TORNA UN MITO - Aggiornare un’auto del passato dotandola di tecnologie moderne. È questo il concetto alla base dei restomod, operazioni molto in voga dopo il successo dell’americana Singer (specializzata in Porsche 911 d’antan) e dell’italiana Automobili Amos, che ha fatto “rivivere” la Lancia Delta Integrale (qui per saperne di più). In questo filone si inserisce anche la veneziana Totem Automobili, fondata dal designer Riccardo Quaggio, che ha deciso di modernizzare un altro grande classico dell’auto italiana: è l’Alfa Romeo Giulia GT, elegante coupé disegnata da Bertone e prodotta dal 1963 al 1975, la cui “versione 2.0” sarà mostrata a luglio 2020 nel corso del Festival of Speed di Goodwood.
ASSETTO REGOLABILE - La Giulia GT della Totem (nei disegni di questa pagina) ha ben poco on comune con l’originale. La carrozzeria è in fibra di carbonio, per contenere i pesi, e il telaio è stato modificato pesantemente. Nuove anche le sospensioni, più moderne rispetto alla Giulia GT degli Anni 60: sono McPherson per le ruote anteriori e Multlink per quelle dietro. Gli ammortizzatori arrivano dallo specialista Bilstein, ma il piccolo costruttore veneto (fondato nel 2018) ha in programma di rendere disponibili quelle a controllo elettronico o ad aria.
ADDIO LANCETTE - La Totem ha rivisto profondamente anche l’interno, scegliendo la plancia della Giulia GT aggiornata per il 1967. Nella GT del 2020 non ci sono però i due strumenti a lancetta per tachimetro e contagiri, un classico per le Alfa Romeo, ma due schermi che fanno il paio con il monitor nella consolle e quello davanti al passeggero, ripreso dalle ultime Ferrari (in tal modo anche il passeggero può avere “sott’occhio” velocità, giri motore e altre informazioni di guida). Moderno anche l’impianto audio, mentre le ruote di 17” in alluminio forgiato hanno il disegno a fori tipico dell’”arrabbiata” versione Giulia GTAm.
OLTRE 500 CV - Anche il motore della Totem Giulia GT rompe con il passato. Al posto del mitico 4 cilindri bialbero, con cilindrata da 1.3 a 2.0 litri, c’è un motore elettrico da circa 518 CV, disposto sull’asse delle ruote posteriori in blocco con il differenziale. Le batterie sono alloggiate nel fondo del telaio, in posizione ideale per abbassare il baricentro e migliorare così le doti di guida. In virtù del peso ridotto a circa 1.350 kg, la riedizione della Giulia GT dovrebbe scattare da 0 a 100 km/h in circa 3 secondi. Allo studio anche un sistema per gestire le tre modalità di guida, da quella per l’uso di tutti i giorni a quella per le massime prestazioni.