Arriverà nelle concessionarie fra novembre e dicembre la nuova generazione della Toyota C-HR, la crossover ibrida che con le sue forme da coupé ha segnato il passo in questa categoria di vetture, e non solo per il marchio giapponese. In occasione della presentazione statica del nuovo modello (leggi qui la news), vi abbiamo già parlato del suo stile moderno e originale, e degli interni più curati e tecnologici, oltre che più spaziosi rispetto alla serie precedente. Tutti aspetti che abbiamo potuto apprezzare anche in questi giorni in occasione del test drive dei primi esemplari di preserie (ecco perché nelle foto sono ancora camuffati). Abbiamo guidato la versione plug-in, la più potente, con i suoi 223 CV combinati, ma anche l’ultima ad arrivare nelle concessionarie, probabilmente a inizio 2024. Si tratta di una soluzione inedita per questo modello, che si affianca alle varianti full hybrid: 1.8 da 140 CV combinati o 2.0 da 198 CV (quest’ultima, per la prima volta, disponibile anche in versione 4x4, grazie al motore elettrico da 41 cavalli dedicato al retrotreno).
Il sistema ibrido della Toyota C-HR è quello di quinta generazione, che ha debuttato nella Corolla (berlina, wagon e Cross). Rispetto al sistema precedente, l’intento dei progettisti era eliminare il cosiddetto “effetto scooter”, che abbiamo criticato più volte e che è dovuto alla particolare trasmissione a ingranaggi epicicloidali a variazione continua di rapporto. Obbiettivo centrato solo in parte, visto che anche con la C-HR 2.0 Plug-in, accelerando a fondo oppure in salita, il quattro cilindri sale eccessivamente di giri in rapporto alla velocità a cui si viaggia.
Apprezzabili, per contro, i progressi fatti sullo sterzo, che ora è più diretto e preciso. La tenuta di strada è convincente, grazie anche a sospensioni poco cedevoli in curva, ma che filtrano bene le asperità. La versione plug-in della nuova Toyota C-HR, fra l’altro, monta ammortizzatori con risposta variabile in base alla frequenza delle sollecitazioni: pur senza l’ausilio dell’elettronica, limitano rollio e beccheggio e al contempo “digeriscono” bene buche e pavé. A proposito di comfort, invece, va migliorata la rumorosità, soprattutto quella aerodinamica: già sopra i 110 km/h abbiamo avvertito evidenti fruscii. Marcata pure la rombosità di rotolamento dei pneumatici sull’asfalto ruvido, come quello drenante (va ovviamente meglio sui fondi lisci).
Nel nostro test drive nei dintorni di Bruxelles abbiamo apprezzato anche l’efficienza del sistema ibrido della nuova Toyota C-HR 2.0 Plug-in. Utilizzando la modalità automatica, l’auto sfrutta i motori termico ed elettrico in modo da ottimizzare i consumi. Con una guida accorta, ci ha fatto viaggiare per il 94% del tempo in elettrico, impiegando il 75% circa di carica della batteria (da 13,8 kWh dichiarati) per percorrere una sessantina di chilometri. Un risultato che rende realistici anche i 66 km di autonomia dichiarati nella modalità elettrica, che si attiva premendo un tasto fra le poltrone. Ovviamente faremo dei test approfonditi in occasione di una prova completa con i nostri strumenti.
Durante il percorso abbiamo avuto modo di viaggiare per alcuni tratti anche come passeggeri posteriori, confermando le prime impressioni che avevamo avuto qualche mese fa in occasione della presentazione statica della nuova Toyota C-HR: l’accesso al divano non è comodo (occorre abbassare parecchio la testa per via della conformazione delle porte), ma una volta a bordo lo spazio non manca, né per le gambe né in altezza. Da questo punto di vista si fa apprezzare l’innovativo tetto in vetro privo di tendina scorrevole oscurante: uno speciale doppio rivestimento limita il passaggio di raggi ultravioletti e la dispersione di calore. Così si recuperano 3 cm in altezza e si risparmiano anche 5 kg di peso, abbassando fra l’altro il baricentro dell’auto. A proposito del comfort dei passeggeri posteriori, va però detto che non sono previste bocchette per il “clima” per chi siede sul divano. Mancano pure il bracciolo centrale, le maniglie al soffitto e le tasche nelle porte (c’è solo un portabottiglia per lato). Una la presa Usb, di tipo C: davanti ce ne sono due.
La parte anteriore dell’abitacolo mostra anche finiture più curate: mordide le plastiche della plancia e dei pannelli delle porte. E non mancano neppure luci d’ambiente configurabili in 64 colori. Fra l’altro queste sono utilizzate anche per migliorare la sicurezza: aprendo la portiera mentre sopraggiunge un ciclista o un veicolo, si illuminano di rosso per segnalare il pericolo. Inoltre si può attivare una funzione che cambia la tonalità in base alle ore del giorno, trasmettendo più energia al mattino e favorendo il relax alla sera. A proposito di sicurezza, la nuova Toyota C-HR adotta le più recenti funzioni del sistema Toyota Safety Sense, a partire dalla frenata automatica in diverse situazioni di pericolo passando per l’inibizione delle accelerazioni involontarie, magari perché presi dal panico si preme il pedale sbagliato e si rischia di tamponare. E tante funzioni si potranno aggiungere in futuro grazie agli aggiornamenti over-the-air.
I sistemi di sicurezza si possono configurare dai pratici comandi sulle razze del volante. Sono tasti fisici, come quelli dedicati al “clima”. È a sfioramento solo lo schermo dell’infotainment, che può essere di 8” o 12,3”. È di 12,3” pure il nuovo cruscotto, migliorato nella grafica e più personalizzabile rispetto ad altri modelli Toyota. Va però detto, che sfruttando il navigatore del proprio cellulare (sono previsti Apple CarPlay e Android Auto wireless) non può mostrare i pittogrammi di navigazione, per una precisa decisione dei tecnici di non condividere l’accesso ai dati dell’auto. Apprezzabili, invece, le indicazioni dell’head-up display.
Come accennato, i primi esemplari delle Toyota C-HR arriveranno a fine anno, ma si può già prenotarla (online o in concessionaria) a “scatola chiusa”. I prezzi saranno comunicati nelle prossime settimane, ma dovrebbero partire da circa 35.000 euro per arrivare ai 45.000 euro della plug-in del nostro test. Tre gli allestimenti: quello base Trend, il più ricco Lounge e il più sportivo GR Sport (qui ne abbiamo descritto i contenuti confrontandola con le rivali principali. Per i clienti che prenotano ora la nuova Toyota C-HR viene dato un omaggio a scelta fra set di gomme invernali, quattro tagliandi o, per la plug-in, wall box da installare nel proprio garage.
Motore termico | |
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1987 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 112 (152)/6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 190/4400-5200 |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 208/n.d. |
Potenza massima compessiva kW (CV)/giri | 164 (223) |
Batteria | ioni di litio 13,8 kWh |
Emissione di CO2 grammi/km | 19 |
No rapporti del cambio | automatico E-CVT + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 180 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 7,4 |
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP) | 111,1 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 436/183/156 |
Passo cm | 264 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | n.d. |
Capacità bagagliaio litri | n.d. |
Pneumatici (di serie) | 225/50 R 19 |
Serbatoio litri | 40 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Toyota C hr usate 2019 | 13.900 | 17.950 | 64 annunci |
Toyota C hr usate 2020 | 17.450 | 19.470 | 63 annunci |
Toyota C hr usate 2021 | 15.900 | 20.540 | 105 annunci |
Toyota C hr usate 2022 | 17.300 | 21.540 | 71 annunci |
Toyota C hr usate 2023 | 19.900 | 24.030 | 25 annunci |
Toyota C hr usate 2024 | 13.800 | 32.810 | 26 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Toyota C hr km 0 2022 | 30.348 | 31.120 | 2 annunci |
Toyota C hr km 0 2023 | 23.900 | 29.860 | 36 annunci |
Toyota C hr km 0 2024 | 28.490 | 31.300 | 17 annunci |
Toyota C hr km 0 2025 | 31.290 | 31.290 | 2 annunci |