DOVE SERVE - A partire da oggi, mercoledì 1° settembre 2021, diventa obbligatorio essere in possesso del Green Pass in alcuni tipi di spostamenti. La “Certificazione Verde” viene infatti richiesta per i treni (Trenitalia, Italo, Intercity, Intercity Notte), navi e traghetti interegionali (ad eccezione di quelli nello stretto di Messina), aerei con tratta nazionale e autobus interregionali, che effettuano tratte turistiche più lunghe e su quelli con servizio di noleggio con conducente.
DOVE NON SERVE - Le uniche eccezioni al momento riguardano il trasporto pubblico locale, ovvero treni, metropolitane e autobus. Una scelta che inevitabilmente sta facendo discutere visto che tramite questi mezzi si spostano quotidianamente migliaia di persone per raggiungere il proprio posto di lavoro di o di studio. Il documento viene rilasciato a chi ha completato il ciclo vaccinale, si è sottoposto a un tampone che ha dato esito negativo entro 48 ore o è guarito dal Covid.
CONTROLLI E SANZIONI PER I TRASGRESSORI - Nel caso di viaggio in nave gli addetti verificheranno che ogni passeggero sia in regola prima dell’imbarco. In treno, invece, i controlli vengono in genere eseguiti nel corso del viaggio. In caso di irregolarità la persona sarà invitata a spostarsi in una zona isolata del convoglio per poi scendere alla prima fermata. Chi dovesse essere sorpreso senza Green Pass può andare incontro a una sanzione pecuniaria che può andare da un minimo di 400 a un massimo di 1.000 euro. Sono previste ovviamente conseguenze anche per Green Pass falsi (rientrano in questa categoria anche documenti in cui le date inserite non sono corrette): in questo caso si può andare incontro a una denuncia. Gli unici a essere esentati dall’obbligo sono quelle categorie di persone che non possono sottoporsi al vaccino per motivi di salute e i bambini al di sotto i 12 anni che sono esclusi per età dalla campagna vaccinale.