I cerchi in lega leggera sono uno dei componenti più seguiti dagli appassionati, dato che i modelli sul mercato hanno raggiunto qualità estetiche e funzionali di alto livello. Un buon cerchio in lega può migliorare l’estetica dell’automobile e incrementarne anche le doti stradali, anche se esistono alcune controindicazioni.
La funzione dei cerchi in lega è la stessa di quella dei cerchi normali: essi ospitano gli pneumatici e fissano la ruota (che è l’insieme cerchione e pneumatico) al mozzo. In questo modo la ruota è libera di girare e trasmettere all’asfalto sia la potenza del motore - che arriva al mozzo tramite i semiassi - sia la forza frenante. Anche l’azione dello sterzo, che implica la rotazione del mozzo delle ruote anteriori (lo sterzo attivo posteriore è ancora una rarità), si trasmette agli pneumatici grazie ai cerchi. La normativa europea definisce il cerchio come un elemento rotante di sostegno del carico posto tra il pneumatico e l’asse della vettura.
Se le funzioni sono le stesse, la costruzione e i materiali dei cerchi in lega sono totalmente diversi da quelli in lamiera. Questi ultimi sono ottenuti stampando un disco in acciaio e unendolo al canale, ottenuto per rollatura a freddo. I cerchi in lega sono ottenuti da leghe leggere, tipicamente fatte di alluminio e silicio o anche magnesio per applicazioni speciali. La loro produzione avviene nella maggior parte dei casi con fusione a gravità (la lega di alluminio fusa viene colata negli stampi) o per fusione a bassa pressione, che vede la lega fusa iniettata negli stampi con una pressione di circa 1,2/1,5 Bar e permette di minimizzare eventuali difetti di fusione. Decisamente più costosa, anche se in grado di garantire prestazioni superiori come resistenza e leggerezza, è la forgiatura, usata per cerchi destinati alle auto (e moto) sportive. Una tecnica intermedia è la produzione di un cerchio pressofuso con un canale di larghezza ridotta che viene poi portato a misura riscaldandolo, facendolo ruotare e allargandolo con rulli, ottenendo così un cerchio in lega molto leggero ma resistente. Esistono anche cerchi in lega leggera scomponibili, nei quali il canale e il disco sono uniti con viti, ma si usano praticamente solo nello sport.
Le misure dei cerchi in lega, così come quelle dei cerchi in acciaio, sono codificate da un’organizzazione europea che si chiama ETRTO a cui tutti i produttori di cerchi e gomme si adeguano. Un cerchio 8.0 J x 18” H2 ha il canale largo 8 pollici e di conformazione J. Il diametro di calettamento della gomma è di 18 pollici mentre H2 indica il tipo di Hump, ossia la conformazione del risalto interno che evita che la spalla dello pneumatico possa ‘collassare’ all’interno del canale. Importante è anche l’offset (ET nel disegno qui sopra) che indica la distanza (in millimetri) fra il piano di appoggio al mozzo e il piano che passa dal centro del canale: se positivo l’attacco al mozzo sarà più esterno (rispetto al corpo vettura) rispetto alla mezzeria del canale. Il termine PCD indica infine il numero dei fori di fissaggio e l’interasse fra gli stessi, ossia il diametro del cerchio che taglia il centro dei fori stessi.
I cerchi in lega hanno diversi vantaggi rispetto a quelli in acciaio, a partire da quello estetico: esistono cerchi in lega veramente belli e con disegni irrealizzabili usando l’acciaio. Ricordiamo che le versione speciali della Renault Supercinque Coup de Coeur e Roxane, presentate nel 1990, avevano cerchi in acciaio che cercavano di imitare l’aspetto di quelli in lega proprio per avere un’estetica migliore. Oltre all’estetica i cerchi in lega hanno il vantaggio di essere più leggeri e questo diminuisce le ‘masse non sospese’, ossia quelle che si muovono quando le sospensioni oscillano: disco/tamburo del freno, cerchio, pneumatico e - parzialmente, dato che da un lato sono vincolati alla carrozzeria - i bracci delle sospensioni ed eventuali semiassi e giunti. Questo migliora la tenuta di strada e la prontezza dello sterzo oltre a diminuire l’inerzia delle ruote, cosa che migliora il consumo e la frenata. Il design “leggero” facilita il passaggio dell’aria e quindi la ventilazione dei freni, che possono lavorare a temperature più basse. I cerchi in lega non sono inoltre soggetti a ruggine ma sono più costosi di quelli in acciaio. Altri punti deboli dei cerchi in lega citiamo una certa fragilità: i cerchi in lega soffrono gli urti violenti più di quelli in acciaio - possono deformarsi, creparsi o rompersi - e anche i graffi profondi sono riparabili più difficilmente. È per questo che i cerchi in acciaio, più economici ma soggetti a corrosione e più pesanti, si usano molto nelle applicazioni per le quali la resistenza (o la ricerca dell’economicità) è al primo posto.
I cerchi in lega, con la loro estetica coinvolgente, possono cambiare l’aspetto di un’automobile ed è per questo che sono una delle modifiche più praticate dagli appassionati. L’offerta di questi particolari è ampia, sia nei cataloghi della Case sia come ricambio aftermarket: come sceglierli bene? Il primo consiglio è rivolgersi a marchi noti: si tratta di aziende, fra le quali quelle italiane hanno un posto di rilievo, con una lunga esperienza nel trattare metalli ‘complicati’ come le leghe leggere. Nei loro siti sarà facile cercare e trovare i modelli compatibili per la nostra automobile (i cerchi in lega sono disponibili anche per i van e i commerciali leggeri) con la sicurezza che i cerchi in lega proposti sono adatti al nostro modello. Per maggior sicurezza si possono confrontare le misure degli pneumatici ammissibili, riportate sulla carta di circolazione, con quelle indicate sulla carta di circolazione. Nel caso si desideri montare cerchi in lega diversi da quelli suggeriti dai produttori è meglio affidarsi a uno specialista perché quantità come l’offset e il PCD sono critici per la compatibilità cerchio-automobile.