Aston Martin: 70 anni di Vantage

La prima vettura a fregiarsi del nome è la DB4 Vantage del 1961: rispetto alla DB4 adotta il motore 3.7 con un carburatore in più (3 contro 2), rivisitate teste dei 6 cilindri, maggiorate valvole e un rapporto più compressione più elevato. Tutte queste modifiche fanno lievitare la potenza da 243 a 269 CV. La DB4 Vantage si distingue anche visivamente dalla DB4, perché cambiano i fari anteriori: sono incastonati e definiti da un fregio cromato. Ne vengono prodotti 135 esemplari, uno dei quali viene utilizzato per le riprese del film “Agente 007 Missione Goldfinger”.

Nel 1965, all’uscita dell’Aston Martin DB5, è subito disponibile la versione Vantage: ha il motore 6 cilindri 4.0 potenziato a 330 CV (41 in più della DB5), grazie soprattutto alla presenza del terzo carburatore. Ne sono stati prodotti 887 esemplari, dei quali solo 68 avevano l’opzione Vantage, nonostante l’incremento di prezzo non fosse eccessivo: 158 sterline in più, per un totale di 4,439,15 sterline.

La DB6 è un’evoluzione della DB5 e come tale anche la versione Vantage, dotata del medesimo 4.0 da 325 CV.

Erede della DB6, l’Aston Martin DBS del 1967 ha una carrozzeria più spigolosa e moderna. Quasi identico il 6 cilindri 4.0, modificato negli alberi a camme per aumentarne le prestazioni. La sua versione evoluta, lanciata nel 1972, ha due fari anteriori (anziché 4) e prende il nome Aston Martin Vantage. Le DBS e Vantage, a differenza dei modelli che le hanno precedute, non sono disponibili in versione standard.

La DBS Vantage lascia il posto alla Aston Martin V8, che nel 1977 riceve la più esuberante versione V8 Vantage. Questa è una rivale delle Ferrari 512BB, Lamborghini Countach e Porsche 911 Turbo, dotata del motore V8 5.3 strettamente derivato da quello dell’ammiraglia Lagonda: a impreziosirlo sono gli alberi a camme di tipo sportivo, i carburatori maggiorati e il rapporto di compressione più elevato. La potenza raggiunge i 386 CV, 82 in più rispetto alla V8, ma cambiano anche le molle, gli ammortizzatori, le barre antirollio, la carreggiata posteriore (allargata) e la carrozzeria: sono inediti la mascherina e lo spoiler posteriore. 

La Vantage del 1993 è la versione più sportiva della Virage (erede della V8), dalla quale si distingue per le appendici maggiorate ed i fanali posteriori tondi anziché rettangolari. Il propulsore, sovralimentato con due compressori volumetrici, è un V8 5.3 da 558 CV ed è il più potente dell’epoca; nel 1998, viene potenziato a 608 CV per la versione speciale V600. 

Con la DB7 del 1994, un modello inedito per la casa inglese, i tratti spigolosi lasciano spazio a forme più armoniche e seducenti. Non manca la versione sportiva DB7 V12 Vantage, svelata nel 1999, che adotta un V12 aspirato 5.9 da 426 CV (la DB7 debuttò con il 6 cilindri 3.2 da 420 CV).

Nel 2005 la casa inglese lancia l’erede della Virage: è la V8 Vantage, basata sul pianale della più grande DB9, il cui motore è V8 4.3 da 385 CV. Nel corso dei suoi 13 anni di produzione, adotta anche il V12 5.9 da 600 CV.