Realizzato da Hermann Tilke, l'autodromo è ubicato sull'isola chiamata Yas, circondato da un ambiente che definire lussuoso è poco (con tanto di albergo a cinque stelle, lo Yas Viceroy, che si affaccia a cavallo delle curve 18 e 19): Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, dista poco più di mezz'ora. Con 800 milioni di euro abbondanti (nel 2009), si tratta dell'autodromo di Formula 1 più costoso mai costruito; l'impianto è di proprietà del governo locale. A dispetto delle premesse, tuttavia, lo Yas Marina Circuit non è né molto frequentato (poco più di 40.000 i posti disponibili sulle tribune, ma ci può stare visto il bacino d'utenza e la portata televisiva della Formula 1) né amatissimo dai piloti (la media sul giro non è elevata, sotto i 200 km/h, a dispetto di un rettilineo da 1,2 km). Particolare è la visibilità, visto che si parte con la luce e si conclude quando il sole è tramontato. Le possibilità di sorpasso si concentrano nella chicane definita dalle curve 8 e 9 (con possibilità di controsorpasso in uscita incrociando le traiettorie) e al termine della curva 11, dove ritardare la frenata eccessivamente significa tuttavia finire lunghi. Nel 2019 il GP che chiude la stagione ha visto l'ennesima vittoria di Hamilton, già ampiamente laureato campione del mondo per la sesta volta, che si è tolto anche la soddisfazione del giro più veloce in gara. Podio completato dal terzo incomodo Verstappen e da Leclerc, con l'altra Mercedes di Bottas e l'altra Ferrari di Vettel a completare le prime cinque posizioni.