice circa i posti di lavoro italiani. Potrebbe essere un rischio. Ma, ed è un errore che a volte ho fatto anch’io, non bisogna comparare la manodopera italiana (che in molti campi è di assoluta eccellenza ), con i manager magnaccioni e putt…i che abbiamo purtroppo espresso, nel tempo. Tutto ció è figlio del sistema degli anni 60/70/80, che accadeva un po, in tante famiglie. La gente capace la si metteva a lavorare. Quelli che non riuscivano, li si metteva spesso, in politica o nel pubblico, su una scrivania, per trovargli un posto. Quindi noi esprimiamo manodopera di altissima qualità e capacità, e manager, molto, ma molto, discutibili. In Stellantis, l’unione di manager capaci, con la nostra manodopera, potrebbe finalmente, rendere giustizia ai lavoratori italiani, che spesso hanno pagato le incapacità manageriali dei loro capi. Troppo spesso i materiali, ( economici ) hanno fatto la differenza, tra un prodotto italiano ed uno straniero. Lo affermo perchè nel mio piccolo, lo vedo fare, da parte degli ospedali agli infermieri, che vi lavorano. Capaci e professionali, ma troppo spesso sottoposti a situazioni limite che ne minano le capacità, la volontà e la resistenza fisica.
Ritratto di V8 sound
1 aprile 2022 - 15:16
Vede Oxygeneretor, io sottoscrivo quanto lei afferma circa la manodopera italiana ed il management, in linea di principio. Ma, mi scusi se insisto, ad un certo punto le auto bisogna venderle e le stesse devono essere sufficientemente remunerative. Se l'idea e' creare nel ns paese un polo industriale d'eccellenza per la produzione di auto premium elettriche, non posso non considerare i seguenti presupposti: a) di premium molti marchi del gruppo han solo le pretese b) la concorrenza e' agguerritissima e da decenni "sul pezzo" c) ci hanno provato prima coi ricarozzamenti, poi con nuovi brand originati dai fasti del passato ed infine con ottimi prodotti e di qualita' (Giulia e Stelvio) che pero' non hanno "sfondato" a livello di vendite... Per quale buona ragione in un futuro prossimo dovremmo assistere ad un'inversione di tendenza? Io resto dell'opinione che questo "piano" per le fabbriche italiane altro non sia che il preambolo alla cassa integrazione.
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 16:12
Io spero di no. Quello che mi da fiducia nel futuro è Stellantis. Perchè ha una capacità economica ed una forza molto più grande di FCA. I manager di Peugeot poi, hanno scelto ottimi designer, che hanno reso le auto distintive e moderne. L’Opel attuale, uguale. Citroen è riconoscibilissima e DS ad esempio con la 7 sta migliorando molto. Sono convinto che dall’unione di ottime capacità e una base economica solida, venga fuori solo il meglio. Ovviamente verranno accompagnati alla pensione chi vi è vicino e gli altri verranno istruiti sulla nuova modalità di lavoro. Stellantis puó economicamente prendersi il tempo, per poter imporre i propri prodotti. FCA, non lo aveva. Io se fossi un lavoratore del gruppo, mi semtirei più sicuro ora, con Stellantis, che prima con FCA.
Ritratto di luigigor
3 aprile 2022 - 11:04
Infatti è così accessibile che una 500 elettrica 3+1 parte da 35000€. Lo stipendio lordo medio italiano è inferiore al costo di acuisto di una 500. Quello che l'industria automobilistica ha fatto è stato aumentare i prezzi delle auto a motore termico perp oter dire "vedete, l'elettrica non è tanto + costosa" :-)
Ritratto di Flynn
31 marzo 2022 - 16:48
2
No problem, lascio il cavallo nel giardino di casa e in garage metto il fieno.
Ritratto di Tu_Turbo48
31 marzo 2022 - 17:09
Sicura e Pulita può anche darsi, ma accessibile direi proprio di NO!!!.. Basta guardare i prezzi dei listini delle auto di oggi per capire come saranno quelli del futuro prossimo...
Ritratto di Trattoretto
31 marzo 2022 - 18:11
I somari alla tastiera non mancano mai. Si va dai no vax, ai no occidente, ai no Draghi, ... ai no Stellantis. Le motivazioni hanno sempre come unico comune denominatore il carattere pretestuoso, illogico, anti scientifico e anti progresso. Oltre che anti benessere. Gli unici a guadagnarci sono gli psichiatri che studiano il fenomeno ed i fenomeni.
Ritratto di alvola2023
31 marzo 2022 - 18:39
Cioè devono comprare per forza auto stellantis, per essere nel giusto?
Ritratto di Trattoretto
31 marzo 2022 - 19:09
Intanto comincia a comprarti un libro di comprensione del testo
Ritratto di alvola2023
31 marzo 2022 - 19:18
Per quello che hai scritto non basterebbe. Minimo dovrei interpellare il tizio che decifrò l'iscrizione nel film Stargate.
Ritratto di Saimonsaimon
31 marzo 2022 - 22:23
Non si va contro Stellantis a priori. È un gruppo che dà ancora lavoro ad un sacco di persone in Italia. Ma il dubbio è che da quando hanno preso le redini i francesi per il nostro paese le cose potrebbero mettersi male, molto male. Detto ciò, per quanto mi riguarda, continuerò per quanto possibile a comprare auto prodotte in Italia (di sicuro però non Tipo prodotte in Turchia o Ypsilon prodotte in Polonia). Perché, per quanto mi riguarda, il benessere del paese in cui vivo viene prima di ogni altra cosa.
Ritratto di Trattoretto
1 aprile 2022 - 00:06
Ma quali francesi d'Egitto ... fate filosofie da perfetti incompetenti ... imbarazzanti come i no vax. Andate a vedere l'azionariato prima muovere le dita sulla tastiera. Stellantis è una public company il cui maggior azionista è Exor (società controllata dalla famiglia agnelli) col 14.4%. I francesi sommati hanno una quota inferiore. Poi una lunga serie di fondi che potrebbero benissimo scalarla. Tavares, prima CEO Peugeot, è portoghese ed è uno dei migliori manager in circolazione e - purtroppo - italiani al suo livello magari ce ne fossero (c'era Marchionne), quindi era ovvia la sua conferma al timone del gruppone.
Ritratto di Saimonsaimon
1 aprile 2022 - 15:16
@Trattoretto Vedendo l'azionariato, come dice lei, ciò che salta all'occhio è la presenza dello Stato francese che detiene il 6% delle azioni. Io non gioco in borsa e non mi intendo moltissimo di economia, ma a occhio direi che la Francia non abbia acquistato quel 6% di azioni per lucrare sui dividendi (che nell'industria automobilistica non sono mai stati altissimi, anzi), quanto piuttosto per mettere al sicuro i posti di lavoro negli stabilimenti francesi. La Francia infatti considera l'industria dell'auto strategica per la propria economia (si spiega così anche quel 15 % di azioni Renault che lo Stato francese detiene). Il parlamento italiano, dal canto suo, con colpevolissimo ritardo, ha chiesto che la Cassa depositi e prestiti acquisisse una partecipazione in Stellantis per controbilanciare la quota di Parigi. Tavares naturalmente ha risposto picche (è notizia di pochi giorni fa, Trattorè). Quindi se penso che gli stabilimenti italiani rischiano lo faccio perché i presupposti non mi sembrano dei migliori. L'alto costo del lavoro nei nostri stabilimenti, come Tavares ricorda ogni qual volta mette piede in Italia, ha fatto sì che parte della produzione dei furgoni della Sevelsud in val di Sangro venisse spostata in Polonia, che lo stabilimento di Melfi passasse dalle 350.000 auto prodotte all'anno alle 90.000 "premium" annuali (se va bene...), che si bloccasse il turn over e addirittura si dessero incentivi di 55.000 euro agli operai per licenziarsi. Se non è preoccupante tutto ciò, da italiani, cosa dovrebbe preoccuparci? Spero di essermi spiegato meglio Trattorè e spero che lei abbia gli strumenti per capire...
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 08:18
@ Saimonsaimon A differenza sua, ho avuto la sua stessa sensazione quando l’azienda era FCA. Adesso Stellantis, mi sembra abbia ottimi programmi e una stabilità sconosciuta alle aziende precedenti, nonchè un’idea precisa del futuro e in linea coi desiderata europei. Io sono molto fiducioso per Stellantis. La produzione premium in italia è giusta, come la riduzione dei numeri, visto che saranno auto di altissima ( si spera ) qualità. Panda y e 500 vendute a costi più bassi, hanno bisogno di manodopera che costi poco. Giusto spostarle per l’azienda. Stanno a mio avviso, ottimizzando il lavoro.
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 08:57
:-))))
Ritratto di Saimonsaimon
1 aprile 2022 - 15:28
@Oxygenerator Il problema, a mio avviso, è che concentrarsi solo sul premium qui in Italia potrebbe rivelarsi un boomerang. Le uniche marche premium di Stellantis sono, a mio avviso, la Maserati e in parte l'Alfa Romeo. Non mi vengano a dire che Opel, DS ( marchio che fatica moltissimo a ritagliarsi uno spazio) e Lancia (ahimè ormai ridottasi a vendere solo in Italia) possano sfondare nel segmento rubando clienti ai marchi tedeschi. Mi pare una cosa un po' difficile da vedere, anche se spero con tutto il cuore che succeda. Potrà quindi un grande stabilimento come Melfi vivere solo su quelle che a me sembrano solo delle belle scommesse? E se la scommessa dovesse andar male poi come la mettiamo? :-)
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 16:26
Vero quello che dice. Ma credo che Stellantis abbia, differentemente da FCA, una forza economica tale, da imporre i propri prodotti premium, nel tempo.
Ritratto di Saimonsaimon
1 aprile 2022 - 17:19
Speriamo....
Ritratto di Oxygenerator
31 marzo 2022 - 19:08
Brava Stellantis. Questa azienda, mi piace sempre di più. Ottimo programma, molto proiettato al futuro, e idee che mi sembrano molto chiare. Di certo non si può affrontare il futuro, restando fermi da 20 anni alla panda, Y e 500. Giusto cambiare obiettivi, sperando anche per il futuro, nell’alta qualitá dei modelli.
Ritratto di giulio 2021
31 marzo 2022 - 20:55
Ora Tavares, letto su un altro sito, afferma anche : le migliori elettriche le abbiamo noi.
Ritratto di alvolantone
1 aprile 2022 - 14:09
Voi Cina o Voi Stellantis?
Ritratto di V8 sound
31 marzo 2022 - 21:29
Solita fiera delle idiozie, dei bla bla bla elettrici per pasturare gli allocchi ignoranti. Fate ridere, soprattutto VOI che fino al mese scorso non perdevate occasione di criticare la direzione tecnologica "imposta" e problemi conseguenti. Grazie per aver riservato al nostro paese la produzione delle mitiche berline elettriche del futuro, chiaramente veicoli di sicuro successo commerciale: gia' coi termici le berline del gruppo sono, da decenni, le piu' ambite a livello planetario, figuriamoci domani, quando saranno solo elettriche. Stellantis, solo una raccomandazione: fate veloci che tutto il mondo attende l'Aurelia EV. Per poi comprare altro.
Ritratto di Arreis88
1 aprile 2022 - 00:22
Ma questo è lo stesso Tavares che qualche articolo fa dichiarava che produrre auto a batteria è assurdo perché antieconomico e che è tutto un gioco di politica, o è il fratello gemello?
Ritratto di CR1
1 aprile 2022 - 05:36
metteva in guardia i futuri acquirenti elettrizzati dai costi maggiorati , dalla complessità della maggiorata produzione e "trasporto" di energia . stellantis non aveva ancora fatto un piano di produzione aziendale per il futuro , oppure era solo TaTTiCa un Bluff per far si che gli altri produttori continuassero a produrre auto termiche cosicché gli acquirenti elettrici avrebbero scelto auto stellate obbligatoriamente vista l'assenza della concorrenza . TERza opzione e forse la più reale hanno capito che se non corrono perderanno ( le vendite) perché altri son già partiti e sono un passo o due già avanti
Ritratto di Oxygenerator
1 aprile 2022 - 08:20
Concordo.
Ritratto di V8 sound
1 aprile 2022 - 12:39
@ CR1. Ma non le sembra che le opz. 2 e 3 siano in "leggera" contraddizione tra loro? Per la prima invece, fatto il piano industriale e tutto risolto? Quali sarebbero i competitor del gruppo piu' avanti di 1 o 2 passi nell'elettrico? Provo io con la 4a opzione: quelle precedenti sono dichiarazioni di buonsenso dettate dalla competenza manageriale in campo, queste ultime son quelle sintonizzate al pensiero mainstream che tanto piacciono agli azionisti.
Ritratto di CR1
2 aprile 2022 - 06:45
V8 le mie contraddizioni sono dettate dalle stesse contraddizioni con cui si contraddice Tavares . Se ci fosse ancora il sign. Maglioncino che affermò che non credeva nell' elettrico ora si contradirebbe pure lui . meglio ricredersi e cambiare idea no? risposta alla domanda : volkswagen non è avanti con i modelli esclusivamente costruiti per le batterie? la 500 e la 208-2008 migliori o al pari di id3 ?
Ritratto di IloveDR
1 aprile 2022 - 10:39
3
la solita sparata di idiozie, banalità, l'italia “LU CENTRU DE LU MUNNU” come Foligno, per ricattare il Governo a sovvenzionare per continuare a tenere aperti gli Stabilimenti italiani. Intanto per i Furgoni di Atessa Stellantis ha cercato da subito di riconvertire il sito polacco di Gliwice per produrre lo stesso prodotto, e si è svincolata dalla centralità dell'italia per quella linea di prodotto fondamentale.
Ritratto di oltrebrawn
1 aprile 2022 - 16:07
bah.....credo che a queste parole seguiranno ben pochi fatti. Non ho alcuna fiducia in questo harakiri del mondo dell'auto verso l'elettrico. Avranno giocoforza volumi di vendita assolutamente più bassi...,molto più bassi...quindi sarà impossibile mantenere i livelli occupazionali.
Ritratto di lainolaino
1 aprile 2022 - 18:18
Questo signore ormai contraddice se stesso, prima ha detto che l'elettrico è una scelta politica, in controtendenza con i piani industriali già avviati, poi ha detto che le auto elettriche costano troppo, quindi non alla portata di tutti. La guerra in Ucraina, purtroppo, ha evidenziato proprio l'inconsistenza, del nostro piano energetico, ma anche europeo, ci siamo accodati, senza troppa convinzione solo con la speranza della gigafactory.....Il mercato dell'auto è in perdita già da anni, quest'anno tra l'altro non ci sono neanche gli incentivi, che davano l'illusione di risparmiare....questo settore subirà tracolli.

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