OLTRE STELLANTIS - Il governo si augura che in Italia arrivi presto un secondo produttore automobilistico, che si affianchi a Stellantis nel costruire auto nel nostro territorio. Lo ha detto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che intervenendo a Capri al forum dei Giovani Imprenditori ha annunciato: “Stiamo lavorando alla presenza di un altro produttore”. L’esponente di Fratelli d’Italia ha anche espresso ottimismo sull’intesa con Stellantis: “Io sono convinto che nelle prossime settimane riusciremo a dare un segno di inversione di tendenza e tornare a produrre veicoli nel nostro Paese, garantendo i siti produttivi anche nel settore automotive”. Ma se davvero un nuovo costruttore dovesse entrare nel sistema produttivo italiano, quale potrebbe essere?
CINESI IN POLE POSITION - Le case cinesi sono le indiziate più quotate, a maggior ragione ora che si valuta a livello europeo di inasprire i dazi di importazione. La MG e la BYD sono in cima alla lista. Per quanto riguarda la prima, erede dell’inglese Morris Garages e ora di proprietà della Saic Motors, da tempo non nasconde la volontà di aprire uno stabilimento produttivo in Europa. Il marchio anglo-cinese è ormai ben radicato in Italia, dove nel 2023 - da gennaio a settembre - ha già venduto oltre 21.000 auto. Anche il nome della BYD sta diventando sempre più noto agli Italiani e anch’essa sta cercando un luogo dove produrre auto in Europa. Sembra che la casa cinese abbia stia già parlando con la Francia e, secondariamente, con la Germania e la Spagna. L’Italia per ora sembra defilata, ma un’apertura dal governo potrebbe cambiare le carte in tavola. Più defilata la Great Wall, che pure tempo fa aveva provato ad acquistare lo stabilimento della Nissan a Barcellona, ma ora sembra più interessata a Germania, Ungheria e Repubblica Ceca.
E SE FOSSE LA TESLA? - Quella orientale non è però l’unica prospettiva. Anche la Tesla dovrebbe aprire nei prossimi anni una nuova fabbrica in Europa. La casa americana nel Vecchio Continente produce già in Germania, nella Gigafactory di Grünheide, nei pressi di Berlino. Nei mesi scorsi si parlava di un accordo praticamente fatto con la Spagna, per aprire un nuovo sito vicino a Valencia. Le autorità valenciane però hanno negato l’accordo. Nel frattempo Elon Musk ha avuto incontri sia con Giorgia Meloni che con il presidente francese Emmanuel Macron. la partita è ancora aperta.