SI FANNO TEST SU STRADA - La connettività offre molte possibilità: servizi online, aggiornamenti in tempo reale e dialogo fra gli utenti della strada e le infrastrutture della viabilità. La Ford ha da tempo iniziato un programma di studi per arrivare ad un semaforo “sempre verde” grazie alle informazioni scambiate fra il veicolo e l’infrastruttura (qui per saperne di più) e ora siamo arrivati ai test su strada. La Casa dell’Ovale blu sta infatti sperimentando la sua Connected Traffic Light Technology nella zona di Aachen, in Germania: si tratta di otto semafori consecutivi in una strada cittadina e in due tratti con tre semafori consecutivi appena fuori città. La protagonista dei test è una Ford Kuga Plug-In Hybrid, equipaggiata con un’unità destinata alla comunicazione con l'infrastruttura stradale e un hardware sul quale “gira” il software sperimentale che gestisce la comunicazione V2X (Vehicle-to-Everything, a simboleggiare il fatto che l’automobile può scambiare informazioni con altri veicoli, le infrastrutture ed eventualmente con ciclisti e pedoni). Questa dotazione permette alla Kuga di essere “vista” sia come un’ambulanza sia come un normale veicolo per passeggeri.
L’IMPORTANZA DI FARE PRESTO - L’importanza dei semafori intelligenti e connessi non è solo nella loro capacità di snellire il traffico ma anche di rendere più scorrevole il movimento dei veicoli di soccorso. La tempestività nei soccorsi è essenziale: una ricerca tedesca ha stimato che per migliorare fino al 40%i tassi di sopravvivenza delle vittime di incidenti stradali basterebbe che le prime cure venissero erogate soltanto quattro minuti più rapidamente rispetto alla media. Un’altra emergenza nell’emergenza sono gli incidenti che coinvolgono le ambulanze: nel 2017 le ambulanze di Londra sono state coinvolte in circa sei incidenti al giorno mentre in Germania il 39% degli incidenti delle ambulanze agli incroci, nel periodo gennaio 2014 - gennaio 2019, è avvenuto quando le ambulanze attraversavano un semaforo rosso per fare prima. La Connected Traffic Light Technology ha anche lo scopo di ridurre il rischio di un incidente provocato dai mezzi di emergenza - ambulanze, camion dei vigili del fuoco e veicoli delle forze dell’ordine - nel caso essi siano costretti a passare con il semaforo rosso.
VERDE SU MISURA - Questi test fanno parte di un ampio progetto di sperimentazione di veicoli automatizzati e connessi e di infrastrutture collegate alla rete in aree autostradali, urbane e rurali. Si tratta del Corridor for New Mobility Aachen-Düsseldorf finanziato dal Ministero Federale tedesco per il digitale e i trasporti e sostenuto dalla RWTH University Aachen, Vodafone, Straßen.NRW (l'autorità stradale per lo stato della Renania Settentrionale-Vestfalia) e dalla città di Aachen. Nei test nei quali la Kuga simulava un veicolo di soccorso all’avvicinarsi di un semaforo lanciava un segnale per far commutare il rosso con il verde; una volta attraversato l'incrocio, il semaforo è tornato al suo funzionamento standard. Durante i test per l’uso normale il veicolo riceveva informazioni sui tempi di passaggio del semaforo da rosso a verde e viceversa: l’Adaptive Cruise Control ha potuto così adattare la velocità dell’auto per far sì che il semaforo fosse verde al passaggio della Kuga. Il meccanismo è simile a quello usato da un guidatore che guarda in avanti e regola la velocità di conseguenza: con il semaforo rosso la velocità della Kuga veniva ridotta in anticipo dal Cruise Control per permettere all’auto di arrivare al semaforo nel momento in cui scattava il verde.
LA CONNETTIVITÀ È ESSENZIALE - Il veicolo è in grado di ricevere le informazioni del semaforo molto prima di arrivare all'incrocio grazie al collegamento con la rete cellulare, che implementa il cosiddetto C-V2X (C sta per Cellular) anche a lunga distanza. È per questo che fra i partner del progetto c’è anche Vodafone, la cui rete veloce assicura un efficace scambio di dati in tempo reale fra veicoli, mezzi di soccorso e semafori. Ci si aspetta quindi che il controllo intelligente dei semafori possa salvare vite umane e, con l’ottimizzazione del traffico, riesca a limitare le emissioni di CO2.