LE PRIME INDISCREZIONI - Non è ancora giunta sul mercato la prima generazione della Chevrolet Volt che già arrivano le prime notizie sulla sua erede, prevista (forse) per il 2014. È lo stesso Karl Stracke, responsabile tecnico della GM a "confessarlo" al sito Inside Line: “Il sistema propulsivo della Volt è ancora troppo costoso”. È proprio per tentare di risolvere questi problemi di costi che sarebbe già stata avviata la fase di test per scegliere una soluzione tecnologica più economica per la seconda generazione della Volt.
QUALE MOTORE? - “Stiamo pensando si utilizzare un motore rotativo da 20-25 CV come generatore per le batterie”, ha detto Stracke. “Ho già guidato l'auto. Il problema è che il rotativo ha consumi alti anche se ha il vantaggio di avere poche vibrazioni e dimensioni ridotte”. Secondo Stracke, la GM starebbe pensando anche all'utilizzo di un motore a gasolio: “Il costo sarebbe più alto per il costruttore ma quello d'esercizio per i clienti più basso”. Il dirigente della General Motors ha aggiunto che le batterie della Volt, prodotte dalla stessa GM, hanno un costo di produzione di circa 10.000 dollari (8.100 euro) e che stanno lavorando per abbatterlo del 50%.
COME FUNZIONA LA VOLT? - La Volt (nelle foto) è una vettura elettrica, in arrivo sul mercato americano nella seconda metà del 2011 (in Italia nel primo trimestre del 2012), che utilizza un piccolo motore a benzina che serve esclusivamente a ricaricare le batterie di quello elettrico e quindi estendere l'autonomia dell'auto. Questo sistema, denominato Erev (Extended Range Electric Vehicle) prevede anche che le batterie siano ricaricabili dalla normale presa di corrente. Il motore termico, funzionando a un regime di giri sempre costante, ha poche emissioni nocive e consumi molto ridotti.