IN TRE A COLLOQUIO - Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ricevuto oggi alla Casa Bianca gli amministratori delegati delle tre principali case automobilistiche del Paese: Mark Fields della Ford, Sergio Marchionne della FCA e Mary Barra della General Motors (foto qui sopra). L’incontro è stato il primo del genere da sei anni a questa parte ed è servito a Trump per illustrare le misure che intende attuare, dopo gli annunci fatti in campagna elettorale e il grande risalto di alcuni provvedimenti assunti a livello industriale: il Presidente ha annunciato di voler ridiscutere le severe normative anti-inquinamento studiate dall’amministrazione Obama e di voler penalizzare le aziende che producono oltre-confine, obbligandole a trasferirsi negli Stati Uniti con la minaccia di introdurre pesanti dazi. Le tre società hanno già annunciato di voler trasferire negli Usa la produzione di alcuni modelli.
RIVEDERE LE NORMATIVE - Secondo quanto riportano le agenzie di stampa, Trump avrebbe ammesso che le normative in materia di salvaguardia dell’ambiente “sono fuori controllo” e suscettibili di modifica, confermando la promessa di sostenere le aziende a costo di sacrificare il rispetto dell’ambiente. Il suo intento sarebbe quello di rimuovere gli “ostacoli” nei confronti dell’industria e delle compagnie petrolifere. L’intenzione di Trump combacia con quella espressa dalle case automobilistiche, in prima linea per ridefinire i limiti che allo stato attuale verranno introdotti dal 2025, quando la media in termini di consumo fra le nuove automobili dovrà essere pari a 4,32 l/100 km. Trump ha promesso inoltre di snellire la burocrazia per attrarre maggiori investimenti, con l’obiettivo di aumentare l’occupazione nel Paese. “Riceverete le vostre autorizzazioni in breve tempo”, ha promesso Trump.
GIUDIZI FAVOREVOLI - I tre amministratori delegati di GM, Ford e FCA hanno espresso soddisfazione al termine dell’incontro e fiducia nelle politiche di Trump. Marchionne, ad esempio, ha apprezzato lo sforzo del Presidente “nel trasformare gli Stati Uniti in un posto dove fare impresa”. Per Barra l’incontro è stato costruttivo e ha trattato argomenti molto vari, fissando l’obiettivo di “lavorare insieme sulle politiche necessarie per supportare un’economia forte e competitiva”. Fields si è detto sicuro del fatto che Trump saprà “rendere forti gli Stati Uniti e attuare le politiche necessarie per il cambiamento”.