Honda S2000 base

Pubblicato il 16 novembre 2009

Listino prezzi Honda S2000 non disponibile

Ritratto di stematrix
alVolante di una
Mercedes SLK 200 Kompressor
Honda S2000
Qualità prezzo
1
Dotazione
2
Posizione di guida
5
Cruscotto
5
Visibilità
4
Confort
2
Motore
5
Ripresa
3
Cambio
4
Frenata
4
Sterzo
4
Tenuta strada
4
Media:
3.5833333333333
Perché l'ho comprata o provata
Tra lavoro e passione mi sono capitate sotto mano due splendide S2000 di altrettanti amici, una prima serie del ‘01 e una del ’05, provate a poca distanza una dall'altra. Le differenze tra le due versioni sono minime, la più recente è leggermente più gestibile e i cerchi da 17 la rendono ancora più sincera nelle reazioni. La "S" mi ha sempre affascinato, ha una linea stupenda, un mix tra eleganza e sportività che poche altre vetture esprimono in maniera così equilibrata. Avendo sempre desiderato averne una tra le mani, quando i due amici mi hanno offerto di salire a bordo lato conducente, non ho esitato ad accettare con grande entusiasmo.
Gli interni
Mi soffermo inizialmente ad appezzare l’interno. Sobrio come vuole la tradizione della casa nipponica, ben curato, con un tocco di originalità unica nel suo genere regalato dal cruscotto digitale che richiama la strumentazione delle vetture da competizione. I sedili sono abbastanza contenitivi per le accelerazioni laterali. Il resto del piccolo abitacolo è essenziale con poco spazio per altri gadget che non siano i posti per il conducente e il passeggero. Anche nel baule lo spazio a disposizione è poco contando gli ingombri della vettura. Mi pare chiaro che non è una vettura per viaggiare, ma da utilizzare solo per il puro piacere di guida lasciando altri scopi a veicoli certamente più adatti. Una volta saliti a bordo, si percepisce subito che ogni cosa è al posto giusto, tutti i comandi sono facili da raggiungere e abbastanza intuitivi da utilizzare. La seduta è bassa e perfetta, lo spazio per le gambe è veramente contenuto, per bilanciare bene i pesi, infatti, lo spazio per la campana del cambio è stato ricavato “rubando” un po’ di posto ai passeggeri, una barra per l’irrigidimento torsionale scorre inoltre proprio poco davanti al sedile, impedendo i movimenti del passeggero. La visibilità è buona, anche se è difficile vedere dove finisce il cofano veramente sconfinato, caratteristica stilistica ancora più avvincente di questa Honda.
Alla guida
Per l’accensione del motore un bellissimo pulsante rosso con la scritta “Start” fa sorridere ed è un chiaro presagio della chiara impronta sportiva che avrà il comportamento della S. Il rumore del suo F20C è rabbioso come ogni VTEC che si rispetti. In partenza si nota immediatamente la coppia ai bassi regimi maggiore rispetto alle sorelle minori, il cambio è fantastico, ma impone attenzione, lo spostamento della leva è talmente corto che un errore di cambiata è veramente molto facile. Lo sterzo è abbastanza diretto è preciso. Faccio scorrere la vettura, fino a che la temperatura non raggiunge il livello giusto per affondare il gas, e intanto mi godo il panorama con la capote abbassata. La rumorosità è abbastanza buona anche in questa condizione. Grazie al cambio a 6 marce questa vettura ti permette di raggiungere le velocità di crociera ad un regime di giri abbastanza contenuto. Aumentando la velocità si percepisce immediatamente la sua stabilità grazie anche a un’aerodinamica eccezionale che la schiaccia al suolo. Dà subito molta confidenza, la velocità percorrenza curva è veramente di tutto rispetto considerando l’assetto originale. Personalmente preferisco il misto stretto quindi mi accingo a un tratto più guidato del percorso per mettere veramente sotto torchio questa S. Se come primo impatto il sovrasterzo di potenza vi risultasse molto gestibile, consiglio di non sottovalutare l’imprevedibilità del suo telaio. L’ingresso del VTEC è in sordina rispetto a vetture come la Civic VTI che montava il famoso motore B16, accorgimento necessario a rendere l’S2000 una guidabile. La coppia è distribuita più linearmente nell’arco della gamma di giri disponibile, questo aiuta molto quando si affrontano curve più impegnative. I tornanti sono un po’ il punto debole, la velocità non esercita l’effetto schiacciamento, conta solo la delicata scelta delle coperture e il piedino di chi guida. La S è abbastanza brusca nelle reazioni, non lascia molto tempo per riflettere una volta che il grip s’è ne andato; mi son trovato un paio di volte a dover controsterzare in maniera veramente decisa e repentina prima di capire dove stava il suo limite, un temperamento da sportiva purosangue vecchia maniera insomma. Veramente gustosa.
La comprerei o ricomprerei?
Come tutti i motori Honda anche questo è un propulsore furbo, nel senso che oltre alla prestazione il vantaggio consiste in un consumo abbastanza contenuto mantenendo una guida rilassata, la presenza della catena di distribuzione, ne abbatte anche il costo della manutenzione ordinaria. Il mercato tende a sopravvalutare questa vettura, perché effettivamente di sportive di questo tipo non ne costruiscono più da molto. L’unico lato negativo è sicuramente la difficoltà di possederla come unica vettura, ma il crescendo infinito d’emozione che si prova ascoltando l’allungo del suo stupendo duemila aspirato, potrebbe far veramente passare in secondo piano la scomodità. Un’altra caratteristica molto interessante della S è la sua doppia faccia: è una vettura spettacolare per la serata sul lungo mare, sembra docile e mansueta, allo stesso tempo diventa cattiva e indomabile facendo rabbrividire blasonate rivali in pista il giorno successivo! Un sogno chiamato S JCI
Honda S2000
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I VOTI DEGLI UTENTI
3
1
1
0
1
VOTO MEDIO
3,8
3.833335
6


Aggiungi un commento
Ritratto di Baf
18 novembre 2009 - 11:42
Complimenti, ottima recensione.
Ritratto di stematrix
23 novembre 2009 - 20:00
Felice che hai gradito!
Ritratto di Zack TS
3 giugno 2010 - 12:57
1
quanto ne vorrei una!
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