Le tecnologie delle auto di cui non potresti più fare a meno

Un piccolo sensore posizionato dietro al parabrezza valuta l’intensità della pioggia regolando il movimento dei tergicristalli. Non c’è più bisogno di “giocare” in continuazione con la leva apposita, aumentando la frequenza in velocità e diminuendola quando ci si ferma al semaforo: basta lasciare che sia l’auto a fare tutto per noi. 

Dalle musicassette ai CD e poi alle chiavette MP3, il modo di ascoltare musica in auto è stato rivoluzionato negli ultimi 30 anni. Oggi il modo migliore è farlo attraverso uno dei tanti sistemi di streaming audio, collegando il proprio smartphone ad Android Auto o Apple CarPlay, in base al sistema operativo del telefono. Ma con questi sistemi non si ascolta solo musica o podcast: includono infatti i servizi di navigazione e altre funzionalità connesse tipiche dei dispositivi portatili, che in questo modo entrano sullo schermo della vettura.

Le auto di oggi sono anche sempre più grandi, basti guardare il confronto tra la prima Golf uscita nel 1974 e l’attuale ottava generazione, che differiscono di circa 60 cm. Con ingombri sempre maggiori è quindi quasi obbligatorio essere in qualche modo assistiti nelle manovre. Quanto meno dai sensori di parcheggio che segnalano la vicinanza di un ostacolo o da una telecamera posteriore. Meglio ancora dalla cosiddetta “bird view”, che assembla le immagini provenienti dalle telecamere perimetrali per una vista dall’alto di ciò che accade intorno alla vettura. Ci sono poi sistemi automatizzati di parcheggio e addirittura sistemi di parcheggio da remoto, che permettono di comandare l’auto dall’esterno come se fosse radiocomandata, ma ci possiamo accontentare anche di tecnologie più basilari.

Una telecamera posizionata dietro al parabrezza analizza la strada che stiamo percorrendo riconoscendo i segnali stradali più importanti e visualizzandoli di fronte a noi. Si tratta di una tecnologia importantissima per non perdersi le indicazioni date dalla segnaletica verticale come, per esempio, i limiti di velocità o i divieti di sorpasso. Alcune auto uniscono il riconoscimento dei limiti con il cruise control adattivo, modificando la velocità massima impostata in base al limite. È una soluzione intelligente, ma solo nei casi in cui i limiti di velocità non siano cervellotici come troppo spesso accade in Italia, dove non sono rari i cartelli con limite a 10 km/h senza alcun motivo apparente.

Come il sensore pioggia, il sensore crepuscolare accende e spegne automaticamente gli abbaglianti in base alla luminosità esterna. L’evoluzione di questa tecnologia è rappresentata dai fari che passano da abbaglianti ad anabbaglianti in automatico nel caso in cui ci sia un veicolo di fronte a noi che potrebbe essere abbagliato. L’ultimo step sono invece gli abbaglianti selettivi: di notte gli abbaglianti sono sempre accesi, ma la tecnologia analizza la strada e permette di direzionare il fascio di luce più potente solo dove non dà fastidio a nessuno.

Come dice il nome, il sistema permette di mantenere automaticamente la vettura all’interno della corsia di marcia, consentendo il cambio corsia solamente dopo aver azionato l’indicatore di direzione. Fondamentalmente esistono due tipologie di questa tecnologia: la più basilare aspetta che il veicolo si avvicini alla striscia che divide due corsie per riportarlo verso l’interno della propria, mentre quella più evoluta lo mantiene costantemente al centro della corsia di marcia. In ogni caso è sempre il guidatore ad avere il controllo.

Il sistema monitora in tempo reale la pressione degli pneumatici, avvisando immediatamente nel caso in cui questa dovesse scendere. È particolarmente utile soprattutto nel caso di piccole forature, che possono impiegare diverse ore prima di sgonfiare completamente la gomma. Quando si viene avvisati del calo di pressione si può intervenire immediatamente, evitando di ritrovarsi con una ruota a terra in condizioni più complicate, magari senza la possibilità di fermarsi per sostituire la gomma.