UNA LUNGA GESTAZIONE - Svelata per la prima volta al Salone di Ginevra del 2019, l’Aston Martin Valhalla è la sorella minore della Valkyrie, l’estrema hypercar pronto pista (ma omologata per la strada) disegnata dal progettista di Formula 1 Adrian Newey. Originariamente progettata con un V6 del tutto inedito, la Valhalla non si è concretizzata nei tempi sperati: il suo sviluppo ha subito diverse battute di arresto, ma la volontà degli uomini dell’Aston Martin di creare una seconda hypercar da affiancare alle loro granturismo più tradizionali non è andata persa e finalmente ci sono buone notizie. L’Aston Martin Valhalla sta per arrivare in carne ed ossa: la fase di progettazione è terminata e in attesa di vederla su strada entro l’inizio del 2025, quando andrà a sfidare le Ferrari SF90 Stradale e Lamborghini Revuelto, sue rivali dirette. In un evento organizzato da Aston Martin Milano, siamo saliti a bordo di un prototipo che mostra con precisione come sarà la vettura di serie.
CAMBIA TUTTO - Dell’auto che avevamo conosciuto all’ultima kermesse svizzera rimane solo lo spirito: l’Aston Martin Valhalla sarà sì una hypercar a motore centrale super prestazionale, realizzata completamente in fibra di carbonio, ma grazie a dimensioni un po’ più grandi dell’abitacolo e una meccanica del tutto inedita, sarà molto più vivibile e facilmente utilizzabile su strada. Anche il propulsore è cambiato completamente: al posto del V6, i tecnici dell’Aston Martin hanno deciso di rivolgersi nuovamente agli specialisti di Mercedes-AMG per “prendere in prestito” niente di meno che il V8 della AMG GT Black Series. Questo raffinato V8 con albero piatto, che sulla supercar della Mercedes eroga 730 CV, sulla Aston Martin Valhalla sarà ancora più prestante grazie a una completa revisione delle turbine e delle sue logiche di funzionamento per una potenza nell’ordine degli 800 CV.
POTENZA IBRIDA - Ma l’otto cilindri è solo una parte del cuore pulsante della nuova Aston Martin Valhalla che, come nel caso delle SF90 Stradale e Revuelto, si affiderà a tre motori elettrici per raggiungere circa 1.000 CV di potenza complessiva e spingere anche le ruote anteriori. Il primo si trova integrato nel nuovo cambio robotizzato doppia frizione a otto marce, gli altri due si trovano all’avantreno per comandare in maniera del tutto indipendente ruota anteriore destra e sinistra. I motori elettrici si occupano anche della retromarcia, sempre svolta nella sola modalità elettrica.
STILE E PRESTAZIONE - Il design davvero aggressivo ma allo stesso tempo molto elegante dell'Aston Martin Valhalla reinterpreta alcuni dei concetti visti sulla Valkyrie, “addolciti” per l’utilizzo stradale a cui questa hypercar è rivolta. E così l’efficienza aerodinamica si combinerà a un elevato livello di downforce (nell’ordine dei 600 kg) mentre la grande mascherina anteriore e le sinuose forme delle fiancate convogliano l’aria nel motore e nell’impianto di raffreddamento del sistema ibrido. Al posteriore, i terminali di scarico posti nella parte alta della carrozzeria, poco più indietro del motore lasciano spazio per un enorme diffusore, sempre realizzato in fibra di carbonio e un’alettone che sulla vettura di serie sarà attivo e potrà funzionare anche da freno aerodinamico nelle forti decelerazioni.
COME È FATTA DENTRO - L’abitacolo dell'Aston Martin Valhalla è essenziale: ci si siede davvero molto in basso e la posizione di guida è simile a quelle delle auto da corsa. Tuttavia grazie ai centimetri in più in altezza e in larghezza, c’è molto più “respiro” rispetto alla Valkyrie. I comandi sono ridotti all’osso con il tasto di avviamento posto sulla consolle centrale e due schermi, uno per il cruscotto digitale, uno per il sistema multimediale dal quale controllare tutte le funzioni della vettura. Naturalmente, come ci si aspetta da un’auto con un prezzo di listino vicino al milione di euro, le possibilità di personalizzazione di colori e materiali saranno pressoché infinite secondi i gusti dei fortunati proprietari. L’Aston Martin Valhalla non sarà in serie limitata, sebbene resterà comunque un’auto molto rara: la casa di Gaydon conta di produrre non più di 500 esemplari all’anno.