Ecco un’auto che mette insieme una certa vivacità nella guida con un comfort delle sospensioni e acustico di buon livello. Fa eccezione giusto qualche vibrazione del (poco assetato) 1.2 sia durante il funzionamento dello Stop&Start sia in piena di accelerazione. Si avverte che è un tre cilindri, ma resta buona la percezione generale. Comodissime le poltrone, e ben tarate le sospensioni, che filtrano bene le asperità, a dispetto delle grandi ruote di 18” (optional presente nell’auto del test). A bordo dell’Opel Astra 1.2 GS Line si viaggia rilassati anche in autostrada dove si può sfruttare la guida semiautonoma di Livello 2, optional non troppo caro (come pure i sensori per l’angolo cieco dei retrovisori). Migliorabili, invece, alcuni dettagli nell’abitacolo, quali il cruscotto dalla grafica non certo accattivante e le bocchette di aerazione nella plancia che non consentono di regolare separatamente la portata d’aria e la direzione del flusso.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Aiuti alla guida | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La sesta generazione della media tedesca ha forme personali, pur nascendo sulla stessa piattaforma (la EMP2) della Peugeot 308 e di altri modelli del gruppo Stellantis. In questa versione a benzina da 131 CV (c’è anche con 110 CV, oltre che ibrida plug-in o diesel) l’Opel Astra è vispa e non troppo assetata. Solo in accelerazione o all’avviamento il 1.2 a tre cilindri vibra un po’. La guida è piacevole pure fra le curve (nonostante lo sterzo non sia dei più diretti), e il comfort di buon livello. Oltre all’efficace lavoro delle sospensioni, si apprezza la soffice imbottitura delle poltrone (quella lato guida è certificata AGR, un ente tedesco specializzato in ergonomia). Valida pure l’insonorizzazione.
Il cambio manuale a sei marce della Opel Astra non affatica, ma per i più esigenti in fatto di comfort si può ordinare quello automatico a otto rapporti. Dei diversi allestimenti, già quello base offre una ricca dotazione di sicurezza: dalla frenata automatica d’emergenza al rilevatore di stanchezza, dal mantenimento in corsia al riconoscimento dei limiti di velocità che interagisce col cruise control. La sportiveggiante GS Line (che si riconosce dall’esterno per il logo nero al centro della mascherina e gli inserti nei paraurti nello stesso colore, come il tetto) è ancora più ricca: oltre all’accesso “senza chiave” aggiunge i sensori di parcheggio anteriori e posteriori e persino le telecamere a 360°.
Inoltre, come per tutti gli allestimenti (escluso quello base) ha di serie il radar di distanza che permette il funzionamento del cruise control adattativo e migliora la sensibilità del sistema anti-tamponamento e anti-investimento: una funzione importante. Tant’è che nei test Euro NCAP effettuati a maggio 2022, l’Opel Astra priva di tale radar (ma dotata solo di telecamera frontale) ha ottenuto quattro stelle, non avendo brillato negli aiuti alla guida con una valutazione del 66%, contro un requisito minimo del 70% per le cinque stelle.
Plancia e comandi
Salendo a bordo dell’Opel Astra, l’occhio va subito alla plancia, orientata verso il guidatore: bello soprattutto l’effetto dei due schermi (per il cruscotto e l’impianto multimediale) uniti in un’unica fascia ricurva e senza palpebra. Meno accattivanti, ma pratici, i tasti in cima alla consolle: fanno da scorciatoia per alcuni menu dell’infotainment e gestiscono il riscaldamento di sedili e volante, oltre a varie funzioni del “clima” (non, però, la distribuzione dei flussi d’aria, che va impostata dallo schermo). Le finiture sono curate, tuttavia le bocchette di aerazione si chiudono orientandole di lato e non hanno la regolazione separata della portata. Migliorabile pure il cruscotto di 10”, che non ha una grafica accattivante. In compenso, può mostrare le mappe del navigatore, optional insieme all’head-up display. Ha una diagonale di 10” pure il sistema multimediale, che non brilla per fantasia e organizzazione dei menù. Ad ogni modo, lo schermo è rapido nel reagire al tocco. E grazie ad Android Auto e Apple CarPlay senza fili si possono usare le app di navigazione del telefono, e fare a meno di ordinare il Gps dell’auto. Accattivanti i dettagli sportivi della GS Line, quali il volante con la parte inferiore piatta e la pedaliera in alluminio.
Abitabilità
Lo spazio (soprattutto quello per le gambe) non manca nell’Opel Astra. Inoltre, le soffici poltrone in tessuto sono comode e hanno ampie regolazioni: lato guida c’è anche la seduta allungabile, e pure il sedile del passeggero ha il supporto lombare con la registrazione elettrica. Sul divano, grazie alla seduta bassa e inclinata, persino chi sfiora i 190 cm di altezza non tocca il soffitto. Tuttavia, volendo viaggiare in tre si sta un po’ stretti e al centro il sostegno è strettino e il bracciolo a scomparsa rende rigido lo schienale.
Bagagliaio
Lo spazio destinato alle valigie non è affatto male: 422 litri (1339 col divano reclinato). Il piano di carico si può fissare su due livelli e sfruttando tutta l’altezza, sotto il tendalino si possono sovrapporre due valigioni, e resta spazio di lato: ottimo. Inoltre, la soglia di carico non è troppo alta da terra (69 cm) e non manca una botola passante per gli sci e altri oggetti lunghi. Parlando di spazi per gli oggetti, si apprezzano i tanti vani nell’abitacolo dell’Opel Astra, numerosi anche se non tutti ampi. Incluso quello nella plancia, che però è ben rifinito (pur se non refrigerato dall’aria del “clima”).
In città
Il tre cilindri dell’Opel Astra 1.2 vibra un po’ nei riavviamenti dello Stop&Start e in piena accelerazione, ma non delude per vivacità. E neppure per i consumi: 14,1 km/litro stando ai nostri strumenti. Ok il comfort delle sospensioni (e dei sedili) su buche e pavé, mentre lo sterzo non è dei più leggeri. I sensori di distanza e le telecamere a 360° rimediano alla scarsa visuale posteriore.
Fuori città
Nelle curve lo sterzo non è molto diretto; in compenso, le sospensioni sono abbastanza “ferme” e la tenuta di strada è buona. Adeguata la spinta del 1.2, specie fra i 2000 e i 4000 giri, mentre il cambio ha innesti un po’ duri ma precisi. Ben modulabili i freni, promossi più per la resistenza che per il vigore. I consumi rilevati sono di 18,9 km/litro.
In autostrada
Si viaggia in relax, con la guida semiautonoma di Livello 2 che regola la velocità e tiene l’auto in corsia (anche se non perfettamente al centro): è attiva anche in curva, e in tal caso le correzioni dello sterzo sono un po’ a scatti. Bassa la rumorosità di pneumatici e motore (a 130 km/h in sesta marcia lavora a 2700 giri, e fa percorrere 16,1 km con un litro di benzina).
GUIDA
Questa vettura riesce a mettere insieme una certa vivacità con un comfort (acustico e delle sospensioni) di buon livello.
POLTRONE
Entrambe hanno il supporto lombare regolabile elettricamente, e quella del guidatore permette pure di allungare la seduta. Ok le imbottiture.
SICUREZZA
La dotazione è ricca fin dall’allestimento base. Con un piccolo extra si hanno la guida semiautonoma di Livello 2 e il monitoraggio dell’angolo cieco.
BOCCHETTE D’AERAZIONE
Quelle anteriori non consentono di regolare separatamente la portata d’aria dalla direzione del flusso.
CRUSCOTTO
Per quanto ben leggibile e ricco di informazioni (può pure mostrare le mappe del navigatore), non è dei più riusciti in quanto a grafica.
VIBRAZIONI DEL 1.2
Durante il funzionamento dello Stop&Start e in piena accelerazione si avverte chiaramente di avere sotto il cofano un tre cilindri.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1199 |
No cilindri e disposizione | 3 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 96 (131)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 230/1750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 123 |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 437/186/147 |
Passo cm | 268 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1266 |
Capacità bagagliaio litri | 422/1339 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R 17 |
Serbatoio litri | 52 |
Auto in prova equipaggiata con gomme Michelin Primacy 4 225/40 R 18.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 5700 giri | 211,4 km/h | 210 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,1 | 9,7 secondi | |
0-400 metri | 17,2 | 134,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,1 | 172,5 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 34,6 | 162,3 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,3 | 148,8 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h in 5a | 8,6 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h in 6a | 13,8 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 14,1 km/litro | non dichiarato | |
Fuori città | 18,9 km/litro | non dichiarato | |
In autostrada | 16,1 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 16,6 km/litro | 18,5 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,0 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,8 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 132 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,7 metri | non dichiarato |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Opel Astra usate 2019 | 8.900 | 12.180 | 23 annunci |
Opel Astra usate 2020 | 6.900 | 12.330 | 11 annunci |
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Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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