*Prezzo indicativo
“Pulita” e filante
La Kia Optima (giunta oggi alla terza generazione) per noi europei è, a tutti gli effetti, una novità: prima, infatti, non era importata nel Vecchio Continente. In Italia, in particolare, sarà in vendita da aprile; prezzi e dotazioni di serie non sono ancora stati definiti ufficialmente. La linea è filante e sobria, caratterizzata nel frontale dai grandi fanali sviluppati in orizzontale, sino ad abbracciare la fiancata, che si uniscono alla mascherina “a naso di tigre” tipica degli ultimi modelli della casa coreana. Nel paraurti, con un accenno di spoiler nella parte inferiore, un’ampia presa d’aria centrale e due verticali, a conferire al frontale un tocco sportivo. “Pulita” la fiancata, con la base dei finestrini che risale leggermente verso la “coda” (piuttosto filante, ma che ospita un baule dalla buona capacità di 510 litri). Il posteriore è caratterizzato da fanali trapezoidali che si fanno notare anche nella vista laterale; il grande lunotto, molto inclinato, non consente una buona visuale all’indietro, ma la telecamera posteriore, che rileva (a 360 gradi) ciò che succede attorno alla vettura, fornisce un prezioso aiuto.
Lo spazio non manca
L’interno della Kia Optima si presenta sobrio e ben curato (qualità costruttiva e finiture sono di buon livello). Tuttavia, non convincono alcuni elementi secondari, come il cassetto portaoggetti, “leggerino”, non rivestito e dall’apertura poco smorzata. La plancia è divisa in due zone, separate da un profilo cromato: quella superiore ospita il grande e luminoso display da 8 pollici, il cruscotto, dalla grafica ben leggibile, e le bocchette laterali. Nella parte inferiore, in plastica rigida e visibilmente più economica, i comandi per gestire il sistema multimediale (comprende il navigatore, facile da utilizzare e preciso nelle indicazioni), il sofisticato impianto Hi-Fi della Harman/Kardon, con 10 altoparlanti) e il climatizzatore automatico (che ci è sembrato molto efficiente). L’abitacolo, luminoso (abbiamo guidato un esemplare con il tetto panoramico in vetro), è davvero generoso di spazio sia per i passeggeri anteriori sia per quelli posteriori. Le poltrone, rivestite in pelle di buona qualità, sono comode e ben imbottite; pure il divano è molto comodo, anche per tre adulti, che possono allungare le gambe (che, addirittura, si possono accavallare senza alcun problema).
Un buon compromesso
Appena avviato (premendo un pulsante, la chiave elettronica è di serie), il motore turbodiesel della Kia Optima si fa apprezzare per la buona silenziosità. Nonostante la cilindrata, piuttosto ridotta per le dimensioni dell’auto, il 1.7 da 141 CV non si rivela inadeguato, consentendo a questa grossa berlina di muoversi con una certa disinvoltura soprattutto quando si superano i 2000 giri. Certo, non bisogna avere velleità sportive, ma le riprese sono accettabili (le marce vengono inserite rapidamente, come ci si aspetta da un cambio robotizzato a sette marce e a doppia frizione): gli 11 secondi dichiarati per lo "0-100" ci sono parsi realistici, al pari della velocità massima ufficiale (203 km/h). Sembrano, invece, più ottimistici i 22,7 km/l della percorrenza media omologata; alla fine del nostro test, su un percorso misto, il computer di bordo si è fermato a 17 (un risultato che, se confermato dai nostri strumenti, sarebbe comunque buono). Comoda e ben insonorizzata, la Kia Optima permette di affrontare i viaggi autostradali nel comfort: l’abitacolo è isolato in modo efficace dai rumori esterni e le giunzioni dell’asfalto vengono filtrate a dovere, con solo qualche occasionale scossone non ben smorzato dalle grandi ruote di 18 pollici dell’esemplari del test. La Kia Optima se la cava bene anche nei percorsi ricchi di curve: le sospensioni, non troppo cedevoli, tengono a bada il rollio e, anche quando si forza il ritmo, le reazioni sono sempre equilibrat). Non ci ha convinto fino in fondo, invece, lo sterzo, anche nella modalità Sport un po’ lento e non molto preciso all’aumentare della velocità: avremmo preferito una maggiore consistenza del comando. All’altezza delle aspettative la stabilità e la potenza dell’impianto frenante. La dotazione di sicurezza è notevole: regolazione automatica della velocità di crociera per mantenere la distanza di sicurezza, frenata d’emergenza automatica, dispositivo che rileva il rischio di uscire dalla corsia di marcia (con un efficace e non troppo invasivo intervento automatico di correzione), sistema che evita di abbagliare i conducenti delle auto che provengono in senso contrario.
Secondo noi
PREGI
> Abitabilità. L’abitacolo è molto spazioso anche dietro.
> Cambio. Moderno ed efficiente: un doppia frizione rapido negli innesti delle marce.
> Comfort. Il rumore e le asperità sono filtrati come si deve: si possono affrontare lunghi viaggi senza affaticarsi troppo.
DIFETTI
> Dettagli. La parte inferiore della plancia, in plastica rigida, e il cassetto portaoggetti di fattura economica non sono adeguati a una vettura di questa categoria.
> Sterzo. È leggero in manovra, ma resta migliorabile il feeling che trasmette a velocità elevata.
> Visibilità. Il lunotto molto inclinato la penalizza parecchio (ma c’è la telecamera di serie).