*Indicativo
Faccia nuova
A quattro anni dal lancio, la seconda generazione della
Volkswagen Touareg si rifà il trucco: a cambiare sono soprattutto il frontale e la parte posteriore. Davanti si notano i fari più grandi, con le luci bixeno di serie per tutte le versioni; la mascherina è attraversata da quattro lamelle cromate trasversali invece di due, con le due inferiori che si allungano fino a raggiungere i fari. Anche il paraurti è stato ridisegnato e, nella parte bassa, quasi nascosti, ci sono i fendinebbia, di forma inedita. Nuovo pure lo spoiler, che contribuisce a migliorare l’aerodinamica della vettura. L’insieme contribuisce a sottolineare visivamente la larghezza della macchina, dando un’impressione di maggiore robustezza. Anche dietro cambia il paraurti che, come nel frontale, sottolinea l’imponenza della suv tedesca. Inedita pure la luce di retromarcia, ora a led. Ci sono, infine, nuovi cerchi in lega: a 10 razze di 18”, dal carattere sportivo, e a cinque doppie razze di 20”.
Dentro cambia poco
Anche nell’abitacolo della Volkswagen Touareg, ricco ed elegante come sempre, ci sono alcune novità: i comandi principali hanno manopole di nuovo design, più gradevoli al tatto; i pulsanti in alluminio sono stati riprogettati e la strumentazione è illuminata da una luce bianca anziché rossa. Inedito è pure il sistema multimediale che ora, per la prima volta, consente di utilizzare servizi mobili online, come la ricerca dei punti di interesse (POI) tramite Google, la visualizzazione delle mappe su Google Earth™ Mapping Service, la funzione Google Street View™ e le informazioni online sul traffico. L’impostazione, comunque, non cambia e, salendo a bordo, si apprezzano immediatamente la cura dei dettagli e la precisione del montaggio dei pannelli. Le due ampie poltrone pluriregolabili divise dal largo tunnel sono comode; la plancia e la consolle appaiono massicce nelle dimensioni ma hanno linee eleganti, con inserti in materiali nobili, come la radica, che danno una sensazione di lusso.
Più cavalli, più spinta
Nelle nostre concessionarie la nuova Volkswagen Touareg sarà in vendita a novembre, a partire da circa 52.000 euro con il 3.0 V6 turbodiesel da 204 CV (che non varia rispetto all’attuale modello). Rinnovata, invece, è la versione più potente, che guadagna 17 CV, passando da 245 a 262 (la Touareg 4.2 V8 TDI da 340 CV e l’Hybrid da 380 dovrebbero arrivare in un secondo momento). Ed è proprio la Touareg 3.0 TDI V6 da 262 CV che abbiamo provato. Già all’aviamento ci si rende conto di quanto sia poco rumoroso il motore, ben insonorizzato anche quando sale di giri. Grazie ai 580 Nm di coppia massima, disponibile fin dai 1750 giri, il 3.0 turbodiesel spinge con vigore e regolarità, dando un’insospettabile agilità alla grossa suv, che sulla bilancia supera abbondantemente le due tonnellate di peso. C’è da dire che questo motore è anche ben assistito dal cambio automatico Tiptronic a 8 rapporti, che rende fluidi i passaggi di marcia, e tenendo un ritmo sportivo si dimostra anche abbastanza rapido. Utile per abbassare i consumi la modalità di avanzamento per inerzia (prima non presente) che, in assenza di richieste di potenza, grazie al disaccoppiamento del motore e del cambio automatico, sfrutta l’energia cinetica per andare avanti. Nel nostro test, prevalentemente in autostrada e su tratti scorrevoli, abbiamo percorso una media di 9,5 km/l (letti sul computer di bordo).
In fuori strada col “pacchetto”
Su asfalto la Volkswagen Touareg 3.0 TDI V6 è comoda e sicura, specie con le sospensioni pneumatiche (optional di cui ancora non è stato comunicato il prezzo), che a velocità elevate (a partire da 140 km/h) provvedono ad abbassare automaticamente la carrozzeria e che, scegliendo la modalità Comfort (le altre sono Normal e Sport), assumono una taratura morbida che migliora l’assorbimento delle buche. Inoltre, sui terreni accidentati consentono di aumentare l’altezza dal suolo fino a un massimo di 30 cm. Per avere una buona resa in fuori strada, però, è necessario acquistare il pacchetto Terrain Tech (sull’attuale modello costa 2.000 euro), che comprende le marce ridotte e due differenziali bloccabili fino al 100% (centrale e posteriore). L’abbiamo provato in un circuito di prova per fuoristrada vicino a Monaco di Baviera, nel quale la Touareg si è comportata egregiamente. In manovra è però necessario farsi assistere dai sensori di parcheggio, perché il lunotto piccolo limita la visibilità.
Secondo noi
PREGI
> Comfort. Viaggiare sulla Touareg è sempre un piacere: le sospensioni filtrano bene le sconnessioni della strada, il motore è ben insonorizzato e le poltrone sono rigide al punto giusto.
> Finiture. Materiali, assemblaggi e dettagli non lasciano spazio a critiche.
> Motore. Grazie alla notevole coppia di 580 Nm, il V6 spinge con vigore fin dai 1800 giri ed è ben assistito dal cambio automatico a otto marce.
DIFETTI
> Guida fuori strada. La Touareg si comporta molto bene, ma a patto di acquistare il pacchetto Terrain Tech, che non dovrebbe costare meno di 2.000 euro.
> Lunotto. Peccato che a migliorare la praticità della vettura non ci sia il lunotto apribile separatamente e che non esista una versione a sette posti, ormai molto diffusa su questo tipo di auto.
> Visibilità posteriore. È ridotta a causa del lunotto piccolo e degli ingombranti poggiatesta posteriori.