COLPO GROSSO - La Volvo ha stretto un accordo con la società di ride sharing Uber per la fornitura di 24.000 automobili fra il 2019 e il 2021, mettendo le basi per una collaborazione con pochi precedenti nella storia delle auto: il costruttore ha venduto in un colpo solo circa il 4,5% delle vetture fabbricate nel 2016, stando al sito internet Wall Street Journal, che stima un valore dell’operazione pari a circa 1 miliardo di dollari. Le vetture scelte da Uber sono le Volvo XC90 (nelle foto) dotate, dalla casa svedese, dei dispositivi fondamentali per la guida autonoma. Uber avrà poi la possibilità di aggiungere la sua tecnologia per finalizzare e adattare alle sue esigenze tale flotta.
ADDIO AI TAXISTI - L’investimento è necessario a Uber per sviluppare il suo modello di business, oggi incentrato su autisti (professionisti e non) che mettono a disposizione la loro auto per portare a destinazione passeggeri raccolti attraverso la specifica app, domani costituito da taxi a guida autonoma in grado di raggiungere la meta senza autista. Le 24.000 auto della Volvo rappresentano quindi il primo passo verso la creazione di una flotta di taxi senza conducente, che possa fare risparmiare a Uber i costi di salari e tasse e potrà far “lavorare” 24 ore su 24 le auto con pilota automatico. Gli investitori ritengono che il futuro andrà in questa direzione e non hanno mai fatto mancare il sostegno economico all’azienda, che solo nel 2016 ha fatto registrare perdite per 2,8 miliardi di dollari.