QUESTIONE DI TEMPI - Uno degli indubbi vantaggi delle auto termiche rispetto a quelle elettriche è la possibilità di viaggiare per centinaia di chilometri con un semplice rifornimento di pochi minuti. Sappiamo invece che muovendosi con le elettriche bisogna scendere a compromessi, accettando lunghe soste alle colonnine per ricaricare la batteria. Le architetture rapide a 800 volt accelerano i tempi (qui per saperne di più) ma la BYD è pronta ad andare oltre con la piattaforma da 1.000 volt, che promette di fornire un’autonomia aggiuntiva di 300 km in soli 5 minuti di ricarica. La nuova tecnologia sarà presentata a metà marzo e consentirà una velocità di ricarica 5C, mentre la maggior parte dei veicoli elettrici attuali si ricarica con velocità tra 1C e 3C.
SERVE L’INFRASTRUTTURA - La casa cinese introdurrà inizialmente la nuova piattaforma sulle Han L e Tang L. Se è vero che tempi di ricarica così ridotti potrebbero essere un fattore cruciale per la diffusione della mobilità elettrica, è altrettanto vero che per sfruttare a pieno queste capacità è necessario avere un’infrastruttura adeguata. Per questo la BYD sta lavorando anche all’espansione della rete di ricarica con l’installazione di nuove colonnine compatibili con l’architettura da 1.000 volt.
VANTAGGIO SUI RIVALI - Se la nuova piattaforma dovesse mantenere le promesse dichiarate, il costruttore cinese otterrebbe un vantaggio tecnologico importante rispetto alla concorrenza: anche case come la Tesla, la Porsche e la Nio stanno lavorando a soluzioni di ricarica più veloci, ma non così tanto come quelle annunciate dalla BYD. Per esempio la Lucid Air, che si basa su un’architettura da 900 volt afferma di poter ricaricare 400 km di autonomia in 16 minuti: veloce, ma non quanto annunciato dalla BYD.