Crossover compatte e full hybrid: una sfida a cinque

Tra i punti di forza della Honda HR-V figura senz’altro il sistema ibrido, in cui un motore elettrico da 131 CV lavora insieme a un quattro cilindri a benzina con 107 CV: come abbiamo avuto modo di constatare nella nostra prova, l’accoppiata tra i due propulsori offre riprese rapide e fluide, a fronte di consumi quasi da record sia in città sia nei percorsi extraurbani. La sete del 1.5 cresce solo in autostrada, dove, peraltro, alza un po’ troppo la “voce” quando si accelera a fondo. Prezzi da 34.200 euro.

Giunta alla sua seconda generazione, la Hyundai Kona è cresciuta parecchio nelle dimensioni, e con una lunghezza di 436 cm (14 in più di prima), a trarne vantaggio non è solo l’abitabilità posteriore, ma anche il bagagliaio, la cui capienza passa da 361 a ben 466 litri. Lo stile della carrozzeria è senza dubbio originale, ma la crossover sudcoreana si fa notare anche dentro, dove spicca il grande supporto orizzontale che ingloba gli schermi del cruscotto e del sistema multimediale.

Pur più pimpante rispetto a quelli alimentati solo a benzina, con i suoi 141 CV combinati il motore elettrificato della versione 1.6 ibrida full della Hyundai Kona non brilla alla voce “prestazioni”, ma consuma poco. Nella guida (leggi qui il nostro primo contatto) convincono soprattutto il cambio, fluido e privo del fastidioso “effetto scooter” che caratterizza le trasmissioni di altri modelli ibridi, e il lavoro delle sospensioni, che assicurano un buon comfort (complice anche un abitacolo ben insonorizzato). Difetti? Le luci, che essendo poste in basso e agli angoli dei paraurti rischiano facilmente di danneggiarsi, e lo sterzo, un po’ troppo leggero alle alte velocità. Prezzi da 34.500 euro.

Come la “cugina” Hyundai Kona con cui condivide la base meccanica, anche la Kia Niro ha uno stile che rifugge la banalità, pur senza azzardare le forme “da prototipo” della Toyota CH-R. Rispetto alla rivale giapponese, in ogni caso, è una macchina più pratica: l’aerodinamica carrozzeria ha quattro ampie porte che si spalancano quasi ad angolo retto, ed è piuttosto agevole anche l’accesso al baule, discretamente rifinito e abbastanza capiente (425 litri a divano in uso).
 

Oltre a garantire un buon brio sin dai primi giri l’accoppiata tra il 1.6 benzina e il motore elettrico della versione ibrida full della Kia Niro (che, spendendo però ben di più, si può avere anche ibrida “alla spina” oppure elettrica) è sinonimo di bassi consumi, soprattutto nel traffico cittadino (leggi qui la nostra prova con i nostri rilevamenti strumentali). Dentro, poi, si sta abbastanza comodi anche in cinque e, come nella Kona, la dotazione di serie è davvero generosa sia per quanto riguarda i servizi di bordo sia per la sicurezza. Non sono un granché, invece, alcuni dettagli interni e neanche la visibilità, penalizzata dal massiccio montante posteriore e, con il sole a picco, dal riflesso della plancia nel parabrezza. Prezzi da 31.950 euro.

Compatta e dalle forme possenti, la carrozzeria della Suzuki S-Cross racchiude un abitacolo accogliente anche per i passeggeri posteriori, mentre il bagagliaio, che ha una capienza solo discreta, è ben sfruttabile grazie alla presenza di un pratico doppio fondo. Gli interni non sono all’ultimo grido e mancano accessori ormai diffusi in questo genere di auto come, per esempio, la piastra per la ricarica senza fili degli smartphone, ma i comandi e la strumentazione analogica sono davvero pratici.

Come la versione ibrida “mild”, anche la “full”, volendo, si può avere con la trazione 4x4: sofisticato per la categoria, il sistema prevede anche il bloccaggio del differenziale, garantendo alla Suzuki S-Cross prestazioni nel fuori strada sconosciute alle dirette rivali. Abbinato a un cambio robotizzato e a un motore elettrico da 33 CV, il 1.5 non è un fulmine (leggi qui il primo contatto), ma garantisce consumi più contenuti rispetto al 1.4 ibrido “leggero”. L’agilità, poi, non manca, e nella guida è richiesto poco impegno (grazie anche allo sterzo leggero), anche se le sospensioni non sempre riescono a filtrare al meglio buche e tombini. Prezzi da 32.890 euro.

Come il modello di cui ha appena raccolto il testimone, anche la nuova Toyota CH-R è una crossover compatta che punta più sullo stile che sulla praticità. Le sue forme “da concept car”, tuttavia, in termini di comfort comportano qualche rinuncia in meno rispetto a prima: certo, le porte restano piccole e non si aprono a 90º, ma dietro solo chi supera i 185 cm sfiora il soffitto con testa, e con il tetto in vetro (di serie solo nelle versioni più ricche) la zona posteriore, resa un po’ angusta dai piccoli finestrini, diventa più ariosa. Non così capiente, per la categoria, il baule, che in compenso ha una forma regolare ed è ben rifinito.