IL FUTURO È ORA - Il 2016 è l’anno in cui la
BMW festeggia il suo primo secolo di attività. La ricorrenza è piuttosto significativa, soprattutto per il modo in cui l’azienda ha scelto di viverla: non ricordando il passato o celebrando i trascorsi, ma affacciandosi al futuro e mostrando quali saranno le innovazioni presenti sui modelli a listino nei prossimi anni. Per questo motivo la BMW ha coniato il motto “I prossimi 100 anni” ed ha sviluppato un’automobile laboratorio, la
Vision Next 100 concept, disegnata per rivelare alcune tendenze che potrebbero esordire sui modelli ancora in embrione. Un esempio? Il quadro strumenti verrà sostituito da informazioni proiettate sul parabrezza. Il prototipo ha le fattezze di una berlina a quattro porte e ricalca la lunghezza della Serie 5 (490 cm), ma è più basso di 9 cm (a 137 cm) ed ha una carrozzeria dove le ruote sono posizionate agli estremi.
MATERIALI DI RECUPERO - La carrozzeria della BMW Vision Next 100 non fornisce grossi a livello estetico, ma prevede alcune soluzioni d’impatto: le portiere si aprono verso l’alto, non è previsto il montante centrale e la fanaleria si riduce al minimo indispensabile, così da non “sporcare” i pannelli esterni. Rimane però ben visibile la griglia anteriore a doppio rene. I tecnici della BMW hanno utilizzato fibra di carbonio per l’esterno, scegliendo anche in questo caso una soluzione inusuale: la fibra proviene da pannelli già utilizzati in precedenza. La BMW è sicura che in futuro verranno utilizzate minori quantità di pelle e legno, sostituiti da materiali riciclati e quindi meno impattanti sull’ambiente. L’aspetto esterno della BMW Vision Next 100 richiama quello di una berlina dall’impronta sportiveggiante.
AVVISI 3D - D’effetto è la soluzione introdotta nell’abitacolo della BMW Vision Next 100 e su parte della carrozzeria, denominata Alive Geometry, che fornisce segnali d’avviso tramite il movimento tridimensionale della superficie: 800 microtriangoli si muoveranno in tre dimensioni per segnalare ad esempio l’approssimarsi di un ciclista. La tecnologia farà inoltre da appendice alle ruote, carenandole, così da migliorare la resa aerodinamica: l’azienda dichiara un coefficiente Cx di 0,18, di molto inferiore alle più aerodinamiche vetture oggi in commercio. La BMW è consapevole in ogni caso dell’estrema difficoltà nel trasformare in realtà questa idea. L’Active Geometry potrebbe richiedere ad esempio una costruzione dei tipo 4D, dove la quarta dimensione è legata alla funzionalità. I monitor interni saranno di tipo organico (oled), flessibili, capaci cioè di variare aspetto.
GUIDA LEI O "CEDE" IL VOLANTE - Il prototipo BMW Vision Next 100 va considerato una concept pura, quindi non vengono forniti dettagli e particolari di natura tecnica. La casa vuole però soffermarsi sul concetto di guida. Le BMW del futuro potranno avere una doppia logica di funzionamento: la modalità Boost affida le operazioni al conducente e posiziona il volante, il sedile e la strumentazione in maniera da garantire una maggiore interazione fra uomo ed auto, mentre l’opzione Ease lascia che a guidare sia l’elettronica. In questo modo l’auto diventa più confortevole e l’abitacolo si trasforma in una sorta di salottino, dove il conducente potrà rilassarsi o lavorare. La griglia anteriore ed i gruppi ottici cambieranno colore in relazione alla modalità di guida selezionata. Le informazioni del quadro strumenti verranno proiettate direttamente sul parabrezza, mentre nell’abitacolo è presenta una sorta di assistente personale: si chiama Companion e recepisce e rielabora informazioni sul conducente e sul suo stile di guida.