Realizzato da Hermann Tilke, l'autodromo è ubicato sull'isola chiamata Yas, circondato da un ambiente che definire lussuoso è poco (con tanto di albergo a cinque stelle, lo Yas Viceroy, che si affaccia a cavallo delle curve 18 e 19): Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, dista poco più di mezz'ora. Con 800 milioni di euro abbondanti (nel 2009), si tratta dell'autodromo di Formula 1 più costoso mai costruito; l'impianto è di proprietà del governo locale. A dispetto delle premesse, tuttavia, lo Yas Marina Circuit non è né molto frequentato (poco più di 40.000 i posti disponibili sulle tribune, ma ci può stare visto il bacino d'utenza e la portata televisiva della Formula 1) né amatissimo dai piloti (la media sul giro non è elevata, sotto i 200 km/h, a dispetto di un rettilineo da 1,2 km). Particolare è la visibilità, visto che si parte con la luce e si conclude quando il sole è tramontato. Le possibilità di sorpasso si concentrano nella chicane definita dalle curve 8 e 9 (con possibilità di controsorpasso in uscita incrociando le traiettorie) e al termine della curva 11, dove ritardare la frenata eccessivamente significa tuttavia finire lunghi. Nel 2014, in quanto tappa finale del campionato, ha messo in palio punteggio doppio ai classificati; la regola è andata in naftalina nel 2015, con Nico Rosberg primo davanti a Lewis Hamilton e a Kimi Raikkonen. Alla Mercedes, l'ultimo Gran Premio dell'anno ha portato vari record: 18 pole position in una stagione (eguagliato), 12 doppiette (nuovo) e 32 podi (anch'esso nuovo record). Positiva la gara di Perez (Force India), quinto, mentre Grosjean ha disputato l'ultima gara con la Lotus concludendo al nono posto.