Ha un’estetica innovativa e, rispetto alla Matiz (il modello che sostituisce), il miglioramento nella qualità delle finiture è evidente. Spinta da un 1.2 vivace e poco assetato, offre una buona abitabilità anche dietro; il bagagliaio, però, è poco sfruttabile.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Nonostante l’aggressivo frontale e la fiancata a cuneo (con le maniglie delle portiere posteriori nascoste nei montanti), le donino un look da piccola sportiva, la Spark è una citycar pratica, con un abitacolo spazioso e ben rifinito: le plastiche e i tessuti, oltre che esteticamente gradevoli, sono di buona qualità. Si fa apprezzare soprattutto per la vivacità del motore e per la buona tenuta di strada (favorita dalle sospensioni rigide), ma nelle manovre di emergenza è meglio avere l’Esp, che è soltanto optional. Tenuto conto della completa dotazione di serie – che oltre al “clima” automatico include sei airbag – il prezzo è invitante.
Il frontale grintoso, con i grandi fari e le vistose griglie delle ampie prese d’aria, assieme ai parafanghi bombati, rendono la linea sportiva e molto personale: nulla a che vedere con la “tranquilla” Matiz della quale prende il posto. Lunga 364 cm è l’ideale per muoversi in città, pur se gli scudi paraurti, verniciati e privi di protezioni in gomma, risultano esposti ai graffi, anche perché la visuale posteriore è ristretta a causa del lunotto piccolo (ma, volendo, si possono avere i sensori di distanza).
La ricerca di originalità della Chevrolet Spark si riscontra anche nell’abitacolo, curato nel design come pure negli assemblaggi e nella scelta dei materiali: plastiche e tessuti (bicolore) sono robusti e gradevoli al tatto, e sia i pannelli delle portiere, sia la plancia, sono ravvivati da inserti colorati in tinta con la carrozzeria. Lo spazio non manca neppure per chi siede dietro: il divano è adatto a due adulti e in caso di necessità ci si sta anche in tre (l’omologazione è per cinque posti).
Nella guida si apprezzano la maneggevolezza e la buona tenuta di strada, favorita dalle sospensioni rigide, ma quando si esagera le reazioni sono un po’ brusche: meglio acquistare l’Esp, un optional utile offerto a un prezzo ragionevole. Bene anche il motore: si tratta di un 1.2 con quattro valvole per cilindro vivace e lesto nel guadagnare i giri, che non “beve” troppa benzina e che grazie ai suoi 82 CV non mostra il fiato corto nemmeno in autostrada.
L’LT è l’allestimento di punta e ha un buon rapporto fra prezzo e dotazione: vero che il sopra citato controllo della stabilità si paga a parte, ma di serie ci sono comunque sei airbag (con quelli per la testa estesi anche dietro), la radio con cd, i cerchi in lega leggera, i fendinebbia e il climatizzatore automatico. Un altro punto a favore della Chevrolet Spark è rappresentato dalla garanzia, che “copre” per un anno in più rispetto ai due previsti per legge (con un limite di 100.000 km, che difficilmente una citycar raggiunge in 36 mesi).
La plancia ha una linea moderna e piacevole, ravvivata – come i pannelli delle porte – da inserti nel colore della carrozzeria. La qualità dei materiali è più che soddisfacente, e i comandi quasi tutti collocati al posto giusto; riuscito anche il cruscotto, che al tachimetro a lancetta abbina uno schermo digitale nel quale viene visualizzato anche il contagiri. L’abitabilità è buona sia davanti sia dietro, con il divano piatto che – se ci si stringe un po’ – può ospitare anche un terzo passeggero. Lascia a desiderare, invece, il bagagliaio, che è poco capiente e si sfrutta con difficoltà.
Plancia e comandi
Dotata di linee piacevolmente movimentate, con inserti in tinta con la carrozzeria (presenti anche nei pannelli delle porte) che vivacizzano l’insieme, la plancia della Chevrolet Spark è realizzata con plastiche di buona qualità. A eccezione dei tasti per la regolazione del “clima”, posti un po’ troppo in basso, i comandi sono ben collocati e facili da raggiungere; il volante, regolabile in altezza, reca i controlli per la radio. Piacevole quanto insolito il cruscotto, che al tachimetro analogico affianca uno schermo lcd nel quale viene visualizzato il numero di giri (in forma grafica, come in alcune moto); fra le informazioni c’è anche quella sull’autonomia residua, ma non c’è il termometro dell’acqua.
Abitabilità
Non molto ampie ma comode le poltrone anteriori, che, però, peccano nella regolazione degli schienali: avviene a scatti ed è poco pratica; risulta invece precisa quella in altezza (che si attua mediante una rotella) presente dal lato guida. Sul divano, dal profilo piatto, all’occorrenza ci si sta anche in tre, ma si viaggia bene soprattutto in coppia. Peccato che le tasche ricavate nei pannelli porta posteriori siano microscopiche: quanto ai portaoggetti la situazione è migliore davanti, dove ci sono pure un pratico portacarte nel fianco del sedile, una vaschetta e un doppio portabibita alla base della consolle; il cassetto di fronte al passeggero è piccolo e privo della discesa frenata, ma in compenso ce ne è un altro, molto utile, sotto il sedile.
Bagagliaio
L’imboccatura stretta e gli ingombranti supporti della cappelliera rendono difficoltose le operazioni di carico di oggetti grandi e pesanti, e per sfruttare al meglio il poco spazio disponibile nel baule si deve essere abili con gli “incastri”. Risulta scomodo anche il gradino di 17 cm che separa la soglia dal pavimento. In compenso, quando si reclina lo schienale del divano (suddiviso asimmetricamente), si ottiene un vano profondo sino a 136 cm, “disturbato” soltanto da un lieve dislivello. Ben curato il rivestimento interno.
Il brioso 1.2 scatta bene al semaforo e l’agilità è quella che ci si aspetta da una vettura pensata per l’impiego cittadino. Grazie al cambio e allo sterzo leggeri non ci si stanca nemmeno nel traffico intenso, anche se le sospensioni dure rispondono troppo seccamente sulle buche. In compenso, nei percorsi extraurbani rendono la guida divertente: l’auto si corica poco in curva e tiene bene la strada. Ma il fatto che al limite tenda ad allargare bruscamente la traiettoria rende consigliabile disporre dell’Esp. La vivacità del motore si fa apprezzare anche in autostrada, unitamente alla buona precisione in traiettoria e al discreto livello di comfort.
In città
La compattezza della carrozzeria e lo sterzo leggero esaltano la maneggevolezza quando si circola nel traffico o si manovra negli spazi angusti; tuttavia, in retromarcia occorre attenzione: dal lunotto, piccolo e distante da terra, si vede poco, dunque i sensori di parcheggio sono un optional consigliabile per ridurre il rischio di graffiare i paraurti verniciati. Il motore, pronto e brioso, si sfrutta bene grazie al cambio correttamente manovrabile e alla frizione leggera. Migliorabile il comfort sullo sconnesso: le sospensioni rigide trasmettono qualche contraccolpo.
Fuori città
Assecondati dalla vivacità del motore, e col supporto delle sospensioni rigide che rendono quasi nullo il rollio, fra le curve ci si può anche divertire. La Chevrolet Spark è veloce nell’inserirsi in traiettoria e la tenuta di strada è buona, ma quando si oltrepassa il limite il sottosterzo si manifesta bruscamente e in misura evidente: meglio acquistare l’Esp, che aiuta a tenere la situazione sotto controllo. Ampiamente soddisfacenti i consumi, visto che si superano abbondantemente i 17 km/l.
In autostrada
In quinta la ripresa è lenta, ma basta scalare in quarta (la marcia che consente di cogliere anche la punta massima di 167,6 km/h) per godere della spinta necessaria per cavarsi d’impaccio in un sorpasso o dopo un rallentamento: la citycar Chevrolet è a suo agio anche in autostrada, dove si rivela persino silenziosa, perlomeno fino a quando non ci si avvicina al limite imposto dal Codice. A velocità elevata lo sterzo si alleggerisce un po’, ma non per questo vengono a mancare precisione e stabilità. L’impianto frenante non stupisce per potenza (gli spazi d’arresto a 130 orari sono un po’ superiori alla media) ma si difende bene in fatto di resistenza all’uso intenso.
La tenuta di strada è buona, ma l’Esp è un accessorio da aggiungere perché innalza ulteriormente l’aliquota di sicurezza, soprattutto in situazioni di emergenza. Per il resto, e considerato che si tratta di una citycar, l’equipaggiamento è più che soddisfacente: oltre ai fendinebbia, troviamo ben sei airbag, con quelli a tendina estesi anche ai posti dietro. Nei crash test dell’EuroNcap la Spark ha ottenuto quattro stelle, una in meno del massimo.
Dai crash test effettuati dall’EuroNcap con la procedura più recente, quella in vigore dal 2009, arrivano risultati confortanti: la valutazione globale è di quattro stelle su un massimo di cinque, con punteggi parziali dell’81% per quanto riguarda la protezione degli occupanti, del 78% per i bambini assicurati a seggiolini Isofix e di 43% per la tutela dei pedoni in caso di investimento; ai dispositivi di assistenza è stato assegnato un punteggio di 43 su 100 (l’esemplare esaminato era privo di Esp). La Spark tiene bene la strada, ma quando si oltrepassa il limite manifesta reazioni un po’ brusche ed è, dunque, opportuno aggiungere il pacchetto costituito dai controlli elettronici di stabilità e trazione (anche perché costa come la vernice metallizzata…). Per il resto non c’è di che lamentarsi: l’LT è l’allestimento più accessoriato, ma gli antinebbia sono di serie per tutta la gamma proprio come i sei airbag, con quelli a tendina (che servono a riparare la testa) estesi anche ai posti dietro.
La dotazione di serie comprende quasi tutto ciò che serve per il comfort e per la sicurezza, e, pur aggiungendo l’Esp e la vernice metallizzata, il prezzo rimane concorrenziale; in più, rispetto ad alcune rivali, la Spark vanta l’omologazione per cinque posti e la garanzia triennale. Anche se il bagagliaio è piccolo, l’abitabilità è molto buona in rapporto alle dimensioni esterne. È adatta a chi in una citycar ricerca non solo praticità e consumi contenuti, ma anche linea grintosa, prestazioni brillanti e buone doti di guidabilità.
La linea originale e aggressiva la rende appetibile per chi non teme di attirare gli sguardi, ma la Spark è una citycar che non punta soltanto sull’estetica. Offerta a un prezzo ragionevole in rapporto ai contenuti, vanta pure una dotazione ricca sotto ogni profilo: il “clima” automatico, la radio e i cerchi in lega sono di serie e altrettanto dicasi per i sei airbag, perciò non ci sono aggiunte da fare al di fuori dell’Esp (un dispositivo che sarà presto obbligatorio per legge, e che viene offerto a un prezzo ragionevole) e, volendo, della tinta metallizzata. Al motore brioso e poco assetato di benzina si unisce la piacevolezza di guida derivante dalle sospensioni rigide, che – pur non essendo il massimo in fatto di comfort sullo sconnesso – la rendono agile fra le curve. Il bagagliaio è sacrificato, ma in compenso c’è l’omologazione per cinque posti (che non tutte le rivali hanno). Positivo anche il giudizio sulla garanzia, che copre tre anni o 100.000 km di utilizzo.
Dotazione
Da aggiungere a pagamento c’è soltanto l’Esp e, volendo, la vernice metallizzata e i sensori di parcheggio. Tutto il resto è di serie, a cominciare dai sei airbag e per terminare con cerchi in lega “clima” e impianto audio.
Garanzia
La normativa di legge impone due anni, ma la Casa coreana estende la copertura a 36 mesi con il vincolo di non superare il limite di percorrenza di 100.000 km (più che congruo, trattandosi di una citycar).
Originalità
La Spark è una delle utilitarie più ricche di personalità: con dettagli da sportiva come l’esteso spoiler sopra il lunotto o il terminale di scarico che sbuca dallo scudo posteriore, piacerà a chi vuole una “piccola” grintosa e non ha paura di farsi notare.
Interni
L’abitacolo – con la plancia e i pannelli delle porte ravvivati da inserti in tinta con la carrozzeria – ha un aspetto moderno. La qualità dei materiali e delle finiture è superiore alla media, e non mancano soluzioni insolite, quali il cruscotto di ispirazione motociclistica.
Baule
Si è preferito concedere spazio ai passeggeri posteriori sacrificando la capacità del baule. Il vano, inoltre, ha una forma poco regolare e sfruttarlo non è facile; scomoda pure l’imboccatura, che è stretta e ha la soglia parecchio rialzata rispetto al fondo.
Comfort in città
Le sospensioni rigide si apprezzano nei percorsi ricchi di curve, ma in città costringono a pagare pegno: quando si transita sul pavè o sulle rotaie del tram evidenziano le loro scarse capacità d’assorbimento e i contraccolpi non mancano.
Protezioni
Una vettura votata al traffico cittadino dovrebbe essere protetta dai piccoli urti frequenti nei parcheggi. Invece, in questo caso sia le fiancate, sia gli scudi anteriore e posteriore (totalmente verniciati), sono privi di profili in plastica.
Visibilità
Vero è che le dimensioni compatte favoriscono nelle manovre, ma il lunotto – piccolo e alto da terra – in retromarcia lascia vedere poco; fastidioso pure il montante anteriore sinistro, che nelle svolte strette limita la visuale.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 4a a 6000 giri | 167,6 km/h | 164 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 14,2 | 12,1 secondi | |
0-400 metri | 19,2 | 116,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 35,5 | 144,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 39,7 | 134,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 38,6 | 120,2 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 28,0 | 26,5 | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,0 km/litro | 15,2 km/litro | |
Fuori città | 17,5 km/litro | 23,8 km/litro | |
In autostrada | 13,3 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 7,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 19,6 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 71,8 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | 11,5 |
Cilindrata cm3 | 1.206 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 60 (82)/6400 |
Coppia max Nm/giri | 111/4800 |
Emissione di CO2 grammi/km | 119 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 364/160/155 |
Passo cm | 238 |
Peso in ordine di marcia kg | 864 |
Capacità bagagliaio litri | 170/994 |
Pneumatici (di serie) | 165/60 R 15 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 4a a 6000 giri | 167,6 km/h | 164 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 14,2 | 12,1 secondi | |
0-400 metri | 19,2 | 116,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 35,5 | 144,2 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 39,7 | 134,2 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 38,6 | 120,2 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 28,0 | 26,5 | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,0 km/litro | 15,2 km/litro | |
Fuori città | 17,5 km/litro | 23,8 km/litro | |
In autostrada | 13,3 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 7,3 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 14,9 km/litro | 19,6 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 71,8 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | 11,5 |
Cilindrata cm3 | 1.206 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 60 (82)/6400 |
Coppia max Nm/giri | 111/4800 |
Emissione di CO2 grammi/km | 119 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 364/160/155 |
Passo cm | 238 |
Peso in ordine di marcia kg | 864 |
Capacità bagagliaio litri | 170/994 |
Pneumatici (di serie) | 165/60 R 15 |