Un baule “vero”
I finestrini senza telaio e il tetto con andamento ad arco (elementi tipici delle coupé) sono quelli già visti sulla CLA berlina: nella versione famigliare
Mercedes CLA Shooting Brake a cambiare sono i finestrini delle porte posteriori e tutto quello che c’è dietro queste ultime, tranne i fanali. Un rapido sguardo alla vettura basta a confermare che non siamo davanti a una squadrata giardinetta “da carico”, quanto a un intrigante mix di forme sportiveggianti. Anche dentro, almeno fino al divano, la Shooting Brake riserva poche sorprese: la plancia è quella della CLA e della Classe A (d’altra parte, la base meccanica è la medesima…), con il suo stile sportivo ma raffinato. Dispiace, però, constatare la povertà di alcuni dettagli: come i comandi del “clima” e quello, a rotella, che controlla lo schermo multifunzione della consolle, poco gradevoli al tatto e che imitano in maniera poco convincente il metallo spazzolato; ma anche le plastiche (“leggerine”) del tunnel fra i sedili e quelle (troppo rigide) nella parte bassa della plancia, oltre a qualche finitura non a regola d’arte. Ripresi dalla berlina sono anche i motori: a benzina o a gasolio, con potenze da 122 a 360 cavalli (solo il 1.80 CDI da 109 CV e le versioni non sportive a trazione integrale si faranno attendere un po', dato che non saranno nelle concessionarie prima di settembre).
Più spazio, ma non sempre dove serve
Se, rispetto alla CLA berlina, la lunghezza non aumenta di un millimetro, lo spazio per chi siede sul divano e per i bagagli è maggiore. Nella seconda fila, in particolare, ora si può godere di un paio di dita di aria in più sopra la testa: solo chi supera i 190 cm di statura rischia di “toccare”. Quello che manca è, semmai, un po' di luce: colpa dei finestrini bassi e del piccolo lunotto, che non aiutano neppure in manovra. Cresce anche il baule (25 litri in più), e c'è anche un piccolo “trucco” per guadagnarne altri 100 “extra” (arrivando a 595): basta posizionare lo schienale del divano perfettamente verticale sfruttando due distanziatori incernierati all'altezza delle spalle. Una soluzione pratica ma da usare solo per brevi tratti, se si è più di due a bordo, vista la postura innaturale che ne deriva per i passeggeri posteriori. Il vano di carico di questa Mercedes ha una forma regolare ed è ben rifinito, ma non molto alto: ci sono solo 41 cm fra il fondo e la cappelliera, mentre nel doppiofondo troviamo solo due vani di forma irregolare, grandi poco meno di una scatola da scarpe ciascuno. Inoltre, l'aver conservato anche nella Shooting Brake i larghi fanali della berlina (che non si sollevano assieme al portellone) ha portato ad avere una bocca di carico stretta in basso e alta da terra ben 68 cm.
Una “bomba”, come le altre
La versione di punta della serie Mercedes CLA Shooting Brake è la 45 AMG 4Matic. Il suo 2 litri quattro cilindri turbo ha così tanta spinta da meno di 1.500 a quasi 6500 giri che i 30 kg “extra” della famigliare rispetto alla berlina sono inavvertibili. L'unica vera differenza è nelle sospensioni: la CLA Shooting Brake non può montare quelle optional più rigide (915 euro sulla CLA a tre volumi e sulla Classe A) perché, spiegano alla Mercedes, è destinata a persone che “macineranno” più chilometri l'anno, magari con la famiglia a bordo. Anche quelle standard, comunque, lasciano ben poco spazio al rollio e la vettura si inserisce rapida in curva. Complici però le gomme di serie (su cerchi di 18'' e con spalla più alta di quelle su cerchi di 19'', offerte a partire da 732 euro), sulle imperfezioni dell'asfalto l'auto non si è rivelata troppo “punitiva” per la schiena degli occupanti: usarla tutti i giorni non è affatto impensabile. Anche perché la sicurezza è elevata: di serie non mancano sette airbag (compreso quello per le ginocchia del guidatore), il sistema anti-colpo di sonno e quello che avverte quando ci si avvicina troppo all'auto che ci precede (e frena da solo per evitare un impatto).
La voce è tutta sua
Come in tutte le AMG le “creazioni” del reparto sportivo della Mercedes), la “voce” del motore è una delle componenti principali: ogni passaggio di marcia è sottolineato da ben distinti scoppi dallo scarico, al rilascio del gas è ben udibile il “fischio” della wastegate (la valvola che si apre per evitare sovrappressioni di gas di scarico nel turbo) e non si ricorre a “trucchi” elettronici per portare il ringhio del 2.0 nell'abitacolo. Non vi basta? Per 549 euro è disponibile lo scarico Performance: riservato a chi davvero non vuole passare inosservato... Equipaggiata con pneumatici invernali, la CLA Shooting Brake si è fatta valere anche in una serie di tornanti con asfalto viscido, uscendo dalle curve sempre come una palla di cannone. Merito anche della trazione integrale a comando elettronico: se in condizioni normali sono solo le ruote anteriori a tirare, in caso di perdita di aderenza entrano in gioco quelle posteriori (alle quali può arrivare fino al 50% della coppia). La modalità Sport dell'Esp rende meno “apprensivo” il controllo di stabilità (che, in pista, può anche essere disattivato del tutto) e anche il trasferimento della potenza al retrotreno. Col comando vicino alla leva del cambio si velocizzano o si rendono più dolci le cambiate del robotizzato a doppia frizione (a volte un po' brusco quando si va a passeggio...). La sensazione è comunque quella di andare (molto veloce) “sui binari”, potendo sempre contare su freni potenti e ben modulabili.
Secondo noi
PREGI
> Motore. Spinge forte fin da subito, allunga come un forsennato fino a 6500 giri e ha anche una “voce” (tutta sua, senza ricorrere a trucchi elettronici) graffiante, fatta di “botti”, “ringhi” e “ fischi”.
> Originalità. Il mix di coupé e famigliare è riuscito: la Shooting Brake fa girare molte teste al suo passaggio.
> Sicurezza. Di serie o a pagamento non mancano i più recenti sistemi di sicurezza.
DIFETTI
> Soglia di carico. L'aver voluto conservare i fanali fissi della berlina ha portato ad avere una bocca che si restringe molto nella parte bassa e alta ben 68 cm da terra.
> Dettagli. Certe finiture “approssimative” e plastiche poco gradevoli (alla vista e al tatto) non fanno onore a una Mercedes che sfiora i 60.000 euro.
> Visibilità. Come per la berlina, in retromarcia c’è da affidarsi solo ai sensori di distanza. E gli “angoli ciechi” non mancano, anche a causa dei bassi finestrini.