Jenson Button (che nel 2016 è destinato a superare quota 300 Gran Premi disputati in carriera) ha (almeno) due qualità: in più di quindici anni di carriera, non è mai uscito con le ossa rotte dal confronto con il proprio compagno di squadra, e – dopo avere superato alcuni difetti di gioventù – ha sempre saputo sfruttare ogni occasione gli sia capitata a tiro. Così è stato nel 2009, quando ha saputo sfruttare la superiorità della Brawn GP nella prima parte di stagione e conquistare vari piazzamenti nella seconda, portando a casa un iride impronosticabile alla vigilia; così è avvenuto in seguito, quando è riuscito a portare a casa gare “impossibili”, quale il Gran Premio del Canada nel 2011 dopo 27 sorpassi complessivi. Dalla sua, Button ha la forza di non dovere più dimostrare nulla: dopo avere deciso di continuare per un altro anno, è chiamato a far crescere la McLaren assieme ad Alonso. Rispetto al quale, nel 2016, è stato complessivamente più competitivo, stando almeno alle classifiche iridate.