CAMBIO DI GENERAZIONE - La terza serie della Volkswagen Tiguan è lunga 454 cm (3 più di prima): si potrà ordinare nei prossimi mesi e i primi esemplari saranno in consegna a febbraio 2024. La variante a sette posti Allspace non avrà eredi dirette: al suo posto un’inedita suv, che con la Tiguan condivide comunque la meccanica: è la Tayron, che arriverà nel 2025.
DIESEL O 100 KM IN ELETTRICO - Confermati i motori a gasolio: 2.0 da 150 o 193 CV. Anche le versioni a benzina (la cui importazione in Italia non è confermata) sono “duemila”, con 204 o 265 CV. Sono invece 1.5 le ibride: le eTSI mild hybrid a 48 V, con 130 CV o 150 CV e le eHybrid plug-in (204 o 272 CV combinati). Grazie alla batteria da 19,7 kWh utilizzabili (ricaricabile anche con corrente continua fino a 50 kW), secondo la casa si possono percorrere circa 100 km a corrente. La “pila”; però, è nel doppiofondo del bagagliaio, che così risulta più piccolo di quello delle altre versioni, che vantano ben 652 litri di capacità dichiarata. Tutte le Volkswagen Tiguan hanno il cambio DSG robotizzato a doppia frizione ma solo le 2.0 a benzina e la diesel più potente offrono la trazione integrale.
FARI HI-TECH - La piattaforma, un’evoluzione dell’attuale, è condivisa con la nuova Passat (qui i dettagli). In più, però, la Volkswagen Tiguan offre i fari Matrix IQ.Light2: impiegano 19.200 micropixel per ciascun faro (contro le poche decine di diodi nei comuni fari a matrice di led o pixel led), che possono essere accesi o spenti individualmente per creare con precisione zone d’ombra attorno agli altri veicoli o illuminare meglio alcune aree della strada. Confermati, invece, gli ammortizzatori DCC Pro con doppia valvola, per gestire separatamente le fasi di compressione ed estensione.
NUOVO INFOTAINMENT E VECCHIO “CLIMA” - Se fuori le linee della Volkswagen Tiguan sono piuttosto sobrie, dentro si apprezza il nuovo “scenografico” sistema multimediale MIB4: ha debuttato sulla ID.7 e troverà posto su tutte le Volkswagen medio-grandi, a partire dalla ID.3 e dalla Golf (con un aggiornamento di inizio 2024 per entrambe). Rapido e pieno di funzioni, usa uno schermo di ben 15”. Da qui si gestiscono anche alcune funzioni del “clima” e dei sedili (pure massaggianti, riscaldabili e ventilati), che rimangono sempre in vista nella parte bassa del display. La temperatura si controlla, invece, dalla scomoda striscia a sfioramento alla base del display, che abbiamo imparato a conoscere sulle più recenti Golf e ID.3: rispetto a queste, se non altro, almeno la superficie è illuminata e si può vedere al buio.
COMANDI FISICI AL VOLANTE - Fortunatamente, invece, la casa ha deciso di non riproporre i comandi a sfioramento al volante: nella nuova Volkswagen Tiguan sono solo fisici. E pratico da usare è anche il “rotellone” fra i sedili: comanda il volume dell’audio e integra un brillante schermo oled (il colore nero è meno “slavato” rispetto ai tradizionali pannelli lcd). In più, premendolo, cambia di funzione e consente di selezionare le modalità di guida. Davanti c’è una doppia piastra di ricarica per cellulari e i vani nell’abitacolo sono numerosi e ampi. Di qualità le finiture (nonostante l’esemplare su cui siamo saliti fosse di preserie), che possono contare su ampio uso di materiali morbidi (anche con impunture a contrasto); d’effetto le luci ambientali che filtrano da dietro l’inserto che attraversa la plancia e i pannelli porta. Inediti inoltre il selettore delle marce (dietro al volante, sulla destra e anche questo “ereditato” dalla ID.7) e la grafica del cruscotto digitale di 10,3”. Che, grazie a un trattamento antiriflesso, non ha bisogno della palpebra superiore.