BUILT TO ORDER - Come riporta il Corriere della Sera, il ceo dell’Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, nel corso di un incontro con i concessionari italiani, oltre a parlare dei nuovi modelli (qui per saperne di più) ha affrontato un altro importante aspetto legato alla produzione. Secondo i piani del dirigente, il nuovo modello produttivo sarà “built to order” per almeno l’80%: questo significa che la casa produrrà praticamente solo le auto che i clienti andranno a ordinare in concessionaria. Per confronto il valore all’inizio del 2021 era del 38%.
LIMITARE GLI STOCK - Questa nuova impostazione, come ha precisato Imparato, serve per evitare di produrre auto che poi finiscono negli autosaloni e devono essere vendute applicando degli sconti eccessivi. La sfida è di fare un controllo molto preciso della produzione, per limitare gli stock.
E L’OCCUPAZIONE? - Imparato ha poi precisato che questo nuovo modello organizzativo non avrà effetti sugli stabilimenti e sull’occupazione, ma bensì consentirà di calibrare la produzione e la logistica a seconda della destinazione geografica. Sarà così ad esempio possibile produrre prima auto destinate a Usa e in Giappone poiché sono paesi che hanno tempi di logistica più lunghi.
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