Nell’abitacolo è deserto di ogni cosa, spartano, è assente ogni tipo di sciccherie. Nella plancia c’e solo il volante ,il tachimetro, la ventola, delle spie e il cambio a “ombrello”. Il parabrezza ampio e i montanti sottili favorivano la visuale, mentre dietro si vedeva meno, ma sempre molto, a causa del lunotto più piccolo e dell’enormi montanti. Il volante era molto grande e confortevole, il cambio invece un po’ meno, per manovrarlo bisognava avere un po’ di esperienza (io avendo fatto l’esame di guida con un’auto con il cambio collocato sul pavimento dell’auto quando la presi all’inizio sbagliavo a ingranare le marce, ma poi fatta l’abitudine il problema non c’era più).
I sedili erano molto grandi e confortevoli anche se senza poggiatesta. Al posto del tetto c’era una capote che si arrotolava e l’auto si scopriva, levare la capote era molto semplice bastava sganciare un gancio che attaccava la capote alla cornice del parabrezza. All’estremità della plancia c’erano due areatori regolabili e orientabili. I finestrini delle portiere anteriori non scorrevano in verticale bensì in orizzontale. Nelle porte anteriori c’erano anche delle gradi tasche.
L’auto era molto versatile sia grazie alle 5 porte e al grande spazio a bordo sia davanti che dietro. Il baule era molto ampio (250dm3) e c’era la possibilità di asportare il divanetto posteriore. L’auto era lunga 3870mm, larga 1500mm, alta 1540mm. La regolazione dei segnalatori acustici ed illuminanti erano comandati da un’unica leva sotto il volante. C’era talmente spazio che si poteva fare un trasloco. Come sicurezza era buona bel 1976 aveva già le cinture di sicurezza