SFIDA IN FAMIGLIA -
Fiat 500X e
Jeep Renegade: sono loro il primo vero prodotto nato dall’unione dei gruppi Fiat e Chrysler. Infatti, la Fiat Freemont, come le Lancia Thema, Voyager e Flavia non erano altro che adattamenti di prodotti già esistenti Oltreoceano: rispettivamente, della Dodge Journey e delle Chrysler 300, Voyager e 200 Convertible. Nel caso delle “cugine” Fiat 500X e Jeep Renegade, invece, il progetto è stato unico fin dall’origine, pur avendo in mente di tradurlo in due modelli ben distinti. Condividono buona parte della meccanica (tutti i motori e diversi tipi di trasmissione, oltre ai sistemi elettronici e alle sospensioni) e persino lo stabilimento di produzione: quello di Melfi, in Basilicata. A vederle, però, non si direbbe proprio che siano parenti così strette…
QUESTIONE DI STILE - A saltare all’occhio è la differenza nelle proporzioni, nonostante solo un paio di centimetri le separino in lunghezza, che varia dai 423 cm della Jeep ai 425 della Fiat (427 per le versioni più fuoristradistiche): la Jeep Renegade è più alta e squadrata, mentre la Fiat 500X è più tondeggiante. Del resto, la prima resta fedele all’impronta stilistica del marchio americano e la crossover italiana si rifà invece allo stile della Fiat 500, di cui rivendica con orgoglio il nome.
VEDIAMO I DETTAGLI - Partiamo dalla Fiat 500X: i richiami alla citycar attuale (che a sua volta si ispira a quella degli anni 50) sono ovunque, dai fari tondeggianti al “baffo” cromato al centro della mascherina. E anche nella forma dei fanali e nell’andamento dei montanti del tetto si è voluto conservare lo stesso stile. Nel caso della Jeep Renegade, sono figli della tradizione i proiettori tondi e, soprattutto, la mascherina a sette listelli verticali. Ma non solo: gli archi dei passaruota, squadrati dalla parte superiore, e il parabrezza quasi verticale sono un omaggio alle fuoristrada americane del passato, in particolare alle Jeep CJ. Un riferimento ai modelli in dotazione alle forze armate americane si ritrova, invece, nel motivo a “X” all’interno dei fanali: si rifà alle nervature delle taniche di benzina trasportate dalle Willys dell’esercito statunitense.
E DENTRO? - Anche a bordo è difficile intuire il legame tra questi due modelli. La plancia dalle forme scolpite della Renegade è una tradizione per le Jeep, come pure il maniglione di fronte al passeggero anteriore. Per la 500X basta un’occhiata per capire che si è a bordo di un’esponente della famiglia 500: le finiture lucide che riprendono il colore della carrozzeria guardano al modello degli anni 50 (in quel caso era metallo autentico, pericoloso in caso di incidente…). Nel segno della trazione anche i tre pulsanti tondi sopra la consolle centrale e il cruscotto a elementi circolari. Per entrambe non mancano tuttavia i moderni sistemi elettronici, a partire dallo schermo al centro del quadro strumenti, per passare ai diversi dispositivi di sicurezza.
COMFORT E DESIGN A BRACCETTO - Quanto allo spazio, la zona più critica sembrerebbe quella posteriore, almeno a giudicare dall’andamento del tetto e del lunotto dell’italiana. In realtà, lo spazio in altezza e quello per le gambe non mancano in nessuno dei due modelli. Nella Fiat 500X abbiamo misurato 94 centimetri fra la seduta del divano e il soffitto e una distanza rispetto ai sedili anteriori che varia da 11 a 37 centimetri, in base alla posizione di questi ultimi. Per la Jeep Renegade gli stessi valori passano a 99 cm per quanto riguarda l’altezza e da 12 a 40 cm per le gambe.
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Fiat 500X
52%
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Jeep Renegade
48%