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Presente e futuro dell’Aston Martin

Pubblicato 05 giugno 2023

Motori Honda in F1 (e Mercedes sulle auto di serie), la nuova DB12 e il rafforzamento del marchio in Italia. Ecco i temi della chiacchierata con Renato Bisignani, responsabile marketing e comunicazione della casa britannica

Presente e futuro dell’Aston Martin

NOVITÀ A RAFFICA - L’Aston Martin è cambiata molto negli ultimi anni: da quando il miliardario canadese Lawrence Stroll ne ha acquisito il 25% delle azioni diventandone il presidente esecutivo, la casa britannica ha cambiato pelle. Da sempre specializzata nella produzione di supercar esclusive e di grande eleganza, tre anni fa ha lanciato la sua prima suv, la DBX. Nel 2021, poi, è tornata in Formula 1 dopo sessant’anni di assenza e lo scorso anno ha trovato nuovi investitori come il colosso cinese Geely (terzo azionista) e il fondo sovrano dell’Arabia Saudita.

MANAGEMENT DAL BEL PAESE  - Un’azienda diventata sempre più italiana con l’arrivo, tra gli altri, di tre uomini provenienti dalla Ferrari: l’amministratore delegato è l’ex ceo Amedeo Felisa, Roberto Fedeli è il direttore dello sviluppo tecnologico (ruolo già ricoperto al Cavallino) mentre Renato Bisignani (nella foto qui sotto, in precedenza capo ufficio stampa della Scuderia di Maranello) è il responsabile marketing e comunicazione. Abbiamo avuto modo di parlare con quest’ultimo del presente e del futuro del marchio in occasione del concorso ippico internazionale di piazza di Siena a Roma (sponsorizzato proprio da Aston Martin). 

La partnership con il concorso di Piazza di Siena è il primo passo verso un rafforzamento della presenza del marchio Aston Martin in Italia. Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?
Sicuramente l’Italia è un paese dove vogliamo tornare a investire, a crescere. È un mercato per noi di grandi opportunità, dove c’è una clientela potenziale ed esistente. Un mercato che da sempre ha tantissimi appassionati di vetture sportive. Oggi abbiamo una presenza nel Nord Italia su Milano e Verona e nel breve periodo stiamo cercando di chiudere degli accordi con nuovi partner per servire il Centro e il Sud. Per offrire a un maggior numero di clienti la possibilità di avvicinarsi al nostro marchio.

Di recente c’è stato un altro accordo. Dal 2026 il team Aston Martin di F1 monterà motori della Honda e non più della Mercedes. Cambierà qualcosa nel rapporto con la casa tedesca legato alla fornitura di propulsori per i modelli di serie?
I rapporti con Mercedes sono eccellenti: è un partner strategico e tecnologico importante per il presente e per il futuro. L’accordo con Honda riguarda esclusivamente e in esclusiva il team di F1: è un contesto ben diverso. Per arrivare a vincere il campionato del mondo è necessario passare attraverso una fornitura unica.

Cosa dobbiamo aspettarci invece dall’endurance e da Le Mans?
Sono pochi i marchi che vantano il privilegio di essere nati prima sui campi da gara e noi siamo uno di quelli. La passione per le corse è nel Dna del nostro brand. Nel 2021 abbiamo scelto di ritornare in F1 e abbiamo vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2020 nella classe GTE Pro e lo scorso anno nella GTE Am. La Vantage è riconosciuta come una delle vetture di maggior successo nel mondo delle Gran Turismo. Il Mondiale endurance WEC, Le Mans e i nuovi regolamenti sulle hypercar hanno visto l’ingresso di tanti nuovi marchi, e anche noi stiamo sicuramente pensando a entrare. Possiamo sfruttare la base della Valkyrie: una vettura estrema concepita per la pista che siamo riusciti a omologare anche per l’uso su strada. Un progetto che nel futuro prossimo potrebbe diventare realtà…

Cosa rappresenta per voi la DB12? Vedremo anche la scoperta Volante?
Da quando è arrivato Lawrence Stroll, abbiamo avviato un grande processo a livello industriale, del brand e sulla gamma prodotti. La DB12, che vedremo anche nella versione Volante, rappresenta per noi oggi la visione di Stroll di quello che rappresenta il marchio Aston Martin: un brand che si posiziona come connubio perfetto tra ultralusso, che vuol dire qualità e ricercatezza dei materiali, e performance, che vuol dire tecnologia, innovazione e sportività. Il bilanciamento di questi due pilastri uniti dal design, che da sempre è riconosciuto come uno dei punti di forza dell’azienda: la bellezza delle linee, le proporzioni, l’eleganza delle vetture.



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Ritratto di Probabilmente
5 giugno 2023 - 12:50
2
Beh, continuo a sperare di rivedere il V12 biturbo di progettazione Aston Martin ancora montato su modelli di serie. L'estrema condivisione appiattisce il panorama automobilistico.
Ritratto di AZ
5 giugno 2023 - 21:38
Belle.
Ritratto di FollowMe
5 giugno 2023 - 21:57
Belle, bellissime per carità ma ha ancora senso comprare Aston Martin motorizzate Mercedes? Massimo rispetto per MB sia chiaro, ma a sto punto potendo comprerei più volentieri una MB AMG almeno meccanica e carrozzeria sono costruite da un "COSTRUTTORE" vero e non da un semplice assemblatore di scocche. Poi magari ho torto ma tant'é...
Ritratto di Miti
6 giugno 2023 - 01:38
1
Futuro in Italia? Mi sfugge qualcosa?