Abbiamo già guidato la Honda e (il primo contatto lo trovi qui). Era ancora un prototipo, ma assai simile al modello definitivo che è stato presentato al Salone di Francoforte (qui la news) contemporaneamente al rilascio dei prezzi: si parte da 35.500 euro. La piccola elettrica, i cui primi esemplari arriveranno a metà del 2020, è un modello rivoluzionario per la casa giapponese: abbiamo quindi molto apprezzato la possibilità offerta a un gruppo di giornalisti di scambiare delle opinioni con il responsabile del progetto, Kohei Hitomi (foto qui sopra). Che ha precisato, innanzitutto, come l’autonomia appena discreta (sono dichiarati 220 km nel ciclo WLTP) sia legata a una scelta tecnica: “Il punto di partenza non era la produzione di un’auto elettrica, ma di una nuova generazione di citycar. Da qui è derivato tutto il resto: la nostra “e” è così compatta che non c’era spazio per un accumulatore più grande. Inoltre - continua Hitomi - un’auto per la città non ha bisogno di così tanta energia, dato che nel traffico il consumo di corrente è contenuto e si percorre poca strada.”
Estenderete la tecnologia elettrica a tutta la gamma oppure no?
Di certo, le citycar sono oggi i modelli più indicati per i motori a corrente, anche perché nelle città è più importante muoversi a emissioni zero. Molto, comunque, dipenderà dallo sviluppo dei punti di ricarica pubblici. C’è poi la possibilità di alimentare le auto elettriche a idrogeno, ma siamo ancora lontani da una soluzione che permetta dei lunghi viaggi, dati i costi e la complessità nel realizzare dei punti di rifornimento. Noi pensiamo piuttosto che si possa utilizzare l’idrogeno per rifornire flotte di veicoli, che ogni sera ritornano in un deposito dove sia installato un impianto per fare il pieno.”
Alcune case, per le auto elettriche, puntano soprattutto sul noleggio a lungo termine. Farete anche voi così?
Siamo consapevoli che il modo di usare l’auto, e la mobilità in generale, stanno cambiando. Infatti, stiamo dialogando con molte amministrazioni pubbliche per rendere realtà il concetto di “smart city”. Per ora, comunque, noi puntiamo a vendere la nostra “e”, senza formule particolari, esattamente come ogni altra nostra auto.
Proponete una versione con 136 cavalli e una con 154. Qual è la logica di una differenza così ridotta, dato anche che la coppia motrice e la batteria sono identiche?
La versione più potente si differenzia anche nell’allestimento, che è più ricco. In pratica, è la versione adatta per chi vuole qualcosa in più sia nella dotazione sia nella guida, anche se già la “e” meno potente ha tutto lo sprint che serve.