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La fabbrica abbandonata della Pininfarina

Pubblicato 15 dicembre 2023

Le immagini dell’ex sito produttivo Pininfarina di San Giorgio Canavese, dal quale sono uscite leggende come la Ferrari Testarossa, pongono l’accento sul fenomeno delle grandi fabbriche italiane di automobili abbandonate.

La fabbrica abbandonata della Pininfarina

UNA STORIA DI ECCELLENZA ITALIANA - Più di 1.500 auto disegnate e oltre un milione prodotte a partire dal 1930 sono numeri degni di nota, ma che tuttavia riescono a restituire solo una piccola parte dell’importanza che la Pininfarina ha avuto nella storia e nell’evoluzione dell’automobile, non solo italiana. Il cuore pulsante della celebre carrozzeria torinese, oggi controllata dall’indiana Mahindra e attiva nei settori del design industriale, automobilistico e di interni, dagli anni ’80 e fino al 2011 è stata la fabbrica di San Giorgio Canavese, a una manciata di chilometri dal tratto dell’autostrada A5 che collega Torino e Ivrea. 

ABBANDONATA… IN BUONA COMPAGNIA - Oggi il sito produttivo, da cui sono uscite autentiche leggende come la Ferrari Testarossa e modelli di grande successo come la Peugeot 406 Coupé, versa in stato di completo abbandono. Una triste sorte toccata anche ad altri stabilimenti illustri di casa nostra, come quelli dell’Innocenti a Lambrate, dell’Alfa Romeo ad Arese, dell’Autobianchi a Desio, dell’Isotta Fraschini a Saronno, della De Tomaso a Modena, della Bugatti a Campogalliano.  

FRAMMENTI DI MEMORIA - Se si amano le automobili, non può non calare un velo di malinconia sulle immagini realizzate dagli esploratori di luoghi dimenticati del canale Forgotten Buildings (vedi il video qui sotto). Nella fabbrica di San Giorgio reperti come una gigantografia accartocciata di una Peugeot 504 Cabriolet e vecchi depliant di modelli Alfa Romeo abbandonati negli spogliatoi rischiarano il ricordo sbiadito di un luogo in cui, ai tempi d’oro, lavoravano 300 persone e si costruivano fino a 70 auto al giorno. 

C’ERA ANCHE UNA PISTA DI PROVA - Tra quelle mura con l’intonaco sgretolato, come ultimo baluardo sono rimaste parti delle linee di montaggio, qualche attrezzo coperto da una coltre di polvere e alcuni robot, compreso quello avanzatissimo, realizzato dalla Comau, che serviva per installare i parabrezza, ultima operazione prima di inviare le auto al collaudo. I test avvenivano su un percorso di prova interno al sito: su quell’asfalto, di cui la natura giorno dopo giorno si è inesorabilmente riappropriata, sventrandolo con radici e arbusti, ha sfrecciato anche la Cadillac Allanté, roadster di lusso americana che con poco più di 20.000 esemplari prodotti tra il 1987 e il 1993 è stata poco più di una meteora, ma che spiega bene quanto, all’epoca, la Pininfarina fosse un riferimento mondiale per la realizzazione di fuoriserie e auto di prestigio.

NOSTALGIA CANAGLIA - Il “cimitero” di Alfa Romeo Brera e Spider che fino al 2015 occupava gran parte del cortile della fabbrica Pininfarina di San Giorgio Canavese oggi è stato smantellato, ma pare ancora di vederli immobili l’uno accanto all’altro, quei muletti, coi nastri neri delle camuffature lisi e sbrecciati da anni di abbandono al sole e alla pioggia. E pensare che, fino a poco più di dieci anni fa, da quei capannoni uscivano modelli fiammanti, prototipi di stile, pezzi unici. Bei tempi…



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Ritratto di Road Runner Superbird
15 dicembre 2023 - 15:29
Ma non ho capito perché è stata abbandonata. Non potevano monetizzare tutto rivendendo i macchinari, lo stabilimento, qualche muletto ecc?
Ritratto di Volandr
15 dicembre 2023 - 16:01
Misteri industriali. Anche perché nell'articolo si parla di un'altra mezza dozzina di siti automobilistici abbandonati alla rovina.
Ritratto di marco 1
18 dicembre 2023 - 18:55
Come scritto qualche giorno fa e poi cancellato, quattroruote tratta l'argomento nel numero di dicembre
Ritratto di AlvolANO
15 dicembre 2023 - 17:36
Perché qualsiasi acquirente dovrebbe sostenere costi legati alla logistica (smontaggio, trasporto, montaggio, ecc.) elevati e, affinché risulti sostenibile l'investimento sul piano finanziario, sarebbe necessario cedere i beni a prezzi stracciati (a circa il 15/20% del proprio valore). A rigor di logica, qualche milione di euro potrebbe apparire migliore rispetto alla prospettiva di lasciare tutto in decadenza; questo è indubbio, tuttavia, in termini industriali, la cessione di queste attrezzature a prezzi irrisori potrebbe costituire un vantaggio per un'eventuale concorrenza. Per queste ragioni si preferisce preservare lo status Quo.
Ritratto di Road Runner Superbird
15 dicembre 2023 - 17:39
Non fa una piega come ragionamento.
Ritratto di Kappa18
16 dicembre 2023 - 02:09
Perche' uno se non ha un piano industriale cosa se ne fa'? Spendi svariati milioni di euro e poi? Certe attrezzature sono "inflessibili" ci fai quello per cui sono state progettate e basta.
Ritratto di Trattoretto
16 dicembre 2023 - 08:53
Intanto bisogna trovare chi vuol comprare ... e non hai idea di cosa costi lo smaltimento a norma di legge dei ferri vecchi ...
Ritratto di otttoz
15 dicembre 2023 - 16:17
immagine di una italia allo sfascio guidata da sfascisti
Ritratto di AndyCapitan
15 dicembre 2023 - 17:17
4
.....a parte che ora almeno hanno demolito i muletti nel piazzale....stanno ripulendo dopo 7 anni dalla chiusura...queste sono immagini di qualche anno fa....io piuttosto non capisco perche' le case automobilistiche e gli imprenditori non vengano obbligati almeno a ripulire decorosamente i siti....e' uno schifo lasciare sto caos inquinante!!!!
Ritratto di JC
15 dicembre 2023 - 17:28
si quelli sono i classici prototipi pre serie che no, anche se te li regalassero, non li potresti immatricolare :-) nell'autorizzazione alla costruzione di un qualsiasi stabilmento occorre inserire la clausola che se chiuso va ripristinato e bonificato altrimenti dopo 10 anni di abbandono passa automaticamente al demanio (come indennizzo per la bonfica)
Ritratto di Andre_a
15 dicembre 2023 - 18:38
...se l'azienda ha finito i soldi ed è fallita, con quali mezzi ripulisce?
Ritratto di AndyCapitan
16 dicembre 2023 - 18:16
4
...si obbliga l'azienda a tenere una sorta di fondo di fine vita....volete essere ecologisti e poi scusate ste schifezze Andre???...eh...eh!
Ritratto di Andre_a
16 dicembre 2023 - 18:51
Chiaro, nel mondo ideale questo non dovrebbe succedere, ma obbligare le aziende a tenere un fondo significa renderle ancora meno competitive sul piano internazionale. Poi anche politicamente glie lo spieghi te che il fondo è davvero stato usato per ripulire il tutto a regola d'arte e non per gli arretrati verso dipendenti e fornitori...
Ritratto di AndyCapitan
17 dicembre 2023 - 11:57
4
controlli!!!.....in italia ci sono fin troppe leggi e nessuno che controlla...ogni comune dovrebbe controllare tramite forze dell'ordine....son sempre a giro a far nulla e almeno servirebbero a una cosa utile...no?....
Ritratto di Andre_a
17 dicembre 2023 - 12:53
È un po' come la lotta alla corruzione, o all'evasione fiscale... tutti d'accordo in teoria, ma passare alla pratica è tutto un altro paio di maniche
Ritratto di Alsolotermico
15 dicembre 2023 - 16:24
Tutta l'industria Italiana è con le pezze ar cül0...a rischio fallimento e abbandono...come questa storica fabbrica della Pininfarina.
Ritratto di ziobell0
15 dicembre 2023 - 16:52
glorioso passato VS. 208 ricarrozzata
Ritratto di Gordo88
15 dicembre 2023 - 17:09
1
e 2008 ricarrozzata..:) anche se in realtà c' è ben poco da ridere
Ritratto di Flynn
15 dicembre 2023 - 17:43
2
Forse era meglio coltivarci le barbabietole da zucchero. Bha !
Ritratto di list
15 dicembre 2023 - 18:34
Un'auto abbandonata è tra le immagini più desolanti, tocca qualche corda nella testa.
Ritratto di alex_rm
15 dicembre 2023 - 18:53
L’Italia ormai sta facendo la fine della Grecia che ha svenduto tutto e racimola qualcosa con quei pochi mesi di turismo
Ritratto di Bell'Italia
15 dicembre 2023 - 19:10
Dovrebbe essere bonificata e destinata ad altri usi. È inaccettabile che tante nuove costruzioni sorgano su suolo agricolo mentre questi spazi rimangono abbandonati.
Ritratto di Gianni.ark
15 dicembre 2023 - 22:52
Da architetto concordo pienamente con te.
Ritratto di Pepetto
16 dicembre 2023 - 01:51
Testimonianza diretta di come siamo ridotti ..viviamo una crisi industriale spaventosa credendo ancora di contare qualcosa nel manifatturiero…game over
Ritratto di Kappa18
16 dicembre 2023 - 03:08
Questo il punto. Le cose vanno guardate dall'alto, occorre interrogarsi sul fatto che si preferisce abbandonare siti produttivi, piuttosto che costruire in Italia. Gli esempi sono molteplici, si sta perdendo un patrimonio inestimabile (si perche' l'industria e' un patrimonio). Poi ci chiediamo perche' i giovani volenterosi vanno all'estero. Politici (chiuque senza distinzione), completamente distanti dalla realta' , inadeguati e che non sanno nemmeno da che parte iniziare.
Ritratto di Roveredo1953
16 dicembre 2023 - 08:56
1
Il ruolo della Fiat è stato determinante in molti di questi fallimenti
Ritratto di 19andrea81
16 dicembre 2023 - 09:56
Il futuro di tutte le fabbriche di auto italiane con Stellantis è EV
Ritratto di AZ
16 dicembre 2023 - 22:49
Che industriali incompetenti.
Ritratto di lovedrive
16 dicembre 2023 - 22:53
almeno da quello della bugatti sembra che ci sia qualche cambiamento.
Ritratto di Miti
17 dicembre 2023 - 00:02
1
Magari possono fare un ipermercato !? Il più grande del Europa, anzi del mondo o del universo!!!
Ritratto di Andre_a
17 dicembre 2023 - 13:26
Con l'e-commerce che avanza non mi stupirei se, al contrario, gli ipermercati fossero destinati piuttosto alla stessa fine
Ritratto di gbvalli
17 dicembre 2023 - 19:26
1
Bellissimo e tristissimo articolo che dice tutto e lascia senza parole.
Ritratto di Blueyes
18 dicembre 2023 - 09:57
1
Che tristezza...Torino e provincia sono piene di questi casi, si parla tanto della ex Bertone che adesso sta chiudendo, ma a Rivalta di Torino c'è l'ex stabilimento Fiat che tirava fuori la Marea, la 166, la Multipla, e un sacco di altre auto ora completamente abbandonato.
Ritratto di Merigo
22 dicembre 2023 - 15:34
1
Ma non è vero! A Rivalta nell'ex sito FIAT ha Sede AVIO Aero (e in parte Stellantis Mopar), e infatti non è affatto abbandonato! La ex Maserati ex Bertone troverà collocazione nel polo aerospaziale (di cui fa parte AVIO Aero) che a Torino cresce in continuo, ma è sempre meglio piangersi addosso. Se vogliamo pagare un'auto con tutto e di più al massimo 20 mila € di cui magari 10 mila di incentivi, come si può pensare che venga prodotta in Italia? Meglio produrre satelliti, caccia militari, turbine, razzi lanciatori, ecc.
Ritratto di Oxygenerator
18 dicembre 2023 - 11:53
È il segno del cambiamento che sta avendo nel mondo automotive. È normale che sia così. Speriamo di riqualificare la zona e convertirla in altro. È lo stesso effetto che fanno i paesi abbandonati. Vestigia di un passato che non ha piú motivo d’esistere.
Ritratto di Snom 320
19 dicembre 2023 - 11:06
Grandi automobili bocciate per moda, perché se ti presentavi a fare l'aperitivo con un'automobile italiana eri uno sfigato. Bisognava sfoggiare una bella tedesca, perchè aveva le pastiche delle portiere morbide, o una giapponese perché aveva infotainment più figo o una Koreana perchè eri alternativo. Un amico di mio cugino ha avuto problemi con la sua Fiat Tempra, mai più Fiat, quanto ne abbiamo sentite di queste storie??? Queste sono le macerie delle mode degli anni 90\ 2000.
Ritratto di Merigo
22 dicembre 2023 - 14:49
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Il "cuore pulsante" di Pininfarina era lo stabilimento di Grugliasco, non quello di San Giorgio Canavese da cui non è per altro mai uscita alcuna Ferrari Testarossa. A Grugliasco si eseguiva la lastratura e verniciatura delle scocche poi smistate alcune a San Giorgio, alcune a Bairo e altre ai rispettivi produttori come Ferrari e Bentley. Lo stabilimento di San Giorgio nacque per la carrozzeria della Cadillac Allanté (anch'essa lastrata a Grugliasco), cui seguirono la carrozzeria di Lancia Kappa SW, Peugeot 406 Coupé, FIAT Coupé, alcune Alfa Romeo di scarsissimo successo commerciale (GTV, Brera, Brera spyder) e infine le Ford StreetKa e Focus CC, tutte lastrate a Grugliasco. A Grugliasco furono lastrate e anche carrozzate la FIAT 124 spyder, la Alfa 33 Familiare 4x4 ma ripeto, solo lastrate e verniciate, la Ferrari Testarossa e la Bentley Azure poi carrozzate a Maranello e Crewe, senza vedere San Giorgio.