UNA STORIA DI ECCELLENZA ITALIANA - Più di 1.500 auto disegnate e oltre un milione prodotte a partire dal 1930 sono numeri degni di nota, ma che tuttavia riescono a restituire solo una piccola parte dell’importanza che la Pininfarina ha avuto nella storia e nell’evoluzione dell’automobile, non solo italiana. Il cuore pulsante della celebre carrozzeria torinese, oggi controllata dall’indiana Mahindra e attiva nei settori del design industriale, automobilistico e di interni, dagli anni ’80 e fino al 2011 è stata la fabbrica di San Giorgio Canavese, a una manciata di chilometri dal tratto dell’autostrada A5 che collega Torino e Ivrea.
ABBANDONATA… IN BUONA COMPAGNIA - Oggi il sito produttivo, da cui sono uscite autentiche leggende come la Ferrari Testarossa e modelli di grande successo come la Peugeot 406 Coupé, versa in stato di completo abbandono. Una triste sorte toccata anche ad altri stabilimenti illustri di casa nostra, come quelli dell’Innocenti a Lambrate, dell’Alfa Romeo ad Arese, dell’Autobianchi a Desio, dell’Isotta Fraschini a Saronno, della De Tomaso a Modena, della Bugatti a Campogalliano.
FRAMMENTI DI MEMORIA - Se si amano le automobili, non può non calare un velo di malinconia sulle immagini realizzate dagli esploratori di luoghi dimenticati del canale Forgotten Buildings (vedi il video qui sotto). Nella fabbrica di San Giorgio reperti come una gigantografia accartocciata di una Peugeot 504 Cabriolet e vecchi depliant di modelli Alfa Romeo abbandonati negli spogliatoi rischiarano il ricordo sbiadito di un luogo in cui, ai tempi d’oro, lavoravano 300 persone e si costruivano fino a 70 auto al giorno.
C’ERA ANCHE UNA PISTA DI PROVA - Tra quelle mura con l’intonaco sgretolato, come ultimo baluardo sono rimaste parti delle linee di montaggio, qualche attrezzo coperto da una coltre di polvere e alcuni robot, compreso quello avanzatissimo, realizzato dalla Comau, che serviva per installare i parabrezza, ultima operazione prima di inviare le auto al collaudo. I test avvenivano su un percorso di prova interno al sito: su quell’asfalto, di cui la natura giorno dopo giorno si è inesorabilmente riappropriata, sventrandolo con radici e arbusti, ha sfrecciato anche la Cadillac Allanté, roadster di lusso americana che con poco più di 20.000 esemplari prodotti tra il 1987 e il 1993 è stata poco più di una meteora, ma che spiega bene quanto, all’epoca, la Pininfarina fosse un riferimento mondiale per la realizzazione di fuoriserie e auto di prestigio.
NOSTALGIA CANAGLIA - Il “cimitero” di Alfa Romeo Brera e Spider che fino al 2015 occupava gran parte del cortile della fabbrica Pininfarina di San Giorgio Canavese oggi è stato smantellato, ma pare ancora di vederli immobili l’uno accanto all’altro, quei muletti, coi nastri neri delle camuffature lisi e sbrecciati da anni di abbandono al sole e alla pioggia. E pensare che, fino a poco più di dieci anni fa, da quei capannoni uscivano modelli fiammanti, prototipi di stile, pezzi unici. Bei tempi…