Per il rifornimento "privato”, di solito si può avere la ricarica lenta (anche oltre 20 ore per un "pieno" di corrente), ma, disponendo di corrente industriale trifase, si può velocizzare la ricarica usando potenze superiori. Serve un box oppure, quanto meno, uno spazio all’aperto dove lasciare la vettura sotto carica. Le opzioni disponibili sono:
1) Installare una home station (o wall box) specifica per il “rifornimento” dell’auto, con contatore interno separato da quello domestico .
VANTAGGI
- Minori spese energetiche (di casa e per l’auto) grazie alla separazione delle due bollette (in Italia il prezzo del kWh cresce in proporzione al consumo, quindi, se unite si spende di più), alla possibilità di accedere alle tariffe agevolate per la ricarica di auto elettriche e ai minori costi fissi;
- Possibilità di programmare la ricarica quando l’energia costa meno;
- Maggiore controllo delle spesa di rifornimento;
- Ridotto rischio di compromettere impianto elettrico domestico;
- Sicurezza elevata per la procedura di ricarica.
SVANTAGGI
- Costo elevato (almeno 1.200 euro) per wall-box, allaccio nuovo contatore e installazione. In realtà, le società energetiche offrono le home station con prezzi e pagamenti agevolati (vedi “Le tariffe”) oppure anche a noleggio.
2) Installare una home station (o wall box) specifica per il “rifornimento” dell’auto e collegata all’impianto domestico
VANTAGGI
- Minori costi iniziali (circa 500-600 euro);
- Possibilità di programmare la ricarica quando l’energia costa meno;
- Sicurezza elevata per la procedura di ricarica.
SVANTAGGI
- Esigenza di avere un contratto per la fornitura energetica da 4,5 o 6 kW anziché quello standard da 3 kW;
- Maggiori spese energetiche.
3) Effettuare la ricarica direttamente dalla normale presa da 230 Volt (di solito con spina Schuko). C’è da dire che alcune auto (come la Renault Zoe) non consentono questo tipo di ricarica.
VANTAGGI
- Nessuna spesa iniziale (ma è consigliabile investire poche decine di euro per acquistare almeno un timer che consenta di programmare le ore di ricarica).
SVANTAGGI
- Alta probabilità di fare “saltare” la corrente;
- Elevato rischio di surriscaldare, e quindi compromettere l’impianto elettrico domestico (minore pericolo solo per gli impianti in regola con le norme più recenti);
- Sicurezza per la procedura di ricarica medio-bassa;
- Probabilità di avere tempi di ricarica più lunghi (il “rifornimento” potrebbe avvenire a 2 kW anziché a 3 kW).