Skoda Octavia Wagon: una comoda e capiente mild hybrid

A giugno 2024 nelle concessionarie saranno disponibili le Skoda Octavia station wagon (oggetto del test) e berlina a cinque porte (entrambe lunghe 470 cm) aggiornate. Due le novità più importanti: l’impianto multimediale e l’offerta dei motori. Per il primo è disponibile un inedito sistema con schermo di 13”, anziché di 10”, che attraverso due file di tasti virtuali (una nella parte alta del display e l’altra in basso) permettono di accedere più velocemente alle varie funzioni di bordo, come il climatizzatore o la gestione degli aiuti alla guida, senza navigare nel menù.

Inoltre, nel corso del 2024 l’assistente vocale verrà supportato dell’intelligenza artificiale per ampliare l’interazione con i passeggeri, non solo attivando i servizi di bordo ma anche rispondendo a domande di carattere generale. Scomoda, però, la barra tattile sotto il monitor per regolare il livello del volume. Il nuovo impianto completo di navigatore è di serie per le Executive e Style, costa 1.220 euro per la Sportline e non è disponibile per l’Ambition.

Il motore 1.0 turbo con tre cilindri a benzina da 110 CV (ibrido leggero e non), sulla rinnovata Skoda Octavia è sostituito dal 1.5 turbo a quattro pistoni da 116 CV, offerto anche in versione da 150 CV. Entrambe le varianti di questo quattro cilindri sono abbinate al cambio manuale a 6 marce nella versione solo a benzina mentre in quella ibrida leggera a 48 V dispongono della trasmissione a doppia frizione DSG con 7 rapporti. Resta il 2.0 diesel da 116 o 150 CV ma non quello da 200 CV, mentre escono di scena le versioni a metano e, per il mercato italiano, anche quelle 4x4. Nel corso dell’estate del 2024 è attesa la sportiva RS con un 2.0 turbo a benzina da 265 CV.

Cambia leggermente anche l’aspetto della Skoda Octavia, con nuovi fari più ampi che seguono il profilo della tradizionale mascherina Skoda. Diversi anche i paraurti caratterizzati da una sottile presa d’aria a tutta larghezza nella zona inferiore. Anche quello posteriore è leggermente rivisto, come l’andamento delle luci a led all’interno dei fanali. Altre migliorie riguardano gli aiuti alla guida, basati su radar più efficienti e i fari a matrice di led (in pacchetti da 1.520 euro) più precisi nel direzionare il fascio luminoso .

In attesa di poterla ammirare dal vivo nelle concessionarie, la rinnovata Skoda Octavia è già ordinabile con prezzi a partire da 28.450 euro per la berlina e da 29.500 euro la wagon. Tutte offrono di serie gli airbag centrale anteriore e per ginocchia del guidatore, il climatizzatore bizona, le connessioni Android Auto e Apple CarPlay, e anche la piastra di ricarica senza filo per i telefoni. Dei quattro allestimenti l’Executive (da 30.250 euro) del test è il meno caro dopo il Selection, rispetto al quale aggiunge il cruscotto digitale, il cruise control adattativo e la frenata automatica anche nelle retro. La Sportline (da 38.250 euro) si differenzia per la caratterizzazione sportiva, con sospensioni ribassate di 1,5 cm, dettagli neri per l’esterno e sedili più avvolgenti.

Impianto multimediale a parte, l’abitacolo della Skoda Octavia rimane sostanzialmente invariato. A cambiare sono i rivestimenti, in gran parte realizzati con materiali riciclati. Le finiture si confermano curate (morbido il rivestimento delle tasche in tutte e quattro le porte), la plancia gradevole con il suo andamento a “onda” e la posizione di guida piuttosto bassa è comoda. Il cruscotto digitale di 10,2” è configurabile e ricco di informazioni. Pratica la piccola leva nel tunnel per il cambio a doppia frizione. Accanto, un ampio vano ospita due prese Usb tipo C e la piastra di ricarica senza filo per il telefono. Buona la disponibilità di spazio ma il divano, con sedute leggermente sagomate, è più adatto a due persone: chi sta al centro ha fra i piedi l’alto tunnel nel pavimento. Nulla da ridire sul baule, che è capiente (640 litri a divano in uso, 40 in meno per la berlina) e ben sfruttabile. Nel Simply Clever pack (110 euro) le reti e i fermi per il carico.

Brillante e confortevole con la Skoda Octavia 1.5 TSI m-HEV Executive DSG si viaggia rilassati. Il 1.5 ibrido leggero collegato tramite una cinghia a una piccola unità elettrica (alimentata da una batteria da 0,7 kWh montata sotto il sedile del passeggero) spinge deciso fin dai bassi giri, ha un’erogazione omogenea e con 150 CV dà sempre tutto lo sprint che serve. Non è rumoroso, ma ai medi regimi si avverte una leggera ruvidità di funzionamento. Per contenere i consumi, quando è richiesta poca potenza due dei quattro cilindri si disattivano, senza trasmettere contraccolpi. Dolce e rapido nel selezionare le sette marce il cambio robotizzato a doppia frizione. Offre anche le levette al volante per la modalità manuale e la funzione Sport: tiene più su di giri il 1.5 per una risposta ancora più printa.

Bene anche lo sterzo della Skoda Octavia 1.5 TSI, preciso e piuttosto consistente, e il comfort: l’abitacolo si mantiene silenzioso anche a velocità autostradali e le sospensioni piuttosto morbide filtrano efficacemente le sconnessioni. Va detto, però, che la Skoda Octavia del test è dotata di ammortizzatori a controllo elettronico che per l’Italia sono disponibili a 860 euro solo per lo sportiveggiante allestimento Sportline. Pur più attenta al comfort la Skoda Octavia non manca affatto di agilità e nei percorsi tortuosi offre una buona prontezza negli inserimenti in curva. Quanto al consumo, nel test su strade extraurbane in gran parte affrontate ad andatura moderata il computer di bordo ha indicato 18 km/l.