PIÙ AUTONOMIA - Oltre ad essere silenziosi e compatti, i motori delle auto elettriche producono una consistente quantità di coppia già a zero giri: ciò favorisce la ripresa e l’accelerazione. Per le elettriche inoltre non è necessaria la presenza del cambio, perché il motore elettrico spinge in modo omogeneo in un campo di regimi molto più ampio, quindi è sufficiente una trasmissione “monomarcia” per avere spunto ai semafori o per raggiungere velocità autostradali. La tedesca ZF, fra le principali società al mondo di componenti per auto, sta lavorando però ad un motore elettrico abbinato ad una trasmissione con due marce, in grado di migliorare l’efficienza dell’auto e di conseguenza la sua autonomia: rispetto ad un’auto elettrica con un motore di potenza analoga, abbinato però ad un cambio monomarcia, quella con due rapporti percorre fino al 5% di distanza in più.
“PARLA” CON IL NAVIGATORE - La seconda marcia viene innestata a partire da circa 70 km/h e aiuta il motore a consumare meno energia in particolare nei tratti extraurbani, dove un rapporto più “lungo” fa lavorare il motore a regimi inferiori. È lo stesso principio delle auto con motore a scoppio, dove la marcia più alta è di “riposo” per migliorare le percorrenze in autostrada o nei lunghi rettifili. Allo stesso modo la ZF pensa che sarà possibile dotare il cambio di una prima marcia più corta, in grado non soltanto di migliorare lo sprint al semaforo, ma anche di consentire il traino di un rimorchio: l’auto sarà in grado di prendere velocità con maggior vigore e passare alla seconda marcia dopo aver raggiunto l’andatura di “crociera”. Il motore elettrico con due marce può raggiungere i 190 CV, quindi è adatto alle auto compatte e medie, e integra una centralina di controllo per la gestione intelligente delle cambiate, che può sfruttare anche i dati del navigatore satellitare: in base al percorso, la centralina capisce quanto dista la colonnina di ricarica più vicina e attiva automaticamente la mappatura Eco per risparmiare energia.