AZIONI TRIPLICATE - Debutto in borsa con il botto per la VinFast, che martedì, nel primo giorno di contrattazioni, ha visto più che triplicare il valore delle sue azioni, arrivate a 37,06 dollari a New York. In questo modo l’azienda vietnamita vale già più della Ford e della General Motors, con un valore dopo il primo giorno di 85 miliardi di dollari. Di pari passo sale anche il patrimonio di Pham Nhat Vuong, fondatore dell’azienda, che ora è stimato di 44,5 miliardi di dollari, cifra che fa del magnate vietnamita la quinta persona più ricca dell’Asia.
FLOTTANTE BASSO - Il rovescio della medaglia è rappresentato dal fatto che la VinFast è un’azienda con un flottante basso. Ciò significa che solo una piccola quantità di azioni è disponibile per il trading, il che implica un titolo soggetto a grandi oscillazioni. I documenti mostrano infatti che Pham Nhat Vuong controlla circa il 99% della VinFast, anche grazie ad azioni possedute dalla moglie e dalla Vingroup. Per questo la stragrande maggioranza delle azioni è bloccata e non disponibile per gli investitori. Tali timori sono stati confermati da quanto accaduto nel secondo giorno di contrattazioni, che ha visto un calo superiore al 20% e un valore sceso a 67 miliardi.
VIETNAMITA CON GUSTO ITALIANO - La VinFast ha già iniziato a vendere le prime vetture sul mercato nordamericano e punta a debuttare anche in Europa con una gamma di vetture elettriche. La più piccola è la VF6 a cui si affiancano la VF7, la VF8 e l’ammiraglia a 7 posti VF9, con autonomie stimate da 399 a 594 km. Nelle vene delle vetture della VinFast scorre anche sangue italiano: il design dei modelli presentati fino ad ora è firmato da Pininfarina e Torino Design.