PREPARATORE STORICO - La ABT Sportsline, fondata nel 1991 dai due fratelli Abt, ha acquistato con il passare degli anni sempre più importanza nel variegato mondo del “tuning” automobilistico. Il suo nome viene oggi associato automaticamente ai marchi del gruppo Volkswagen, elaborati sia sotto il profilo del design che delle prestazioni. L’ultimo lavoro della ABT non poteva che riguardare la neonata Golf, legata indissolubilmente alla storia della factory tedesca. Secondo Hans-Jurgën Abt, amministratore delegato dell’omonima azienda, la nuova Golf ABT mantiene le caratteristiche di una vettura adatta all’uso quotidiano con un tocco aggiuntivo di sportività, garantita dalle modifiche di motore e sospensioni e da un design “incattivito” al punto giusto.
SURPLUS DI POTENZA - L’aumento delle prestazioni ha riguardato tutta la gamma motori. Si parte dal piccolo 1.2 TFSI portato da 86 CV a 105 CV e si prosegue, sul fronte benzina, con il 1.4 TFSI che può contare su 165 CV in luogo dei 140 CV di serie. Per quanto riguarda le varianti a gasolio, il 1.6 TDI guadagna 20 CV extra (125 contro 105) mentre il 2.0 TDI, offerto nelle configurazioni da 150 e 184 CV, arriva ad erogare rispettivamente 180 e 210 CV.
PIÚ AGGRESSIVA - Sotto il profilo estetico, la “cura” ABT rende più “cattiva” la Golf grazie alla modifica di alcuni particolari. Ridisegnati griglia e paraurti anteriore, ora con spoiler integrato, nuovi il rivestimento degli specchietti con logo ABT e le minigonne laterali. Una piccola griglia a nido d’ape trova posto sotto il portellone e i quattro scarichi gemellati, tipico elemento di design ABT, sono integrati in un diffusore posteriore. I cerchi in lega, dal nuovo disegno, sono disponibili da 18 e 19 pollici. Le sospensioni ritarate abbassano l’altezza della vettura.