Assetto sportivo, sterzo preciso e freni potenti ben si sposano con i 156 CV del 1.6 turbo. Le sospensioni però sono secche sullo sconnesso, e i posti “veri” soltanto due: dietro due adulti non hanno spazio a sufficienza. Invitante il prezzo, moderati i consumi.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Non passa inosservata la RCZ: è aggressiva e non lesina in fatto di soluzioni originali, fra le quali spicca il lunotto conformato a doppia onda. Si tratta di una coupé da godere in coppia, perché se le poltrone anteriori sono comode, la panchetta posteriore è adatta al massimo a due bambini. Le soddisfazioni arrivano quando si guida lungo un percorso ricco di curve: la precisione dello sterzo e la frenata sono da vera sportiva, e la tenuta di strada risulta sicura in ogni condizione. Al divertimento contribuisce il vivace 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina, capace di 156 CV e anche parco nei consumi. Nella gamma RCZ la 1.6 THP è la più accessibile, ed è proposta in un’unica versione che offre di serie anche i sensori di parcheggio posteriori. Ampie le possibilità di personalizzazione.
Profilo basso, frontale aggressivo, fiancate ben sagomate e un tetto ad arco completato da un personalissimo lunotto dal profilo a doppia onda: la Peugeot 308 ha una linea riuscita, che piacerà a chi ama distinguersi e che non fa sospettare che è realizzata sulla piattaforma tecnica della berlina 308 (ma l’assetto è ribassato, le sospensioni sono più rigide e la larghezza delle carreggiate aumentata). A elevata velocità dal cofano del baule fuoriesce automaticamente uno spoiler che varia la sua inclinazione a seconda dell’andatura.
Grazie alle dimensioni non particolarmente contenute (la coupé francese è lunga 429 cm) offre “due posti più due”, ma sono realmente comodi solo quelli davanti: sulla spartana panchetta posteriore due adulti, con pochissimo spazio per le gambe e sopra la testa, possono sopportare soltanto brevi tragitti. Sullo sconnesso il comfort è condizionato dalle sospensioni rigide, ma d’altra parte si tratta di un’auto studiata per offrire il massimo piacere di guida: fra le curve si apprezzano la precisione dello sterzo, i freni potenti e la notevole tenuta di strada.
La Peugeot 308 1.6 THP, la versione “base”, è spinta da un motore a iniezione diretta di benzina da 156 CV e offerta con un unico allestimento che comprende una dotazione di tutto rispetto: fra l’altro, sono di serie gli utili (data la scarsa visibilità posteriore) sensori di parcheggio, il dispositivo di assistenza nelle partenze in salita, il “clima” automatico bizona e il cofano anteriore attivo, studiato per ridurre il rischio di lesioni dei pedoni nel malaugurato caso di investimento.
Oltre che sicura e divertente da guidare, la Peugeot RCZ è una sportiva ben costruita, offerta a un prezzo ragionevole e bene equipaggiata. Ma chi non si accontenta può personalizzarla sbizzarrendosi con pinze dei freni nere, decorazioni per la carrozzeria, rivestimento del tetto in fibra di carbonio e cerchi di diversa foggia e colore, sia di 18” (la misura standard) sia di 19”. E al posto della radio con cd di serie si può avere un impianto da 240 W con sei altoparlanti.
La plancia – rivestita in plastica morbida – trasmette una buona impressione di qualità e non manca di dettagli eleganti, come per esempio l’orologio analogico sulla sommità della consolle. Hanno, invece, un aspetto corsaiolo le poltrone anteriori: provviste di poggiatesta integrato e sagomate per trattenere il corpo nella guida brillante, risultano anche confortevoli. Diversamente i posti dietro, sono stretti e scomodi: adatti al massimo a due bambini, per gli adulti vanno considerati una soluzione di fortuna. La forma della coda condiziona l’apertura del portellone, larga e schiacciata: per caricare oggetti voluminosi si fa fatica. Tuttavia, se si è “abili con gli incastri”, si riesce a stivare l’occorrente per una vacanza in coppia.
Plancia e comandi
Il design della plancia – rivestita in plastica morbida come il bracciolo fra i sedili anteriori e la parte superiore dei panelli delle porte, e accuratamente assemblata – miscela eleganza e sportività. Sul tunnel, a fianco alla sproporzionata e sporgente leva del freno a mano, c’è il pulsante per sollevare lo spoiler posteriore (che, altrimenti, fuoriesce automaticamente a 85 km/h, accentua la sua inclinazione a 155 km/h, torna in posizione standard quando si scende a 145 km/h e si “richiude” sotto i 55 orari). Delude un po’ la mancanza di caratterizzazione sportiva della strumentazione: il cruscotto è quello – completo e ben leggibile – della 308; decisamente più corsaiola la pedaliera in alluminio, affiancata da un ampio supporto dove appoggiare il piede sinistro.
Abitabilità
Davanti lo spazio non manca: ci si accomoda su sedili sportivi (hanno il poggiatesta integrato) spiccatamente sagomati per trattenere il corpo nelle curve, ma non per questo poco confortevoli; acquistando il “Pack pelle” si ottengono anche le regolazioni elettriche. Dietro, invece, c’è una panchetta poco imbottita con lo schienale quasi verticale: va bene per una coppia di bimbi, ma due adulti viaggiano scomodi, anche perché lo spazio per le gambe e sopra la testa scarseggia. Ben fatto il cassetto portaoggetti, refrigerato dall’aria del “clima” e provvisto di ripostigli per occhiali, penna e monete ricavati nella parte interna dello sportello (che, però, è privo di serratura).
Bagagliaio
Non è una vettura che si acquista per stivare grandi carichi, e comunque la capacità del vano è allineata a quella della altre coupé. Tuttavia, si devono fare i conti con la limitata altezza dell’apertura (solo 58 cm), che rende laborioso il carico di oggetti voluminosi, e con il gradino di 22 cm fra soglia e pavimento. Ma il profilo interno del vano è regolare e, con un po’ d’attenzione, si riesce a caricare ciò che serve per una vacanza in coppia. Utile, ma non risolutiva (dato che il tetto e il lunotto sono bassi), la possibilità di abbattere lo schienale del divano (realizzato in un sol pezzo): in fatto di capacità massima le rivali fanno di meglio.
L’omogenea spinta del motore e la dolcezza dei comandi rendono la RCZ poco stressante nel traffico, ma le sospensioni sportive “puniscono” la schiena quando si transita lungo le sconnesse vie dei centri storici. Difficoltose le manovre in retromarcia: dal lunotto si vede pochissimo e ci si deve affidare ai sensori. Fuori città le cose vanno decisamente meglio, perché grazie al motore pronto e vivace, allo sterzo preciso e all’assetto piatto, il divertimento è assicurato. La coupé francese, a patto di essere in due, permette anche di viaggiare abbastanza comodamente in autostrada dove, oltre che veloce e silenziosa, si rivela anche parca nei consumi.
In città
Per affrontare il pavè o i fondi sconnessi si deve essere dotati di un buono spirito di sopportazione: a causa delle sospensioni rigide e delle gomme ultra ribassate, gli scossoni sulla Peugeot 308 non mancano. Ma, in compenso, nella marcia a singhiozzo non ci si stressa troppo, perché la frizione è dolce da azionare e il motore sempre disponibile e dolce nell’erogazione. Sebbene si stia seduti molto in basso la visuale anteriore non è male; dietro, invece, è davvero scarsa, e le manovre in retromarcia risultano impegnative nonostante la presenza dei sensori di serie.
Fuori città
La notevole tenuta di strada e la precisione dello sterzo rendono la Peugeot 308 una vera divoratrice di curve: i percorsi tortuosi sono il suo terreno ideale e il divertimento non manca. L’assetto “piatto”, determinato dalle sospensioni rigide, rende quasi inesistente il rollio, i cambi di direzione risultano rapidissimi e le reazioni al limite progressive e prevedibili, con l’Esp pronto a intervenire (ma mai in misura invadente) quando si esagera. Anche senza offrire prestazioni da brivido, il motore assicura vivacità sin dai regimi inferiori e si sfrutta bene grazie all’efficiente e rapido cambio a sei marce. Bassi i consumi: nei percorsi extraurbani con un litro di “verde” si coprono oltre 16 km.
In autostrada
È una sportiva che si presta ai lunghi viaggi, a patto, però, di essere in due: lo spazio a disposizione sulla panchetta posteriore va bene solo per brevissimi tragitti (a meno che gli occupanti siano due bambini). Il comfort è relativamente elevato, perché ai 130 orari il motore non alza la voce e neppure si è disturbati dal rumore delle gomme o dai fruscii aerodinamici. Oltre a garantire una buona souplesse di marcia, il 1.6 turbo conferma la sua scarsa sete (13 km/l). Stabilità e precisione restano elevate anche quando si chiama in causa il potente impianto frenante o nelle manovre di emergenza.
Incollata alla strada e dotata di ottimi freni, permette di contare anche su un Esp efficace e per nulla invadente. È provvista di cofano attivo, che riduce le lesioni ai pedoni in caso di malaugurato investimento; strano, però, che manchino gli airbag per la testa. I crash test dell’EuroNcap non sono ancora stati effettuati; a puro titolo indicativo si può fare riferimento agli ottimi risultati ottenuti dalla berlina 308, con cui la RCZ condivide la base tecnica.
La RCZ non è stata ancora sottoposta alle “attenzioni” dell’EuroNcap, ma il fatto che utilizza la medesima base tecnica della 308 (che ha superato i crash test con il punteggio massimo: cinque stelle) depone favorevolmente in merito alla sicurezza passiva. Sorprende, però, che non siano previsti gli airbag per la testa (presenti, invece, nella 308). In ogni caso, si tratta di una vettura di concezione moderna, dotata, fra l’altro, di cofano attivo, che in caso di investimento si solleva di 5,5 cm per ridurre i danni alla testa del pedone. La dotazione di serie è piuttosto completa e, oltre agli immancabili controlli elettronici della trazione (con sistema antiarretramento che facilita le partenze in salita) e della stabilità, include il cruise control e i fendinebbia. A pagamento è possibile aggiungere i fari allo xeno, proposti in pacchetto con il sensore di pressione delle gomme.
Di sportivo non ha soltanto l’estetica, ma anche il carattere del motore – vivace e fluido – e le sospensioni, rigide sulle buche ma perfette fra le curve. Malgrado la visibilità posteriore quasi nulla, si difende anche in città, mentre in autostrada è più comoda del previsto. Tuttavia, non è la coupé giusta per chi ha famiglia: dietro si sta stretti. È una proposta originale e ben costruita, che vale i soldi che costa e che – almeno con questo motore – riesce a sorprendere anche con i consumi contenuti.
Con la sua linea grintosa e originale soddisfa anche l’occhio, ma ciò non toglie che la Peugeot RCZ sia una vettura “sostanziosa”, che anche in questa versione d’accesso alla gamma mantiene ciò che promette: è una vera sportiva, dotata dell’assetto giusto per dispensare piacere di guida nei percorsi ricchi di curve, e di un motore che, pur senza essere un mostro di potenza, risulta vivace e generoso sin dai regimi più bassi. Se si considera che consuma anche poco, è difficile farsi tentare dalla più “cattiva” (e costosa) versione da 200 CV. Moderna e sicura, oltre alla raffinatezza tecnica vanta una gratificante qualità costruttiva e una dotazione di serie completa, che “scivola” solo sull’assenza degli airbag a tendina: dunque, il prezzo è equilibrato, e non lievita eccessivamente neppure se ci si lascia sedurre dalle numerose possibilità di personalizzazione, che consentono di renderla “quasi unica”. È adatta a coloro che vogliono emozioni di guida senza troppo rinunciare a una discreta aliquota di versatilità, che in questo caso – a patto di non pretendere di viaggiare in quattro – è garantita.
Frenata
Oltre a essere facilmente modulabile, l’impianto convince per la potenza (gli spazi d’arresto sono contenuti) e per la resistenza alla fatica. L’ABS è correttamente tarato: si rivela poco invadente ed è efficace anche nella guida sportiva.
Guida
I percorsi molto tortuosi rappresentano il terreno d’elezione della RCZ: le sospensioni, lo sterzo e il cambio sono adatti alla guida “al limite” e fra le curve il divertimento non manca. La sincerità delle reazioni aiuta a tenere la vettura sotto controllo nelle manovre d’emergenza.
Linea
Il frontale grintoso e le muscolose fiancate con i passaruota ben sottolineati sono da vera sportiva. Il tetto arcuato e il lunotto con il profilo a doppia onda aggiungono originalità a una vista posteriore contraddistinta dalla coda lunga e filante.
Motore
Non dà prestazioni da brivido, ma il 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina risponde all’acceleratore con prontezza ed eroga con fluidità la sua potenza: è piacevole da utilizzare e, in più, consuma poco.
Freno a mano
La leva del freno a mano ha dimensioni eccessive e rimane parecchio sollevata rispetto al tunnel centrale: è un elemento stonato all’interno di un abitacolo altrimenti ben congegnato e curato nei dettagli.
Posti dietro
Si fa presto a dire 2+2: in realtà i posti ricavati sulla panchetta posteriore hanno la seduta male imbottita e lo schienale praticamente verticale. Inoltre, c’è poco spazio per le gambe e il soffitto è basso: due adulti viaggiano scomodi.
Sospensioni
Tarate per garantire la massima agilità fra le curve, rispondono in modo troppo secco sulle sconnessioni. D’altra parte si tratta di una vettura dichiaratamente sportiva e qualche sobbalzo è perdonabile.
Visibilità
I montanti anteriori interferiscono con la visuale, e il problema è particolarmente fastidioso nelle svolte a sinistra. Nelle manovre in retromarcia ci si deve affidare ai sensori (di serie), dal momento che la visibilità posteriore è davvero critica.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 5700 giri | 220,7 km/h | 217 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,1 | 8,0 secondi | |
0-400 metri | 15,9 | 143,0 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,8 | 183,1 km/h | 29,2 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 34,9 | 164,1 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 32,9 | 154,7 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 12,7 | 12,4 | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,4 km/litro | 10,8 km/litro | |
Fuori città | 16,1 km/litro | 19,2 km/litro | |
In autostrada | 13,0 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 4,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,2 km/litro | 14,9 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 36,3 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 61,8 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | 9,9 |
Cilindrata cm3 | 1.598 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 115 (156)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 240/1400-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 155 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 429/185/136 |
Passo cm | 261 |
Peso in ordine di marcia kg | 1200 |
Capacità bagagliaio litri | 321/693 |
Pneumatici (di serie) | 235/45 R 18 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 5700 giri | 220,7 km/h | 217 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,1 | 8,0 secondi | |
0-400 metri | 15,9 | 143,0 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,8 | 183,1 km/h | 29,2 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 34,9 | 164,1 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 32,9 | 154,7 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 12,7 | 12,4 | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,4 km/litro | 10,8 km/litro | |
Fuori città | 16,1 km/litro | 19,2 km/litro | |
In autostrada | 13,0 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 4,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 13,2 km/litro | 14,9 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 36,3 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 61,8 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | 9,9 |
Cilindrata cm3 | 1.598 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 115 (156)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 240/1400-4500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 155 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 429/185/136 |
Passo cm | 261 |
Peso in ordine di marcia kg | 1200 |
Capacità bagagliaio litri | 321/693 |
Pneumatici (di serie) | 235/45 R 18 |