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Crisi Volkswagen: la proposta dei lavoratori

Pubblicato 21 novembre 2024

I sindacati hanno presentato una proposta che prevede tagli per 1,5 miliardi ai bonus, chiedendo all’azienda di non chiudere le fabbriche.

Crisi Volkswagen: la proposta dei lavoratori

SPAURACCHIO DELLA CHIUSURA - Tra le grandi Case automobilistiche europee in crisi quella che nelle ultime settimane ha suscitato maggiore attenzione è la Volkswagen. I vertici del marchio tedesco hanno infatti più volte ribadito che i tagli messi in atto non sono sufficienti ad arginare la crisi, tanto da fare ipotizzare la chiusura di tre stabilimenti e il licenziamento di decine di migliaia di dipendenti. Da una parte ci sono i lavoratori e i sindacati, dall’altra un’azienda che deve fronteggiare l’agguerrita concorrenza asiatica, i maggiori costi dell’energia e la domanda delle elettriche in netto calo.

LE TRATTATIVE - Nelle ultime settimane sono avvenute degli incontri tra le parti per trovare un accordo. L’obiettivo è chiaramente quello di scongiurare la chiusura degli stabilimenti salvando i posti di lavoro. Alla vigilia della terza sessione di negoziati con i vertici Volkswagen, il sindacato Ig Metall e il Consiglio Aziendale rappresentato da Daniela Cavallo in qualità di presidente, hanno presentato una proposta di riduzione dei costi del lavoro di circa 1,5 miliardi di euro. Tra le azioni di razionalizzazione, rientra la sospensione dei bonus per lavoratori, dirigenti e membri del CdA, l’utilizzo dei soldi stanziati per gli aumenti salariali per la creazione di un fondo che finanzi orari di lavoro ridotti temporanei nelle aree dell'azienda dove si paga il surplus produttivo. Secondo Daniela Cavallo la crisi della Volkswagen non può essere risolta solo attraverso il taglio della forza lavoro.

ORA DEVONO VALUTARE - La contrapartita richiesta è quella di garantire la sicurezza del posto di lavoro negli stabilimenti tedeschi. Il membro del Consiglio di amministrazione per le risorse umane, Gunnar Killian, ha accolto positivamente la proposta dei sindacati, anche se non ha escluso la chiusura degli impianti.



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Ritratto di telemo
21 novembre 2024 - 19:23
Ricordiamoci che: tutto questo accade esclusivamente solo grazie all'elettrico che sostengono i comunisti con il rolex e da nessun altro, come invece vogliono far passare gli indottrinati sostenitori delle lobby dell'elettrico. Rigraziate loro assieme ai politicanti di deiezione Ue, e al loro prezioso manoscritto chiamato Green Deal, se oggi vi ritrovate con le pezze nel fondoschiena. Mi raccomando cari operai, quando uscite dai cancelli delle vostre fabbriche, ricordatevi di gridate a squarciagola W L'ELETTRICO, così quando ve lo piazzeranno tutto dentro lo sfintere, farà meno male.
Ritratto di Rav
21 novembre 2024 - 19:27
4
Puó aver senso ma non è la soluzione perchè se poi si continua a basare la produzione su prodotti che non vendono si sposta solo il problema, una volta raschiato anche l'ultimo centesimo la situazione sarà pure peggiore. Vanno trovate soluzioni condivise tra Costruttori e Politica, riprogrammando scelte e prendendo decisioni che indirizzino le Case e i Clienti. Il problema è la totale incertezza e caos e a farne le spese sono i lavoratori.
Ritratto di Alvolantino
21 novembre 2024 - 19:36
Spero che chiudano tutte le fabbriche eccetto quelle delle elettriche ID che hanno in vendita. Il futuro non può che essere elettrico, con buona pace di tutte le persone che verranno licenziate e che potranno dedicarsi a reinventarsi a lavorare con vere auto non inquinanti ⚡
Ritratto di Spock66
21 novembre 2024 - 19:51
Alvolantino, non so cosa dirti..se sei un bambino, dovresti andare a giocare, mi sembra che tu sia già abbastanza disturbato..se invece hai più di 8 anni, spero almeno che ti paghino bene per scrivere scemenze ad ogni post..quanto ti danno, 50 cent l'uno ? Devi essere ben disperato, in ogni caso..
Ritratto di PONKIO 78
21 novembre 2024 - 21:20
Spock +1000…. Aggiungo di lascialo perdere è un Coglioneee con la “C” maiuscola.
Ritratto di Gordo88
21 novembre 2024 - 19:37
1
Questi fanno incontri trattative, insomma i sindacati si smazzano per tutelare gli iscritti.. ed in italia quando fca è stata (s)venduta ai francesi la cgil cosa ha fatto?? Niente anzi Landini ormai si metteva a festeggiare..
Ritratto di Miti
21 novembre 2024 - 21:09
1
Se la barca ha il fondo pieno di bucchi non credo che con un tappino rimarrà a galla per tanto tempo. Lo shock della gente che lavora per questa azienda che la vede in poco tempo ai "estremi" della produzione, praticamente fino qualche anno fa il sogno di diventare il più grande produttore di auto al mondo oggi se è trasformato in ... magari sopravviviamo. Solo la presunzione di un'ondata di auto in arrivo della Cina ed il sistema tedesco è andato giù per le scale. Tanto per capire quanto era già fragile dopo il Dieselgate. Impressionante.
Ritratto di PONKIO 78
21 novembre 2024 - 21:21
La vedo sempre più buia per Audi e VW….
Ritratto di Quello la
21 novembre 2024 - 21:36
Sono d'accordo con i sindacati. Ci può stare che in periodo di crisi un po' tutti debbano fare la loro parte (sperando, appunto, che non la facciano solo i lavoratori). Ma mi chiedo: cos'è successo, all'improvviso, che un gruppo di tale portata scopra di avere i piedi di argilla? La Cina? Di colpo? E come mai?
Ritratto di Andrea300978
21 novembre 2024 - 22:24
Convertire un'azienda che ha sempre prodotto ottime ed affidabili auto termiche in una che produce auto elettriche d'eccellenza non è semplice. Il vantaggio competitivo non c'è più e i cinesi cannibalizzano la storia automobilistica europea. Di questo passo, il baratro arriverà per tutte le case storiche del vecchio continente. Politiche scellerate dei governi ci stanno portando alla autodistruzione. Bisogna ridurre le emissioni e siamo tutti d'accordo, ma senza costi sociali. Oggi vedo solo questi ultimi, elevatissimi. Io abbandonerei l'elettrico full per puntare ad un termico più efficiente, ibrido e magari funzionante con carburanti alternativi. La strada è quella o, altrimenti, il settore automobilistico europeo verrà polverizzato e con esso migliaia di posti di lavoro. Serve una svolta a livello politico europeo che mi sembra, attualmente, autolesionista.
Ritratto di Challenger RT
22 novembre 2024 - 03:44
La dieselizzazione truffa portata avanti per trent’anni ha finito per esser un boomerang per VW e l’elettrificazione forzata il colpo di grazia. Sono decenni che critico le politiche di questa casa che avrebbe dovuto, come ha fatto Porsche con la 911, continuare basandosi principalmente sul suo modello più iconico, il Maggiolino, ed evolverlo come ha fatto con l’ultimo rimpianto modello, mantenendolo per di più solo ed esclusivamente a benzina. Per molti ma non per tutti, certo. Ma come e meglio della 911!