A caccia di un nuovo pubblico
La nuova citycar tedesca è attesa a un compito difficile: in un momento delicato per l'industria automobilistica europea, ridare slancio alle vendite della casa e aprirle la strada a un nuovo pubblico. Un impegno che la vetturetta (che eredita il nome del fondatore della marca, Adam Opel) affronta puntando soprattutto sullo stile e sull'originalità. La Opel Adam, per molti aspetti, è stata progettata per seguire le orme (e, possibilmente, per replicare il successo) di macchine sfiziose e ricercate come la Fiat 500 e la Mini: non potendosi, però, richiamare ad antenate altrettanto illustri e iconiche, cerca di raggiungere lo stesso scopo con una linea non meno personale ma moderna, priva di elementi rétro, oltre che con finiture curate e numerosissime possibilità di personalizzazione.
100% made in Germany
Costruita ad Eisenach, in Germania, la Opel Adam è lunga 370 cm (poco meno di una Mini), e ha linee tondeggianti e muscolose che la fanno apparire ben acquattata a terra e più larga dei suoi 172 cm. Il frontale sfoggia una mascherina trapezoidale che sembra sorridere, il tetto pare sospeso sul resto della carrozzeria grazie alla base dei montanti neri, la coda è caratterizzata dal grosso paraurti e dai fanali con luci a led a forma di "L" rovesciata. Ad attirare l'attenzione, però, sono soprattutto alcuni particolari inconsueti: la forma “ad ala” delle luci diurne anteriori e dei fanali; la lama nella parte inferiore della portiera; la caratteristica "onda" intorno alle maniglie (che ricorda quella dell'Astra GTC); il profilo superiore dei finestrini, sottolineato dalla larga cromatura; e, ancora, le razze dei cerchi colorate e le nervature, che tagliano il cofano motore in senso verticale e il portellone in senso orizzontale. Tanti preziosismi estetici, però, non tengono conto della vulnerabilità della carrozzeria, che ci pare eccessivamente esposta agli urti da parcheggio: specie il paraurti anteriore e, in quello posteriore, i fanali di retromarcia.
La puoi rendere (quasi) unica
Salendo a bordo della Opel Adam si ha la piacevole sensazione di entrare in un ambiente spazioso, specie ai posti anteriori. La posizione di guida è piuttosto rialzata e il soffitto alto dà un gradevole senso di ariosità all'abitacolo. La personalizzazione qui, è spinta al massimo: oltre al colore dei rivestimenti della plancia (quattro le possibilità) e degli inserti nel volante e nelle porte, si può scegliere il tema che le decora, il tipo di modanature nelle porte stesse e la tinta delle cornici delle bocchette dell'aria. E poi ci sono varie opzioni anche per il soffitto, che può essere impreziosito da 64 luci a led che danno l'effetto di guidare sotto un cielo stellato (300 euro), oppure tappezzato di foglie autunnali, o ancora tutto azzurro e punteggiato di nuvole bianche, o infine a quadretti bianchi e neri (100 euro). Il cruscotto, a due quadranti circolari, è chiaro e ha una grafica gradevole; la plancia e la consolle laccate hanno un aspetto vivace e giovanile e sono realizzate con materiali di qualità. Lo schermo a colori di 7" è a sfioramento (ma è un po' troppo in basso sulla consolle) e il volante ha i comandi per la radio e il cruise control. I vani portaoggetti sono ampi, mentre il baule non è granché (la capacità varia da 170 a 663 litri) ed è scomodo da caricare (la soglia è alta 81 cm da terra e ben 32 cm dal pavimento interno). La sua forma irregolare, inoltre, lo rende poco sfruttabile. Scarso anche lo spazio per chi siede dietro (i posti sono due, perché la Adam è omologata per quattro persone): il divano non lascia molto spazio per le gambe, e il tetto che scende verso la coda non è alto (ci sono 89 cm tra la seduta e il soffitto).
Navighi con lo smartphone
Tra le auto cittadine, la Opel Adam si distingue anche per la sua vocazione multimediale. Collegando tramite cavo o Bluetooth il proprio smartphone o tablet (purché dotati di sistemi operativi Apple iOS e Android), si trasferiscono da questi all'auto le funzionalità di intrattenimento preferite, rendendole accessibili tramite i comandi della vettura. Così ci si può connettere a internet e si possono consultare le mappe o utilizzare le applicazioni del telefono attraverso il touchscreen della Adam, senza dover acquistare il navigatore. È possibile anche visualizzare video e foto, o scorrere la propria rubrica telefonica: il sistema IntelliLink, che rende possibile tutto questo, costa 300 euro, e sulle versioni Glam e Slam è di serie. Se non si possiede uno smartphone, però, non si dispone neppure del navigatore, né di tutte le altre funzionalità del cellulare.
Può montare anche i cerchi di 18"
La personalizzazione, naturalmente, coinvolge anche gli esterni. La Opel Adam può essere ordinata in 12 colorazioni, che hanno nomi scherzosi (un terreno, questo, già sperimentato dalla Fiat), come "I'll be Black", "Papa don't Peach", "Purple Fiction", "James Blonde", "Saturday White Fever" e "Buzz Lightgreen". Il tetto può avere lo stesso colore della carrozzeria, oppure tre tinte in contrasto: il nero lucido "I'll be black", il color panna "White my Fire" e lo scuro "Men in Brown". Un'ulteriore possibilità di personalizzazione è offerta dai tre pacchetti di decalcomanie per la carrozzeria (Jam Splat, Glam Fly e Slam Stripes), applicate ai gusci dei retrovisori e ad altre parti della vettura, come le fiancate e la parte posteriore. E per i cerchi ci sono ben 31 combinazioni di colori e disegni, con misure da 15 a 18 pollici (questi ultimi fin troppo grandi per una citycar), con dettagli colorati.
Preferisce la guida tranquilla
Come ogni cittadina che si rispetti, la Opel Adam si dimostra agile e facile da guidare nel traffico e nelle strette vie urbane. Nella guida rilassata la macchinetta tedesca non delude e si fa apprezzare per la regolarità di funzionamento del 1.4 a benzina da 87 CV e per il comfort garantito dalla discreta insonorizzazione e dall’azzeccata taratura delle sospensioni, che assorbono con la dovuta efficacia le buche e le sconnessioni del manto stradale (ma senza essere troppo morbide). Se si cerca la guida brillante, però, la Adam non convince del tutto, per via dello sterzo che manca di consistenza al crescere della velocità e per la mancanza di grinta del motore: il quattro cilindri non spinge con forza e, complici i rapporti lunghi del cambio, quando si vuole recuperare velocità in fretta costringe a scalare una o due marce. La versione che abbiamo guidato aveva il sistema Stop&Start (optional, 350 euro) che spegne automaticamente il motore al semaforo. I dati ufficiali di accelerazione da 0 a 100 orari (12,5 secondi) e di velocità massima (176 km/h) sono attendibili. Meno verosimile appare quello relativo al consumo medio (19,6 km/l): nel nostro test sulle strade attorno a Lisbona, nel traffico della capitale portoghese e in autostrada, abbiamo stimato una percorrenza di circa 14,7 km con un litro di benzina.
In vendita dal 2013
La Adam sarà nelle concessionarie a fine gennaio 2013 con il 1.2 da 70 CV o il 1.4 da 100 (quello da 87 CV del nostro test potrebbe arrivare in un secondo momento), abbinati al cambio manuale a cinque marce (per ora niente automatico), a partire da 11.750 euro (con 6 airbag, Esp, dispositivo antiarretramento in salita, ma senza "clima" e ruota di scorta). Tre gli allestimenti: Jam (vivace e colorato, "di tendenza"); Glam (elegante e sofisticato) e Slam (sportivo e dinamico). Prevista una variante a Gpl (sulla base del 1.2), mentre è da escludere una versione a gasolio, come pure un’elettrica. Tantissimi gli optional (alcuni degni di un’ammiraglia), tra i quali: luce ambientale selezionabile in otto colori (150 euro); interni in pelle con volante e sedili riscaldabili (da 750 euro); sensori posteriori di distanza (300 euro); sistema di parcheggio automatico (500 euro) e portabici Flex Fix (700 euro).
Secondo noi
PREGI
> Finiture. La Opel Adam è un’auto realizzata con cura: lo si vede dall’accoppiamento dei pannelli, dalle finiture degli interni e dai materiali di qualità.
> Personalizzazione. Volendo, ci si può sbizzarrire negli accostamenti di colori e materiali, creando un'auto davvero unica, che sa attirare gli sguardi.
> Sistema multimediale. L'IntelliLink della Adam offre un display touchscreen da ben 7", che può integrare tutte le funzioni degli smartphone più diffusi, permettendo di utilizzare i sistemi di navigazione su internet dei cellulari stessi.
DIFETTI
> Baule. È piccolo, alto da terra e poco sfruttabile a causa della forma irregolare.
> Protezioni. Per una citycar destinata a muoversi nella “giungla” urbana, l’assenza di parti in plastica non verniciata a protezione dei paraurti e dei faretti retronebbia è un handicap di non poco conto.
> Ripresa. Il 1.4 a benzina non è prontissimo nella risposta ed è ulteriormente penalizzato nella ripresa dai rapporti lunghi del cambio manuale a cinque marce.