QUADRO CONFUSO - Ormai si sa: in base alla legge di stabilità 2015, stop alle agevolazioni per le auto tra i 20 e i 30 anni d’età: anche le “storiche” (nella foto un'Alfa Romeo Spider del 1990) pagano il bollo per intero. In realtà, però, il bollo è una tassa regionale: ora, quindi, spetta alle regioni a decidere. E, a tutt’oggi, la situazione non è per nulla chiara: col risultato che i 3,5 milioni di italiani possessori di veicoli storici non sanno se e quanto pagare. Il tutto, mentre la scadenza del 31 gennaio si avvicina.
IL NOCCIOLO DEL PROBLEMA - Come riporta il Sole 24 Ore di oggi, la legge nazionale 342/2000 riservava l'agevolazione ai modelli d'interesse storico, affidando a due associazioni (l’Asi, l’Automotoclub storico italiano, e la Fmi, la Federazione motociclistica italiana) il compito di stilarne la lista. Alcune regioni hanno seguito l'interpretazione dell’Asi, secondo cui potevano essere agevolati solo i veicoli iscritti all'associazione; altre regioni no, emanando norme locali più favorevoli al contribuente. Ma la legge di stabilità ha abolito parte della legge 342/2000. E adesso, che cosa fare delle norme regionali? Restano applicabili quelle che non fanno riferimento alla norma nazionale abrogata? La confusione rischia di restare tale: magari fino a marzo 2015, quando potrebbe esserci una nuova legge nazionale.