A RUOTE ALTE - In arrivo nel 2026, la nuova Alfa Romeo Giulia sarà prodotta sulla piattaforma STLA Large proprio come la Stelvio (che a sua volta sarà lanciata nel corso del 2025). E per parola di Santo Ficili, nuovo ceo del marchio di Arese, avrà “un nuovo design e una nuova tipologia di carrozzeria” ha detto al sito francese L'Argus. È facile quindi pensare che la prossima generazione del modello non sarà più una berlina, ma adotterà un assetto più rialzato da crossover, andando incontro ai gusti del mercato per il segmento di riferimento. La Stelvio e la Giulia condivideranno non solo la stessa piattaforma (come del resto avviene anche per i modelli attuali), ma avranno anche un’architettura software identica, che debutterà sulla suv proprio nel 2025: le vetture saranno connesse, dotate di intelligenza artificiale e con un elevato grado di guida autonoma (si parla di livello 2+).
PIÙ GRANDI E NON SOLO ELETTRICHE - Se inizialmente i due modelli dovevano essere completamente elettrici, per l’Alfa Romeo è in atto un cambio di strategia, che intende portare il futuro pianificato del brand dall’essere completamente elettrico a una soluzione multi-energia (qui per saperne di più). Quindi accanto alle versioni solo elettriche, la casa italiana sta lavorando anche su versioni ibride per soddisfare le richieste dei vari mercati. La piattaforma STLA Large di Stellantis è adatta a veicoli lunghi tra 4.764 mm e 5.126 mm, con una larghezza compresa tra 1.897 e 2.030 mm e un passo tra 2.870 e 3.075 mm. Di conseguenza, sia la Stelvio che la Giulia (le attuali misurano rispettivamente 469 e 464 cm) saranno almeno una decina di centimetri più lunghe, in attesa si una nuova suv di fascia ancora superiore in arrivo nel 2027. La piattaforma può ospitare pacchi batterie da 85 a 118 kWh, per autonomie di circa 800 km, per alimentare uno o due motori elettrici con potenze da 204 a 448 CV. Parallelamente è in grado anche di trovare spazio a motori a combustione per soluzioni ibride.
ADDIO GIULIETTA - Nessuna speranza, almeno per il momento, per chi sognava un ritorno della Giulietta, uscita di produzione ormai da oltre quattro anni. In un mercato che va verso le auto a ruote alte, “oggi la Giulietta è la Tonale”, ha detto Ficili, sostenendo che manchi la richiesta per una berlina compatta. “I nostri clienti vogliono le suv e noi dobbiamo vendere auto”, ha chiosato il ceo.