Dovendo cambiare auto, poiché la mia precedente Ford Fiesta 1.2 16v mi aveva abbandonato, nell’anno 2007 mi trovai a visitare alcune concessionarie per trovare l’occasione giusta. Ero indeciso tra una vettura media e una piccola sportiva, ma vista la mia forte passione, la giovane età e il budget limitato a circa 11 mila euro, la ricerca fu più semplice all’interno della seconda categoria di auto, grazie ad un robusto sconto operato dalla concessionaria a cui mi sono rivolto, e dalla purtroppo forte svalutazione che subiscono le vetture di questo particolare segmento, che trovano consensi solo in una ristretta (in termini di età e passione) fascia di pubblico, a cui sono peraltro destinate.
Fu così che riuscii a trovare un’ottima offerta su una Citroen C2 VTS nera, che già di per sé, escludendo le ultime arrivate sul mercato (quali 500 abarth, Suzuki Swift Sport e Mitsubishi Colt Ralliart), rappresentava allora uno dei punti di riferimento nelle piccole sportive, sia perché si configurava come erede, in termini di immagine e di prestazioni, della Citroen Saxo VTS, dalla vocazione sportiva ancora più marcata e reduce del forte successo riscosso tra i giovani appassionati e nei Campionati di Rally, sia perché, nonostante sia una vettura senza troppe pretese e a tratti addirittura quasi spartana, in quanto derivante da una semplice citycar, è comunque in grado di offrire emozioni entusiasmanti al volante grazie al motore 1.6 16v a benzina da 125cv ed un allestimento completo ad un prezzo tutto sommato onesto e contenuto.
In particolare poi, la vettura da me acquistata, si presentava decisamente ben tenuta e con una bassa percorrenza,ed era già uno dei modelli che aveva subito il restyling a fine anno 2005, con fanali posteriori differenti e griglia a nido d’ape per paraurti anteriore e radiatore, dato che era stata immatricolata l’anno precedente all’acquisto, ovvero nel 2006.