PRIMO CONTATTO

Ferrari 296 GTB: e questo sarebbe un V6?

La 296 GTB è la prima Ferrari stradale con motore V6 ed è anche un’ibrida plug-in. Più della spinta poderosa degli 830 CV stupisce la “voce” del motore e l’agilità è un altro dei suoi punti di forza. Convincono invece meno i troppi comandi a sfioramento.
Pubblicato 07 marzo 2022
  • Prezzo (al momento del test)

    € 275.110
  • Consumo medio (dichiarato)

    15,5 km/l
  • Emissioni di CO2 (dichiarate)

    149 grammi/km
  • Euro

    6d
Ferrari 296 GTB
Ferrari 296 GTB 3.0 V6 turbo
Largo al V6

La Ferrari 296 GTB di fatto sostituisce la F8 Tributo, non più ordinabile, ed è la prima berlinetta stradale (con motore posteriore centrale) della casa con motore V6 biturbo: fino a oggi tutte hanno montato un V8 (la Dino del 1969, infatti, non ha mai portato il marchio del Cavallino). Il 3.0 eroga 663 CV che, sommati ai 167 del motore elettrico, portano il valore combinato a 830 CV (ottenibili solo in modalità Qualify, quando all’unità è chiesto tutto quello che può dare, senza riguardi per lo stato di carica della batteria). Questa Ferrari è anche plug-in: l’unità elettrica, montata fra il cambio robotizzato a doppia frizione a 8 marce e il 3.0, può muovere l’auto per 25 km in modalità elettrica, fino a 135 km/h. La 296 GTB non è la prima ibrida ricaricabile della casa, un primato che spetta alla SF90, ma differisce da questa per il fatto che la trazione è solo posteriore: la SF90 ha due unità a corrente che muovevano le ruote davanti, realizzando una trazione integrale.

Spoiler mobile

Un altro primato della Ferrari 296 GTB riguarda il fatto di essere la prima auto a motore posteriore-centrale del costruttore ad adottare uno spoiler mobile, che esce all’estremità della coda per aumentare il carico aerodinamico, e quindi il grip delle ruote posteriori. Il suo contributo arriva a 360 kg a 250 km/h sulle 296 GTB in allestimento Assetto Fiorano, pensato per l’uso prevalentemente in pista. Per assicurarsi che l’aria investa lo spoiler con la giusta portata, si è ricorso a un’ala fissa sul tetto, visibile solo da certe angolazioni, che dirotta il flusso d’aria verso la coda. Infatti, manca il vetro inclinato che collegava tetto e coda, presente su tutte le recenti berlinette V8 e che “guida” l’aria verso il posteriore dell’auto: ora il lunotto è basso e verticale, mentre la copertura del motore è perfettamente orizzontale. Una scelta anche stilistica, come ha spiegato il designer Flavio Manzoni: il nuovo motore è montato più in basso dei precedenti V8 e conservare il vetro inclinato l’avrebbe reso visivamente troppo distante.

Linee essenziali

Lo spoiler mobile ha consentito anche di fare a meno di profili aerodinamici fissi sporgenti, che avrebbero compromesso la “pulizia” delle linee. La Ferrari 296 GTB è infatti caratterizzata da forme essenziali e il design si basa su poche linee. Caratteristico anche il parabrezza avvolgente, con montanti neri e tetto raccolto verniciato come la carrozzeria che lo fanno assomigliare a una visiera. Perfino il vano motore è stato studiato per essere ammirato: dalla copertura trasparente si vede quello che a prima vista sembra essere il polmoncino sdoppiato d’aspirazione, montato sopra il V6. In realtà quelli sono i due turbocompressori, dotato di una carenatura che lo ricorda. Per la prima volta su una Ferrari, infatti, i turbo sono montati all’interno della “V”: una soluzione che assicura condotti di scarico e aspirazione molto più corti, riducendo i tempi di risposta. Per alloggiarli in quella posizione, però, non è potuto adottare una convenzionale V di 90°, come era su tutti i precedenti V8, ma si è dovuto passare ai 120°: quasi un angolo piatto.

Dentro? tutto touch

Il passaggio all’architettura V6 per la Ferrari 296 GTB non è stato dettato da normative sulle emissioni, ma dalla volontà di avere un’auto più compatta e reattiva. Il nuovo motore è infatti più leggero di 30 kg e accorciato di 14,5 cm rispetto al V8 della F8 Tributo; questo ha permesso anche di avere un passo accorciato di 5 cm, che promette maggiore agilità. Nessuna novità, invece, sotto il punto di vista costruttivo: l’auto è, come da tradizione della casa, costruita su uno spaceframe in alluminio con carrozzeria dello stesso materiale. Anche gli interni della Ferrari 296 GTB, come impostazione, richiamano quelli delle più recenti vetture del Cavallino: tutti i comandi sono disposti attorno al guidatore e sono quasi esclusivamente di tipo a sfioramento, su superfici plastiche; persino gran parte di quelli sul volante. Una soluzione che “fa scena” ma non appaga del tutto al tatto e rende meno immediato l’uso in marcia.

E, anche se si disattivano da sé dopo 15 secondi e per tornare ad usarli si deve premerli due volte, nelle parti di guida più “intensa” ci è capitato di attivare involontariamente il cruise control o disattivare il navigatore. Mancando, poi, il display centrale, tutte le funzioni dell’infotainment della Ferrari 296 GTB vengono demandate al cruscotto digitale e si gestiscono da una superficie tattile sulla razza destra del volante (compreso l’immissione degli indirizzi del navigatore, se non si vogliono usare i comandi vocali). Non molto comodo in marcia, specie quando si deve usare Apple CarPlay (3.050 euro di optional che, certamente, non impensieriranno chi si può permettere questa vettura), il quale è studiato per essere usato su display touch. Assente, invece, Android Auto. Non male il bagagliaio anteriore: ci stanno due piccoli trolley e c’è posto anche dietro i sedili.

Che acuto!

Che 830 CV imprimano prestazioni fuori dall’ordinario a un vettura che pesa circa una tonnellata e mezzo è scontato e, infatti, le partenze sono mozzafiato. Ma la parte migliore del nuovo V6 della Ferrari 296 GTB è la sua “voce”, meno profonda e più acuta dei precedenti V8, specie a ridosso del limitatore, tarato a 8500 giri; un timbro squillante non lontano da quello argentino di certi V12. Il merito va non solo all’architettura scelta, che ha scoppi regolari che non “sporcano” il suono ma anche a quello che in Ferrari chiamano “tubo caldo”. Si tratta di una serie di tubi dotati di membrane montati dopo i turbo e nei collettori di aspirazione: queste, vibrando, trasmettono gli impulsi dei gas (e quindi il suono) fino al parafiamma dietro i sedili. A ciò si sommano gli “sbuffi” delle wastegate che arrivano ben distinti alle orecchie del guidatore a ogni cambiata e dal sibilo dei turbo in accelerazione.

Due manettini

L’erogazione del V6 della Ferrari 296 GTB cambia in base alla taratura scelta dell’eManettino (quattro pulsanti a sfioramento sul volante): oltre a eDrive per la marcia elettrica ci sono Hybrid (quella preimpostata all’avvio), Performance (quando il V6 rimane sempre acceso, pronto a dare il massimo) e Qualify (l’auto mette “sul piatto” tutti i suoi 830 CV, che altrimenti sono “appena” 800). A ciò si aggiunge il manettino tradizionale, il selettore fisico sul volante, dal quale si possono impostare quattro soglie di intervento dell’elettronica (e quindi gradi di libertà per il guidatore nelle reazioni dell’auto) più quella che esclude del tutto l’Esp. In Wet l’auto è molto stabile anche sui fondi più viscidi mentre Sport, a dispetto del nome, è la modalità “normale”.

Neppure in Race, comunque, la Ferrari 296 GTB concede tanta libertà: tutto è votato alla guida senza “sbavature”, che fa andare forte senza impegnare e senza che il guidatore si accorga dell’intervento dell’elettronica. Altro discorso passando al CT Off (controllo di trazione disabilitato), dove al guidatore è consentita parecchia libertà, tanto che su strada richiede attenzione nell’uso e in pista non mette a riparo da testacoda di potenza. 

Non si pensi, comunque, alla Ferrari 296 GTB come a una scorbutica auto da track day: specie mettendo le sospensioni in Comfort l’assorbimento è discreto e, sebbene a pagamento, non mancano preziosi aiuti alla guida come il cruise control adattativo, i sensori e le telecamere di parcheggio, il monitoraggio dell’angolo cieco e la frenata automatica (almeno questa, però, dovrebbe essere di serie perché con la sicurezza non si devono fare compromessi), oltre ai fari a matrice di led. 

A tutto chip

Come tutte le più recenti Ferrari, l’elettronica controlla ogni cosa della 296 GTB: gli ammortizzatori, l’Esp, il differenziale autobloccante e perfino i freni, che sono di tipo “by-wire”. Manca quindi un collegamento fisico fra pedale e pinze e la pressione del piede si trasforma in impulsi che l’elettronica usa per decidere se e in quanta percentuale far lavorare il recupero di energia (il motore elettrico funziona come generatore, trascinato dalle ruote, e ricarica la batteria dietro ai sedili). Quello che stupisce è la precisione della calibrazione di tutti questi sistemi, che lavora perfettamente all’unisono senza far sentire la loro presenza al guidatore. In pista come a bassa velocità la risposta dei pedali è perfettamente lineare, senza “scalini” o strappi quando entra in gioco il V8. Paradossalmente, solo nei rallentamenti nella marcia in elettrico la trasmissione a volte dà qualche leggero contraccolpo (vengono usati i primi quattro rapporti). 

Convince pure a corrente

I pochi giri sul circuito di Monteblanco vicino a Siviglia, effettuati su una Ferrari 296 GTB Assetto Fiorano dotata di pneumatici semislick Michelin Pilot Sport Cup2R, ci hanno fatto solo assaggiare le potenzialità dell’auto. A impressionare, oltre al tiro dei motori che fa oltrepassare i 275 km/h alla fine del rettilineo, sono i freni: perfettamente modulabili a dispetto della presenza della frenata rigenerativa. E la risposta del servosterzo elettrico non è lontana da quella dei migliori sistemi con assistenza idraulica.

Ma è la guida su strada con una Ferrari 296 GTB in assetto standard che fa apprezzare davvero l’enorme lavoro di messa a punto svolto. In modalità Hybrid, se la batteria lo consente, la marcia è prevalentemente in elettrico; e non si pensi a qualcosa di “contronatura”. Ci sono contesti in cui il rombo del V8 non è appropriato (si pensi alla marcia di notte in città) e non ci si trova a che  fare con un’erogazione “on-off”, difficile da modulare come su certe elettriche. Il poter contare su una sportiva compatta che rimane agile, precisa di sterzo e controllabile con precisione perfino quando va a corrente è solo da vedere con favore. Anche perché, basta un tocco sui comandi al volante, per risvegliare la “belva sopita”.

Secondo noi

PREGI
> Cambio. Difficile trovarne uno che risponda così rapidamente all’azionamento delle “palette”; e non rifiuta mai una cambiata.
> Sistema ibrido. La transizione da un motore all’altro avviene senza contraccolpi e solo quando serve. Anche in elettrico, questa rimane una Ferrari al 100%.
> Rombo. Lo studio sulla “voce” di questo V6 è stato lungo ma ha dato i suoi frutti: all’aumentare dei giri passa dal borbottio rauco a un acuto squillante non lontano da quello dei V12 aspirati.

DIFETTI
> Comandi. Quelli tattili non sono i più comodi da usare in marcia e non forniscono la stessa soddisfazione “tattile” di un comando fisico ben realizzato.
> Dotazione di sicurezza. Anche certe citycar offrono di serie la frenata automatica, che qui si paga (come i fari a matrice di led e altro).
> Infotainment. Mancando lo schermo centrale, è un po’ macchinoso da usare (specie usando CarPlay. Android Auto non è inoltre previsto.

SCHEDA TECNICA

Motore termico 
Carburantebenzina
Cilindrata cm32992
No cilindri e disposizione6 a V di 120°
Potenza massima kW (CV)/giri488 (663)/8000 giri
Coppia max Nm/giri740/6250
  
Motore elettrico 
Potenza massima kW (CV)/giri122 (167)/n.d.
Coppia max Nm/giri315/n.d.
  
Potenza massima complessiva kW (CV)/giri610 (830)/8000 giri
  
Tipo batteriaioni di litio
Capacità batteria7,45 kWh
Emissione di CO2 grammi/km149
No rapporti del cambio8 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia
Trazioneposteriore
Freni anterioridischi autoventilanti
Freni posterioridischi autoventilanti
  
Le prestazioni dichiarate 
Velocità massima (km/h)330
Accelerazione 0-100 km/h (s)2,9
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP)15,6
  
Quanto è grande 
Lunghezza/larghezza/altezza cm457/196/119
Passo cm260
Peso in ordine di marcia kg1470 (a secco)
Capacità bagagliaio litri202+112
Pneumatici (di serie)245/35 ZR 20 ant. - 305/35 ZR 20 post.

VIDEO

Ferrari 296 GTB
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Ritratto di Edo-R
7 marzo 2022 - 01:43
Contenuti tecnici Top, potenza specifica superiore al Nettuno tra l'altro. Anche la massa nonostante la zavorra dell'ibrido rimane praticamente la stessa se non inferiore a quella della Mc20 mi sembra. Mi piacciono i volumi originali del posteriore con i passaruota bombati e il cofano posteriore stile Dino.
Ritratto di Challenger RT
7 marzo 2022 - 01:47
Questo primo contatto conferma le mie impressioni già scritte su questo blog: Ottima Ferrarina usabile tranquillamente anche tutti i giorni in città. Consumi e relative emissioni molto bassi. Ha anche un bagagliaio sufficiente per due trolley oppure per la spesa. Per il resto linea da Ferrari classica e prestazioni come la casa comanda. Come al solito un ottimo lavoro made in Maranello!
Ritratto di impala
7 marzo 2022 - 05:31
... condivido il tuo commento a 100%
Ritratto di alvola2023
7 marzo 2022 - 06:36
Concordo che i comandi touch sono inadeguati su un'auto di questo livello, di questo livello di guida. Teniamoli pure per le drag-elettriche da dritto 0-400 mt, che tanto potrebbero anche fare a meno del guidatore umano e gestire con l'auto pilotaggio in quel compito limitato di schiacciare un pedale, ma evitiamo sulle più pure che devono avere un'ergonomia di massimo livello per cavarsela fra i cordoli.
Ritratto di Volpe bianca
7 marzo 2022 - 07:56
@alvola2023, concordo
Ritratto di Quello la
7 marzo 2022 - 06:53
Ogni start up che propone una nuova auto da Nmila cv (magari elettrica) con linee e fanali complicati ma anonimi e senz'anima dovrebbe guardare quest'auto e togliersi il cappello. Poi ci sarebbe la questioncella del 6 cilindri... e vabbè
Ritratto di TheViking
7 marzo 2022 - 10:43
Spezzo una lancia verso i 6 cilindri: per me la Dino 246 è forse la più bella dopo l'immensa 250GTO (gusti personali, s'intende :) ). Poi comunque le perfomance, da Ferrari, da pista, non solo su uno "sparo" 0-100, ci sono. Il design ovviamente è molto personale, ma a me piace (e lo dico comunque provando un po' di nostalgia per le linee "semplici" delle 348 e 355). Insomma, ci sono tutti gli elementi per dire che non avremo un'altra "Mondial". :)
Ritratto di andrea10
8 marzo 2022 - 17:34
Inarrivabile la 355 GTS
Ritratto di giulio007
7 marzo 2022 - 07:12
Non mi piace questa cosa di incensare ogni volta un cambio di situazione che invece è o equivalente se non al ribasso. Ora vogliamo dire che solo dopo decenni e decenni si sarebbero accorti meglio un v6 che un v8 perché è più leggero, e meglio un angolo di 120 invece che 90°per la V così sopra in mezzo ci entrano i turbo?
Ritratto di Co-Bra
7 marzo 2022 - 11:23
Beh se non ricordo male, 120° è anche l'angolo "naturale" per il bilanciamento di un motore V6
Ritratto di probus78
8 marzo 2022 - 00:32
Ci sono i pro e i contro, secondo me non esiste il "meglio". Con angolo di 90° la turbina si può installare lo stesso tra i cilindri ma è meno grande perché lo spazio è.inferiore. di contro con angolo 120° hai più spazio tra i cilindri per.mettere turbo più grossi,.ma.il.motore è più ingombrante orizzontalmente, quasi come un boxer. Nel complesso questo nuovo schema è interessante e sarebbe stato ancora più interessante provarlo senza il peso aggiuntivo di batterie e motore.elettrico..
Ritratto di TheViking
8 marzo 2022 - 09:58
Uhm... non sono molto convinto del comportamento ai bassi regimi di un motore nato esplicitamente per essere parte di un sistema ibrido. Poi tutto può essere, per carità...
Ritratto di Co-Bra
8 marzo 2022 - 14:26
Certo. Ma i motori a V hanno un angolo che rende il bilanciamento delle forze di secondo e terzo ordine più semplice, senza necessità di contralberi e simili. E questo angolo si ottiene dividendo 360° per il numero di cilindri di ogni bancata. Quindi l'angolo "ideale" di un V6 è 120°, quello di un V8 è 90°, 72° per i V10 e 45° per i V12. Poi in realtà se ne usano altri per questioni ingegneristiche: ad esempio per il V6 si preferisce 180° (Boxer) perché ha un ingombro appena superiore di un 120° ma abbassa ulteriormente il baricentro; oppure 90°, perché permette di realizzare un V6 "tagliando" un V8; o ancora i 15° del VR6 VW per mere questioni di spazio
Ritratto di Jimgoose
7 marzo 2022 - 07:18
ottima,finalmente un'auto sprovvista del pacchianello schermino o schermone centrale,inutile(presenta per il 98% del tempo delle icone)poco longevo(la grafica invecchia velocemente)e poco pratico(non ha feedback,quindi va guardato e distrae)...il problema è che l'auto è da nababbo
Ritratto di Volpe bianca
7 marzo 2022 - 07:55
Molto bella, come sempre, anche se in alcuni dettagli si avvicina "pericolosamente" allo stile Corvette. Un'inutile elettrificazione ai fini del rispetto ambientale e della diminuzione dell'inquinamento, poteva tranquillamente restare il v8, ma la moda impone questo e quindi bisogna accettarlo. La stessa moda che porta a sostituire i tasti con superfici touch ovunque, con risultati che spesso contrastano con l'ergonomia e la praticità d'uso, come giustamente sottolineato nell'articolo. Non è il mio modello Ferrari preferito ma rimane comunque inarrivabile per la maggior parte della concorrenza.
Ritratto di BZ808
7 marzo 2022 - 08:23
Non potrò mai permettermela, quindi delle mancanze di dotazione non m'indigno, però posso lodare la tecnica e il design, un piccolo gioiello!
Ritratto di Gordo88
7 marzo 2022 - 09:01
1
Bello iniziare la settimana con un articolo del genere.. ovviamente ben fatta e superveloce la nuova piccola di casa ferrari, non mi convince tanto lo stile, per quello preferivo di gran lunga la f8 tributo che a mio avviso è andata prematuramente pensione..
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
7 marzo 2022 - 14:01
Infatti, pensavo che la F8 la producessero per un altro anno.
Ritratto di FG
7 marzo 2022 - 18:57
C'è scritto che non è più ordinabile. Ma con la coda che c'è per le Ferrari, le consegne continueranno per almeno un paio d'anni
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
7 marzo 2022 - 19:41
Ho letto, sì, intendevo che potevano produrla per un altro anno. Che facciano, poi, pure la coda, è un prodotto che vale per me quanto un IPhone: niente.
Ritratto di Goelectric
7 marzo 2022 - 09:37
Dai alvolantino, scrivi la caz...ta di giornata...
Ritratto di Ferrari4ever
7 marzo 2022 - 10:03
1
Quel genio di alvolantino oggi può anche non venire a scrivere le sue solite cavolate. Perché anche una Ferrari 2.0 litri 4 cilindri in linea sarebbe più entusiasmante di qualsiasi elettrodomestico con le ruote.
Ritratto di domila
7 marzo 2022 - 10:29
Vero. E francamente, delle "accelerazioni" ecc. mi importa ben poco.
Ritratto di erresseste
7 marzo 2022 - 10:58
15,5 con un litro, la compro
Ritratto di studio75
8 marzo 2022 - 12:30
5
:))
Ritratto di andrea10
7 marzo 2022 - 11:48
Spettacolo puro .. solo Ferrari riesce a rendere futuristiche linee e idee provenienti dal suo glorioso passato. Forse un po' troppo mazinga z , ma molto attuale e cattiva
Ritratto di carmelo.sc
7 marzo 2022 - 11:53
Trovo la f8 tributo molto più bella e personale, questa ha una linea che non ha nulla di Ferrari. Non capisco questo cambio continuo di modelli, ne escono più di Mercedes e Audi.
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
7 marzo 2022 - 13:59
Sì, F8 molto bella, questa invece, solo prestazioni e poco altro.
Ritratto di Alvolantino
7 marzo 2022 - 13:00
Lenta, Ferrari non ha ancora capito che le vere prestazioni le ottiene solo con un vero motore elettrico, e non con un sistema ibrido simile. Una model s plaid infatti la brucia notevolmente e costa pure la metà. ⚡
Ritratto di erresseste
7 marzo 2022 - 13:39
Un conto è andare in giro con il "plaid" che terrà anche caldo, ma mai, e poi mai avrà il blasone di una Ferrari
Ritratto di Boys
7 marzo 2022 - 13:56
1
Certo che paragonare un Ferrari ad una Tesla bisogna capirne tanto di auto...
Ritratto di Goelectric
7 marzo 2022 - 14:09
Eccola...
Ritratto di Tu_Turbo48
7 marzo 2022 - 20:39
Ed ecco a voi AlVolantino l'incompetente, con le sue ormai celebberrime caz_@te quotidiane.!!!
Ritratto di PippoPlutoPippoPluto
21 maggio 2023 - 22:11
Ma ancora con questo motore elettrico!!! Ma per carità, tanto vedrai che dopo il 2030 o 2035 la Ferrari continuerà a fare macchine con 12 cilindri aspirato totalmente endotermico e non tostapane elettrici
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
7 marzo 2022 - 14:06
Questa 296 GTB non mi piace, con quel brutto posteriore, la forma, la posizione e l'altezza del terminale di scarico, così come il profilo laterale-posteriore. Solo un bel muso e bei sedili di carbonio lucido, come le prestazioni del V6 (non tanto quelle dell'unità ibrida).
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
7 marzo 2022 - 14:09
I fari, poi, niente a che vedere con quelli della 488 e dell'F8.
Ritratto di Goelectric
7 marzo 2022 - 14:18
In realtà anche a me non fa impazzire, preferisco la roma o la california che non so come si chiama ora credo portofino...trovo il posteriore troppo "pasticciato" rispetto al resto dell auto, ma forse é la storia della volpe e dell uva la mia(cosi i soliti pseudo ricchi del blog, tipo panamera, evitano i soliti commenti ad cazzum)
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
7 marzo 2022 - 19:28
La Roma è, per me, quella con "l'abito" migliore, fra le Ferrari attuali. La storia dell'uva e della volpe non la condivido, perché se una cosa è brutta, o meglio, se una cosa non piace, quello è; può costare 500€, può costare 500.000€, può valere 5 mln €, il risultato è lo stesso, comprare tanto per comprare o avere non ha senso per il sottoscritto. Quelli che dicono il contrario si divertono a sfottere perché non sanno andare oltre la loro arroganza irritante, io la vedo così. Es.: non mi piacciono le auto gialle, gli orologi con cassa quadrata e gli occhiali da sole con lenti rotonde, così come non mi piace questa Ferrari e così come non mi piacciono le Rolls-Royce, eccetto la Ghost. C'è gente che adora inculcare le proprie preferenze e le proprie opinioni, e sono insopportabili a dire il vero. Purtroppo questo vale per molti argomenti, non solo per le auto.
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
7 marzo 2022 - 19:32
Fra i 200 e i 300k ci sono solo 2 auto che apprezzo, le altre, in realtà, sono inferiori per i miei gusti.
Ritratto di PippoPlutoPippoPluto
21 maggio 2023 - 22:13
Anche a me non piace l’ultima vera Ferrari 8 cilindri è la 488 pista coupe o spider. Vera Ferrari di razza!
Ritratto di basti73
7 marzo 2022 - 15:29
"la prima ferrari con motore V6"..... ehm no AlVolante, anche la bellissima e bistratta Dino 246 aveva un 6 cilindri. Per quanto mi riguarda è la Ferrari più bella che sia mai stata concepita, molto superiore a quella ciofeca della Daytona che io trovo goffa e sgraziata. Ma questa è solo la mia opinione.
Ritratto di Ferrari4ever
7 marzo 2022 - 16:50
1
Fino a oggi tutte hanno montato un V8 (la Dino del 1969, infatti, non ha mai portato il marchio del Cavallino). Infatti non ho capito questa frase.
Ritratto di Gordo88
7 marzo 2022 - 17:41
1
La dino faceva parte di una serie senza marchio ferrari, lo dice anche all' inizio dell' articolo..
Ritratto di mika69
7 marzo 2022 - 15:57
Sulla meccanica è giusto spendere elogi su elogi... Ma come ho detto molte volte le linee di Manzoni non mi piacciono e quei pochi spunti accattivanti sono infatti ripresi dal passato. Il nuovo corso dei frontali poi è del tutto osceno. Pininfarina è insostituibile... Esteticamente mi dice molto di più una MC20.
Ritratto di Ridolfo Giuseppe Ignotus
7 marzo 2022 - 19:45
Assolutamente. La MC20 ha uno stile nettamente migliore.
Ritratto di Oxygenerator
8 marzo 2022 - 08:26
Non mi piace come linea. Anzi, la trovo brutta, sopratutto al posteriore. Quella che mi piace di Ferrari è la Roma. Resta smargiassa, ma almeno fa i 15 con un litro e butta fuori “ solo “ 150 g/ km di CO2, che è meno della metà delle altre. Tecnicamente è già un ottimo risultato. Stilisticamente,no. Ma è anche vero, che non amo molto le bat- mobili.
Ritratto di - ELAN -
10 marzo 2022 - 07:06
1
Concordo con Oxygenerator, potrebbe essere una supersportiva cinese.
Ritratto di Knigt
8 marzo 2022 - 10:37
Cara e non ha nulla di italiano pure questa diciamo fiat
Ritratto di Ferrari4ever
8 marzo 2022 - 10:47
1
Mi dicono che tu capisca molto di macchine. Si sì, come no.
Ritratto di prodottinotevoli
8 marzo 2022 - 13:16
linea che si ispira all 4c e (non è un complimento) vista la potenza molto facile decantarne la dinamica. tanta tecnologia e raffinatezza tutta concentrata in un solo marchio quando si poteva trasferire a tempo debito, un centesimo di tanta meraviglia agli altri brand (lancia abarth alfa maserati e anche fiat perchè no) abbandonati per anni a se stessi. vergogna!
Ritratto di - ELAN -
10 marzo 2022 - 07:05
1
Concordo ed aggiungo che, in foto, per essere una Ferrari mi sembra abbastanza dimessa.
Ritratto di clabi
8 marzo 2022 - 16:09
Bellissima linea, ma 25 km di autonomia in elettrico è pari a un monopattino!
Ritratto di Biondi stefano
8 marzo 2022 - 20:36
Bella con i muscoli più di un toro che di unpurosangue. Ferrari é classe sportiva,immaginarla con tecnologia a sfioramento, ma questo modello è un passo avanti ,ci stanno bene. Eccome.A mio parere suonerebbe il contrario.
Ritratto di Biondi stefano
9 marzo 2022 - 14:24
....stonerebbe il contrario. Acc..al correttore.
Ritratto di palazzello
10 marzo 2022 - 11:01
Menomale che era annunciata come la baby Ferrari ma costa più di una california e di una 488 GTB.....
Ritratto di KILLERBEAN
14 marzo 2022 - 12:08
So già che mi prenderò delle offese ma quanto ad originalità siamo messi proprio male: praticamente una 4C che ci ha creduto e si è accoppiata con una Corvette. Potevano fare qualcosa di più originale e distintivo.
Ritratto di DanteIta
19 aprile 2022 - 23:30
Una delle Ferrari più brutte di sempre che va a sostituire una delle Ferrari più belle di sempre, meglio che chi può si faccia un giro in concessionaria prima che finiscano le f8
Ritratto di Duke of Hazzard
3 ottobre 2024 - 09:34
Basta con i comandi touch!!! Basta!!! Ma su una Ferrari bisogna andare al risparmio da non potersi permettere i comandi fisici?! Ormai gli unici che hanno mantenuto comandi fisici e display analogici ( super curati, moderni e belli) sono i giapponesi, vedi Mazda…
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