VIA IL TRICOLORE - È bastato un adesivo della bandiera italiana per far sequestrare all’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza 134 esemplari di Fiat Topolino. Il motivo? La piccola microcar viene costruita in Marocco e, per la legge sull’italian sounding, non può essere accostata a simboli che facciano pensare che sia made in Italy. Per lo stesso motivo poche settimane fa erano nate polemiche sul nome della b-suv dell’Alfa Romeo, nata come Milano e poi diventata Junior dopo le polemiche nate per la sua produzione in Polonia.
TOTALE CHIAREZZA - Le autorità italiane hanno ritenuto che “un piccolo adesivo riportante i colori della bandiera italiana apposto sulle portiere potesse costituire una fallace indicazione della origine dei beni”, scrive Stellantis in una nota. Tuttavia, si difende il gruppo di cui fa parte la Fiat, l’azienda “è sempre stata chiara nel dichiarare che viene fabbricato il prodotto”. La bandiera italiana apposta sulle portiere “aveva la sola finalità di indicare l’origine imprenditoriale del prodotto”. Il design della Topolino, “è stato ideato e sviluppato a Torino da un team di professionisti del Centro stile Fiat di Stellantis Europe Spa, società italiana”, ribatte Stellantis.
PER LA CITTÀ - Pensata per il traffico cittadino, la Fiat Topolino è un quadriciclo leggero, sorella della Citroën Ami. Il suo motore elettrico è in grado di erogare 8 CV, per una velocità massima di 45 km/h: è alimentato da una batteria agli ioni di litio da 5,5 kWh, ricaricabile da una presa domestica in circa 4 ore, che le fornisce un autonomia di circa 75 km. Il prezzo è di 9.890 euro.