Capitolo interessante data la tipologia di auto. Partiamo fin da subito con gli aspetti negativi così da tenere quelli positivi alla fine. La Challenger in questione non è Turbo e con il suo 3,6L, sviluppa 306cv ed è la versione a trazione posteriore, praticamente più base di così non si può eheheh. Per qualche anno ho avuto la Caddy che invece era 4 cilindri, 2 litri turbo con 276cv. Ogni tanto mi diverto a fare uno sparo in un ranch qui dalle mie parti (strada privata quindi) e disattivando i vari controlli e mettendo la modalità sport riesco a stare sotto i 7 secondi nello 0-60mph (rilevato dal cruscotto dell’auto) e stare poco sotto i 15 secondi per il quarto di miglio. Specifico che sono cose che in strada non faccio, ma su strada privata non asfaltata di un ranch, ogni tanto si. Perché è un punto negativo? Perché la Caddy lo 0-60 lo faceva in 6 secondi netti e il rombo era migliore (entrambe valutate con scarico originale). Inoltre lo sterzo non è così preciso come le auto europee insegnano. Diciamo che lo sterzo è perfettamente tarato per far bene le scodate, l’importante è che lo giri dove vuoi tenere la direzione, poi l’auto ci pensa da se. Ed in questo frangente devo dire che l’apprezzo, ti fa sentire tranquillo anche in condizioni in cui altrimenti non lo saresti. Sai che in qualche maniera finirà bene (al volante non sono uno scemo, faccio solo le cose in sicurezza e molte volte ho guidato in pista con varie BMW, li se che quando perdevo il controllo mi giravo). Quest’auto l’ho comprata per macinare miglia e lo fa splendidamente. So che quando ho una giornata da passare in strada tutto andrà come deve andare. La metto nella HW, cruise control (quello tradizionale, non ha quello adattivo), nell’abitacolo ho ampio spazio di respiro e movimento, non mi sento al chiuso come nella Mustang quando aveva il tettuccio su, motore silenziosissimo ad andatura costante (i limiti di velocità sono un po più bassi dell’Italia). Altra nota dolente sono i consumi, premetto che questo non è un grosso problema, in quanto convertendo i galloni in litri, e dollari in euro la benzina cosa circa 50 centesimi al litro, però con la Caddy facevo quasi i 14 nelle HW, mentre con il mio fidato Dodge viaggio tra i 7 e gli 8 km/l. Possono scendere fino a 3 quando per un periodo viaggi sempre spalancato, ovviamente questi sono dati rilevati da cruscotto. Se vivessi in Italia sarei preoccupato ma in realtà anche se ha questi consumi quasi da portaaerei, non mi pesano più di tanto nel portafogli. Vi prego di non farmi discorsi che il Tesla invece è la regina dell’ecologia ecc perché ho scelto una muscle car a benzina proprio perché “ se non la compro ora in futuro non potrò mai più”. Inoltre la mia auto non ha ne retrocamera ne sensori di parcheggio: un enorme passo indietro rispetto alla Caddy dove avevo le telecamere già a 360 gradi. Ma il punto è che qui in america non ne sento la necessità. Ammetto che il primo periodo in cui ce l’avevo non sapevo dove finiva il muso e la coda ma non mi interessava, perché tanto i parcheggi hanno tutti i bumpers e i parcheggi in generale non sono al centimetro come in Italia. In pratica lo spazio è sempre abbondante anche per un bestione che supera i 5 mt come questa. Ora passiamo alla parte emozionante che si prova alla guida della mia adorata Dodge. Innanzitutto rispetto al Mustang ed alla Caddy, quando trovo un incidente nelle HW, finalmente posso andare offroad come chi ha i pick-up o suv attraversando il fossato erboso, andando nella stradina secondaria laterale per poi rifare lo stesso un po dopo al contrario. Lascio solo un bel paio di sgommate sull’erba e questo mi fa risparmiare un sacco di tempo tra gli ingorghi (so che chi leggerà penserà ad una pratica altamente incivile, ma qui negli states è una pratica molto comune in realtà). Poi ovunque vado la gente nota la mia auto: più volte ho trovato persone che me la fotografano, cassieri ai distributori che mi fanno i complimenti per l’auto e posso entrare a testa alta sia nei più famosi casinò di Las Vegas (anche se non ci gioco) sia tra le vie di Rodeo St. e così via, e quando guidi un Dodge ci si distingue sempre dalla massa. Per la gente assumi in automatico quell’aria da bulletto del quartiere ma la parte più emozionante per me è sapere ogni giorno di poterla guidare. Ho guidato diverse auto nella mia vita, ma un carisma e una personalità così decise non le ho mai incontrate in un auto. Non è nelle prestazioni o nei suoi limiti che mi trovo ad emozionarmi con quest’auto ma sul COME lo fa. Ha un modo tutto suo, è un’auto assolutamente prevedibile, se fai 100 volte una determinata cosa, lei continuerà sempre a reagire nella stessa maniera, adoro che al mattino appena sposto l’auto da P a D sento che si sposta leggermente dal contraccolpo per via del cambio marcia e adoro lo faccia ogni singola volta che guido con un po di brio (in tranquillità non lo fa), adoro il suo scoppiettio (l’unica cosetta che ho fatto è aver cambiato scarico) e il suo borbottio che anche se non è un V8 si sente che l’auto lo avrebbe voluto. Quindi la adoro non tanto per i suoi dati alla carta ma per come ti fa sentire alla guida. Ancora oggi sono davvero felice di guidarla. Le prime 10 mila miglia avrei creduto che a 50 mila miglia l’auto si sarebbe sfasciata, ma eccomi qua, a 70 mila miglia e l’auto non mi ha mai dato mezzo problema (faccio regolarmente un’ottima manutenzione), adoro il fatto che quando si viaggi tranquillo non mi spezza la schiena ed è molto spaziosa per fare qualsiasi cosa si desideri ma quando si ha voglia di guidare sportivamente (in stile americano, non europeo) lei è pronta in tempo zero e si trasforma da comune berlina autostradale in una compagna sicura, prevedibile e fidata facendo le cose a modo suo (scusate la parte emozionale del discorso, ma per me è così). A distanza di oltre 3 anni, non riesco ad immaginare se avessi scelto il V8, ma riesco ad immaginare solo il mio “semplice” 6 cilindri