UN LEGGERO RESTYLING - Il 2025 sarà l’anno del debutto della rinnovata Tesla Model Y (nome in codice Juniper). Secondo diverse fonti la presentazione è vicina, con la produzione che sarebbe già iniziata nella fabbrica di Shanghai. Ma come sarà? Niente di radicale, solo alcuni ritocchi estetici per questo restyling (qui sopra un disegno di AutoExpress), che sarà concentrato nel frontale, dove ci saranno due sottili fari a led raccordati da una striscia luminosa orizzontale, e al posteriore, con fanali “a C” che si estendono in orizzontale.
RAZIONALIZZAZIONE - All’interno la nuova Tesla Model Y seguirà lo stile e le novità già visti sulla Model 3 restyling, con l’eliminazione delle levette di frecce e tergicristalli le cui funzioni vengono spostate sulle razze del volante. Certo il debutto del pannello touch frontale da 15,4” attraverso il quale si comanda anche la selezione della marcia avanti o indietro (non c’è più la relativa levetta). Le altre novità dovrebbero riguardare le sospensioni e il miglioramento dell’insonorizzazione dell’abitacolo, come nel caso della Model 3.
LE VERSIONI - Dal punto di vista tecnico dovrebbe debuttare le batterie da 60 kWh con chimica LFP (litio ferro fosfato) e 77 kWh NMC (nichel-cobalto manganese), con un conseguente miglioramento dell’autonomia. La gamma sarà strutturata in modo simile a quella della berlina Model 3 e dell’attuale Model Y. Prevista la presenza di una versione normale a trazione posteriore con autonomia di oltre 450 km, di una variante Long Range sempre a trazione posteriore con percorrenza superiore a 600 km, e, infine, di una Model Y con doppio motore e trazione integrale con un’autonomia che potrebbe essere prossima a 550 km. Più avanti arriverà la versione sportiva Performance, con uno 0-100 che potrebbe essere inferiore a 3,7 secondi.