Elegante e slanciata, la Kia Optima Sportswagon offre tanto spazio a bordo e nel bagagliaio; inoltre, gli interni presentano un buon grado di finitura. È adatta ai lunghi viaggi e alla famiglia: il comfort è elevato e la guida piacevole e poco impegnativa. Lo sterzo mostra qualche limite quando si va forte fra le curve ma, del resto, il carattere della vettura è “turistico”: anche il 1.7 a gasolio, non brillantissimo ma omogeneo e silenzioso nel funzionamento, dà il meglio quando si viaggia in relax, e lo stesso vale per il fluido cambio a doppia frizione. Soddisfacente, e non solo in rapporto al prezzo, la dotazione, che a pagamento può essere ulteriormente arricchita di dispositivi utili alla sicurezza.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La Kia Optima Sportswagon sembra tagliata su misura per chi cerca una famigliare non solo moderna e davvero spaziosa, ma anche contraddistinta da un rapporto prezzo/contenuti difficile da riscontrare nella concorrenza; sul giudizio “pesano” pure i 7 anni (o 150.000 km) che il marchio coreano offre sui suoi modelli: nessuna concorrente fa altrettanto. La GT Line DCT da noi provata è la più “ricca”, e include nel prezzo, fra l’altro, gli interni in pelle, il tetto apribile panoramico e i vetri posteriori scuri. Inoltre, fa parte dell’equipaggiamento standard il cambio robotizzato a doppia frizione e sette marce, con palette al volante per la selezione manuale dei rapporti: è “morbido” negli innesti (anche se non molto rapido nelle partenze) e ben si accorda con il silenzioso 1.7 a gasolio. Quest’ultimo è capace di 141 CV e, più che per le prestazioni assolute (comunque di buon livello, nonostante la massa della vettura superi abbondantemente i 1500 kg), convince per la sua regolarità di funzionamento, per la silenziosità e per i consumi contenuti in tutte le condizioni di guida.
Lunga 486 cm, la Kia Optima Sportswagon richiede un po’ di attenzione in città ma si rifà alla grande su strade aperte e, soprattutto, in autostrada: silenziosa e provvista di sospensioni confortevoli, assicura viaggi in totale relax anche in presenza degli sportiveggianti cerchi di 18” con gommatura ribassata (di serie). La guida è piacevole fra le curve, anche se al crescere della velocità l’assetto rivela la sua predisposizione “turistica” e il feeling con lo sterzo non è il massimo; in ogni caso, tenuta di strada e frenata non deludono. Ancora in tema di sicurezza, non mancano ausili alla guida di ultima generazione, elementi che hanno contribuito all’ottenimento delle cinque stelle nei crash test Euro NCAP (realizzati nel 2015 con la versione berlina): il mantenimento di corsia e la telecamera che rileva la segnaletica stradale sono di serie. Occorre, invece, acquistare il pacchetto Premium per aggiungere la frenata automatica di emergenza, il cruise control adattativo e il monitoraggio dell’angolo cieco degli specchi retrovisori, oltre alla telecamera perimetrale (utilissima nelle manovre, considerate pure le piccole dimensioni del lunotto).
Plancia e comandi
In un ambiente dallo stile sobrio ed elegante, a bordo della Kia Optima Sportswagon si notano alcuni spunti sportivi, quali la corona del volante schiacciata inferiormente e la consolle leggermente rivolta verso il guidatore. Bene in vista al centro della plancia il touch screen di 8” (funzionale, ma un po’ datato nella grafica) del sistema multimediale con l’hi-fi a 9 altoparlanti, dotato di navigatore (con aggiornamento gratuito delle mappe per sette anni) e in grado di dialogare con gli smartphone forniti di sistemi operativi Apple e Android (per quelli predisposti, non manca la piastra per la ricarica a induzione). Un secondo schermo a colori (4,3”) è integrato nel ben leggibile cruscotto con montatura a binocolo, e serve il computer di bordo. Complessivamente soddisfacenti le finiture, parecchi ma di facile individuazione i comandi, inclusi quelli secondari disposti nel tunnel.
Abitabilità
Correttamente sagomate, le ampie poltrone in pelle della Kia Optima Sportswagon si rivelano comode; quella di guida è regolabile elettricamente anche nel supporto lombare, mentre entrambe sono riscaldabili e, acquistando il pacchetto Premium, ventilate. Bene anche il divano: largo e non rialzato al centro, può accogliere senza difficoltà tre persone, le quali dispongono di adeguato spazio per le gambe e pure di bocchette di climatizzazione dedicate. Parecchi e ben fatti i portaoggetti, alcuni dei quali (come quelli nel tunnel) dotati di coperchio scorrevole; peccato, però, che il capace cassetto di fronte al passeggero non sia né rivestito né refrigerato, e la sua apertura non sia smorzata a sufficienza.
Bagagliaio
Per quanto non da record, né eccezionale in termini di altezza utile al tendalino (44 cm), il vano della Kia Optima Sportswagon è ampio e ben sfruttabile: con il divano in uso misura 552 litri e raggiunge i 1686 quando viene reclinato lo schienale (che è in tre parti, con quella centrale più stretta che funge da botola portasci); in ogni condizione il fondo risulta privo di gradini, con soglia di carico a filo. Pratico il portellone che si solleva elettricamente, come pure i vani laterali (con quello di destra chiuso da una rete), le guide metalliche con fermacarico riposizionabili e i vani ai quali si accede sollevando il pavimento (uno di essi è destinato ad accogliere il tendalino quando viene rimosso).
In città
Con una carrozzeria prossima ai cinque metri di lunghezza e un passo di 281 non si può pretendere un’agilità da citycar; inoltre, la visibilità posteriore costringe - in manovra - ad affidarsi a sensori e telecamera. Ma per il resto la Kia Optima Sportswagon è tutt’altro che ostica da guidare: lo sterzo è leggero a bassa velocità, e il dolce cambio automatico (non prontissimo in partenza) contribuisce alla piacevolezza della risposta del motore, corposa sin dai regimi inferiori. Più che ragionevoli i 15,4 km/l di consumo rilevato.
Fuori città
Il 1.7 diesel offre il brio che serve per muoversi in scioltezza e chiede poco gasolio (18,9 km/l rilevati. La taratura delle sospensioni della Kia Optima Sportswagon costituisce un valido compromesso fra le esigenze del comfort, davvero elevato, e della piacevolezza di guida: solo se si alza il ritmo emerge una certa inerzia nei cambi di direzione, e lo sterzo si rivela poco diretto; buona la tenuta di strada, e progressive le reazioni al limite (grazie pure all’efficacia dell’Esp).
In autostrada
Nei viaggi la Kia Optima Sportswagon è un vero “incrociatore”, stabile nei curvoni e in grado di trasmettere grande sicurezza; solo lo sterzo è perfettibile, perché non abbastanza solido neppure in modalità Sport. Ineccepibile il comfort: si viaggia efficacemente isolati dalle asperità e i fruscii aerodinamici, così come il rumore della meccanica, non penetrano nell’abitacolo. La settima marcia “di riposo” (2250 giri a 130 km/h) aiuta a contenere pure la richiesta di carburante (abbiamo misurato 14,5 km/l).
Abitabilità
Lo spazio è abbondante e ben sfruttabile, con poltrone ampie davanti e agio per le gambe anche dietro. Inoltre, l’ambiente è luminoso grazie al tetto in vetro della GT.
Comfort
Elevato anche dopo molte ore di guida, grazie all’efficacia delle sospensioni e dell’isolamento acustico. Fluido il cambio automatico.
Garanzia
Nessuna concorrente è in grado di offrire di meglio: la copertura ha una durata di ben 7 anni o 150.000 km.
Dettagli
Le plastiche rigide impiegate nella parte bassa dell’abitacolo sono sottotono rispetto al resto, come pure il cassetto nella plancia.
Sterzo
Nei veloci cambi di direzione è poco comunicativo, e a velocità elevata tende a perdere precisione.
Visibilità posteriore
Il lunotto è piccolo: sensori di distanza e retrocamera aiutano in manovra, ma immettendosi nel traffico il problema resta.
Carburante | gasolio |
Cilindrata cm3 | 1685 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 104 (141)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 340/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 120 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 486/186/147 |
Passo cm | 281 |
Peso in ordine di marcia kg | 1560 |
Capacità bagagliaio litri | 552/1686 |
Pneumatici (di serie) | 235/45 R18 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 7a a 3600 giri | 207,9 km/h | 200 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 11,5 | 11,0 secondi | |
0-400 metri | 18,2 | 127,6 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 32,8 | 164,5 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN DRIVE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,8 | 165,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 28,2 | 166,9 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 3,5 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 7,9 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 15,4 km/litro | 19,2 km/litro | |
Fuori città | 18,9 km/litro | 23,8 km/litro | |
In autostrada | 14,5 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 16,7 km/litro | 21,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 36,8 metri | 35,5 | |
da 130 km/h | 63,4 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,1 metri | non dichiarata |