Formato (quasi) tascabile
Piccola abbastanza per muoversi agile in città, la
Chevrolet Trax (425 cm di lunghezza) ha l’aspetto di una mini suv alla moda ed è proposta sia a due sia a quattro ruote motrici (quest’ultima è quella del test). Parente stretta della
Opel Mokka, la Chevrolet Trax si distingue per la carrozzeria più massiccia e con i parafanghi maggiormente marcati e squadrati, oltre che per l’abitacolo più semplice e giovanile.
Ricca dotazione
I prezzi della Chevrolet Trax sono compresi fra i 19.150 euro della 1.6 LS a benzina da 116 CV, con due sole ruote motrici (ma la spesa può scendere a 16.800 euro se si “dà dentro” una macchina usata per rottamazione), e i 26.500 della 1.7 D LTZ 4x4 a gasolio (131 CV). Tutte le Chevrolet Trax dispongono di una ricca dotazione di serie, che include: sei airbag, cerchi in lega, climatizzatore, cruise control, fendinebbia, radio e sensori posteriori di distanza. La LT aggiunge la retrocamera (utile, vista la scarsa visibilità posteriore) e il sistema MyLink (intuitivo da utilizzare): attraverso la presa Usb o via Bluetooth visualizza nello schermo a sfioramento di 7” nella consolle i contenuti di una “chiavetta”, di un lettore di file musicali e anche la rubrica del telefonino. Infine, la LTZ offre pure gli interni in pelle e il tetto apribile.
Ispirata alle motociclette
Facilmente accessibile, l’abitacolo della Chevrolet Trax ospita comodamente quattro adulti. Ok anche la posizione di guida rialzata (offre la sensazione di dominare la strada): il sedile è dotato di tutte le regolazioni del caso. Più sostanziose che appariscenti, le finiture non deludono e nell’abitacolo si respira un’atmosfera anche sportiveggiante per via della plancia avvolgente, in cui spicca il piccolo cruscotto con tachimetro digitale (nell’aspetto, ricorda quelli delle moto). Nulla da ridire sulla notevole disponibilità di portaoggetti (solo nella plancia se ne contano ben sei) e sulla razionale disposizione dei comandi. Meno soddisfacente, invece, la capacità del baule della Chevrolet Trax: 356 litri con il divano in uso non sono molti per una suv di queste dimensioni.
Il motore non sta... zitto
La Chevrolet Trax 1.7 D LT AWD del test è dotata del turbodiesel da 131 CV, già utilizzato in molte Chevrolet e Opel. Piuttosto brillante (verosimili lo “0-100” in 9,4 secondi e i 188 km/h di velocità massima promessi dalla casa), risulta ruvido nel funzionamento e la sua voce non viene adeguatamente filtrata dall’abitacolo. In compenso, non beve troppo gasolio: nel corso del test il computer di bordo ha calcolato una media di circa 13 km/l. Nella guida la Chevrolet Trax si rivela facile e sicura, forte del buon “grip” garantito dalla trazione integrale e dalla generosa impronta a terra delle ruote di 18 pollici (di serie). Ok anche lo sterzo, solido e abbastanza puntuale nella risposta. Tuttavia, nelle curve il sensibile rollio toglie qualcosa alla precisione di guida, anche se non pregiudica la tenuta di strada (di buon livello per una suv). Anche il cambio non convince del tutto: la lunga corsa della leva e gli inserimenti non molto fluidi ne sconsigliano un uso sportiveggiante.
Secondo noi
Pregi
> Dotazione. Di serie c’è praticamente tutto.
> Posizione di guida. Comoda e rialzata.
> Portaoggetti. Sono numerosi e capienti.
> Tenuta di strada. Niente male per una suv.
Difetti
> Baule. A divano in uso non è dei più capienti.
> Cambio. La leva ha una corsa lunga gli innesti delle marce non brillano per morbidezza.
> Rumorosità. Quella del motore è sempre ben avvertibile.
> Visibilità posteriore. Non è possibile che nelle “retro” ci si debba affidare ai sensori di distanza e alla telecamera, perché altrimenti non si vede niente.