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Il mondo dell’auto chiede aiuto al Governo

Pubblicato 24 marzo 2021

Anfia, Federauto, Unrae propongono al Governo italiano una serie di misure di sostegno, a partire dall’immediato rifinanziamento degli incentivi e dell’ecobonus.

Il mondo dell’auto chiede aiuto al Governo

Nel corso di una conferenza congiunta, che si è tenuta stamane in diretta streaming intitolata "Il settore automotive alla guida della transizione ecologica", le principali organizzazioni del settore automotive in Italia, ossia Anfia, Federauto e Unrae, hanno rivolto al Governo una serie di richieste per sostenere la transizione verso l’auto elettrica. Ad oggi nel settore auto in Italia sono impiegati 1,25 milioni addetti, per complessivi 27 miliardi di euro tra salari e stipendi, e un giro di affari di 344 miliardi di euro, corrispondente al 20% del PIL.

La conferenza ha posto l’attenzione sull’attuale crisi del settore, colpito duramente dalla pandemia. Nello specifico, nel 2020 è stata registrata una flessione del 27,9% di autovetture, del 15,1% di veicoli commerciali, del 14,4% di veicoli industriali, del 21,7% di rimorchi e semirimorchi e del 24,8% di autobus. Contingenza solo in parte mitigata dagli incentivi. Nel 2020, a fronte di un incentivo, sono state rottamate 125.000 vetture che hanno contribuito a un risparmio di oltre 61.000 tonnellate di CO2/anno. Nonostante l’avvio della transizione verso la mobilità green, l’Italia ha ancora il parco circolante di autovetture tra i più vecchi d’Europa, con un’età media di 11,5 anni contro gli 8 anni in UK e i 9 anni in Germania e Francia. All’attuale ritmo di sostituzione, per rinnovare l’intero parco italiano ci vorrebbero 27 anni. Ancora più elevata l’età media dei veicoli industriali (13,6 anni), dei veicoli commerciali (12,5 anni) e degli autobus (12 anni).

Il calo delle immatricolazioni ha colpito anche l’occupazione del settore, che ha registrato quasi 100 milioni di ore di cassa integrazione (più che raddoppiate rispetto al 2019), rispetto al totale di circa 3 miliardi di ore dell’intero settore industriale.

Tra le richieste delle associazioni vi è quella di rifinanziare gli incentivi in esaurimento e rendere strutturale fino al 2026 l’ecobonus, oltre a prevedere ulteriori incentivi per il ricambio del parco circolante di veicoli commerciali. Le tre associazioni auspicano inoltre una rimodulazione della tassazione sulle auto aziendali, oltre a un bollo auto che potrebbe essere corrisposto in base alle emissioni del veicolo. Anfia, Federauto, Unrae, auspicano inoltre interventi strutturali a favore delle aziende automobilistiche italiane, i cui investimenti verso l’elettromobilità dovrebbero essere sostenuti dal Recovery Plan. 

Secondo le associazioni la crescita dell’auto elettrica dovrà essere accompagnata da una task force pubblico-privata, in cui ministeri e associazioni competenti possano mettere a frutto una proficua sinergia. Compito di questa task force sarà quello di garantire un’adeguata infrastruttura di ricarica nel giusto mix tra pubblica, privata e aziendale, infrastrutture per l’idrogeno, tecnologie vehicle-to-grid (la compartecipazione delle batterie delle Ev alla rete pubblica di distribuzione dell’energia, accumulando o cedendo elettricità alla stessa rete quando occorre) e le smart road. 



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Ritratto di Laf1974
24 marzo 2021 - 19:12
E pantalone paga
Ritratto di ste74
24 marzo 2021 - 19:48
L'auto è un simbolo di libertà... non ve li daranno mai i soldi. Li otterrete solo se mettete su un noleggio di tombini elettrici che renderà schiavi gli automobilisti.
Ritratto di Cancello92
25 marzo 2021 - 10:31
C' da dire che questo settore ha retto bene alla crisi covid, altri settori hanno subito perdite ben più alte e loro han già ricevuto 2 degli incentivi. Concordo sul fatto che specialmente in Italia avere un'auto è quasi una colpa
Ritratto di Mbutu
24 marzo 2021 - 20:18
Tutto molto bello. L'importante è che anfia, unrae e federauto NON abbiano voce in capitolo. Ma proprio in nessuna fase del processo, tipo neppure scegliere il font da usare sui volantini delle promozioni.
Ritratto di -katayama-
25 marzo 2021 - 08:51
@Mbutu Perché? Cosa credi che gli lascino fare? Già il ministro è un pupazzo...
Ritratto di desmo3
24 marzo 2021 - 21:26
6
Ancora non si sono saziati degli incentivi che si intascano "paro paro" alzando i listini ed eliminando gli sconti veri (e in pratica vendono le auto allo stesso prezzo netto di prima)?
Ritratto di -katayama-
24 marzo 2021 - 21:28
"Il settore automotive alla guida della transizione ecologica". Ossia, quando si cerca la soluzione nell'essere alla guida del problema. Geniale. Sono già schiantati.
Ritratto di Biondi stefano
24 marzo 2021 - 22:09
Quello che mi fa' arrabbiare é che non vedo nessun sacrificio da parte di questi signori,la sinergia pubblico/privato, in parole povere significa:pubblico si prende le spese, il privato i guadagni. He ora di finirla di fare le putt@ne con il ciulo degli altri.
Ritratto di Andre_a
24 marzo 2021 - 22:42
Non voglio sminuire il fatto, ma la frase "l’Italia ha ancora il parco circolante di autovetture tra i più vecchi d’Europa" mi sembra ai limiti della fake news! Fra i nostri 11,5 anni e i 9 di Francia e Germania non mi sembra che ci sia un abisso. Mi ha stupito anche il Giappone, in cui mantenere auto con più di 10 anni è estremamente antieconomico, ma è sopra ad 8. D'altra parte, Lituania, Estonia e Romania hanno età medie superiori ai 16 anni. Direi quindi che possiamo e dobbiamo fare meglio, ma rispetto all'Europa, e anche al resto del mondo, non siamo messi per niente male.
Ritratto di Challenger RT
24 marzo 2021 - 23:11
Come al solito i fattori su cui si basano i geniali amministratori sono assai relativi e molto fuorvianti. Per esempio l'età media delle mie auto (tutte circolanti sulla carta) è di 40 anni, eppure quella che uso normalmente non ha ancora compiuto i 9 mesi!
Ritratto di Challenger RT
24 marzo 2021 - 23:20
Correggo la mia media in 36,5
Ritratto di Andre_a
24 marzo 2021 - 23:27
Mi batti di poco, la mia media è di 33 anni esatti. Comunque credo che, a parte noi appassionati, che rispetto al totale degli automobilisti siamo una minoranza quasi trascurabile, il resto delle persone se ha un'auto vecchia è perché la usa e non può o non vuole comprarne una nuova.
Ritratto di Challenger RT
24 marzo 2021 - 23:37
Anche questo è vero. Quelle d'epoca fanno media ma in realtà si usano molto poco... soprattutto ultimamente.
Ritratto di Almeron771
25 marzo 2021 - 06:58
Non è del tutto vero, essere un appassionato non vuol dire cambiare auto ogni tot. e non cambiare auto non vuol dire non potersene permettere una nuova.Ho tenuto una nissan micra dal 92 al 2020, quasi 30anni, semplicemente perché l'ho trovata un'auto eccezionle zero problemi, solo cambio olio,gomme,freni....un gioiello, ancora andava una meraviglia , l'ho regalata ad un amico e cambiata con un monopattino, perché non ho perora più l'esigenza della seconda auto.La prima auto, una cabrio del 2005 di cui sono innamorato e non trovo un'altra machina che mi piace in egual modo, non ho motivo di cambiarla 210.000 km e va come il primo giorno.
Ritratto di Andre_a
25 marzo 2021 - 07:22
@Almeron771: forse mi sono spiegato male. Io (e, immagino, anche Challenger RT) mi ritengo un appassionato di auto, eppure l'età media delle nostre auto è di molto superiore a quella nazionale. Riguardo ai non appassionati, invece, ho detto che se hanno un'auto vecchia è perché non possono O perché non vogliono comprarne una nuova. Appunto perché, magari la vecchia auto che hanno non ha mai dato problemi, va bene così, e non vedono motivo di cambiarla, anche se magari di soldi ne hanno. Però, questa categoria di persone l'auto vecchia la usa eccome, io ho un'auto di fine anni '60, ci farò 2000 km all'anno, ultimamente anche meno, invece non credo che tu fossi un collezionista di utilitarie giapponesi anni '90 che teneva la Micra per conservarla...
Ritratto di Giuliano Della Rovere
25 marzo 2021 - 10:37
Sì, la tua è una fotografia credibile del nostro mercato. Personalmente però, se avessi una maggiore disponibilità economica, sicuramente sarei più propenso a spese voluttuarie e magari, avrei una maggiore sensibilità ecologica. Una relazione tra ricchezza del paese e "vetustà" del parco auto circolante c'è.
Ritratto di lovedrive
27 marzo 2021 - 13:36
è proprio questo il problema. per l'età media si prende sempre tutte le macchine immatricolate. ma quelle di età sopra i 30 anni bisogna eliminarle dalla statistica in quanto non circolano. ci sono 350.000 fiat 500 primo modella che sono l'1 % del parco circolante e nessuno le rottamerà mai. l'età media del circolante si deve calcolare senza le macchine con più di 30 anni d'età. ( anche il mio duetto ne fa 30 anni l'anno prossimo, ma fermo da 2).
Ritratto di AndyCapitan
28 marzo 2021 - 00:56
4
A mio parere tutti questi incentivi drogano solo il mercato e gravano sulla collettività!!!!....se un azienda non riesce a reggersi sulle proprie gambe cosa fa?....fallisce!.... è una legge di mercato....sosteniamo sanità e cose preziose per la gente...non le auto!
Ritratto di Lorenz99
25 marzo 2021 - 01:11
CHE PARASSITI...PENSASSERO AD ANDARE IN VACANZA CON LO YACHT. SONO IMPRENDITORI CORAGGIOSI QUANDO IL MERCATO VA E C'E DA INCASSARE, INNOVATIVI QUANDO CI SONO FONDI EUROPEI PER LA RICERCA, DISPERATI QUANDO CI SONO LE CRISI E TIRANO FUORI IL RICATTO OCCUPAZIONALE, METTENDO LA GENTE IN CIG. NON PREOCCUPATEVI PER I LAVORATORI, AVRANNO IL REDDITO DI CITTADINANZA. SE VOLETE ANDARE AVANTI ADEGUATE I PREZZI AGLI STIPENDI DELLE PERSONE NORMALI....ANZICHÈ VENDERE RICAMBI A PESO D'ORO, ALTRIMENTI CI SONO I CINESI PRONTI A RILEVARE TUTTO. O PRENDANO ESEMPIO DAI PICCOLI IMPRENDITORI CHE PAGANO LE TANTE TASSE IN ITALIA.
Ritratto di Almeron771
25 marzo 2021 - 06:50
Ma che la smettano di piangere, lo capiscono o no che ci siamo rotti, ma poi con che faccia tostra fanno un aumetro dei listini del 2,4% e poi chiedono aiuti al governo.Resto basito da tali comportamenti, magari adesso questo governo gli concede pure qualcosa....dopo le sanatorie delle tasse adesso ci manco solo il premio a chi alza i prezi e piange miserie.
Ritratto di egomax
25 marzo 2021 - 09:40
2
Francamente credo che i prezzi siano sempre "ponderati" quando vengono messi a listino. Ma altrettanto francamente, vedere le varie KM0 o semestrali, o anche di un anno , che vengono vendute al 15-20 % in meno (se non addirittura altre super offerte, che si possono trovare nelle ultime pagine proprio di questa rivista), fa pensare.
Ritratto di Blueyes
25 marzo 2021 - 10:18
1
Esatto. Una cosa che ho capito del comprare auto, ma pure le moto, è MAI acquistarle nuove di pacca. Dopo un anno o giù di lì le paghi infinitamente meno. Il mercato del nuovo è stragonfiato.
Ritratto di sergioxxyy
25 marzo 2021 - 10:31
Hanno un bel coraggio...........le case automobilistiche vendono l'auto a prezzo di costo……. e poi hanno le loro finanziarie con il stra-straguadagno
Ritratto di Doraemon
25 marzo 2021 - 14:34
Ma fare costare meno le auto? Il prezzo è salito vertiginosamente, in nome dell'ecologia con motori a detta loro super puliti e tecnologici, un nuovo decente, utilizzabile come prima auto tuttofare, per viaggi, spesa, lavoro, non meno di 15.000 una versione base. Escludendo l'elettrico che è fuori mercato senza incentivi. Eh già, degli incentivi parliamo, un sistema che altera il mercato, le case costruttrici private si prendono i guadagni, e lo stato, ovvero noi cittadini, ci sobbarchiamo le spese. I listini delle auto hanno raggiunto prezzi assurdi, e prima degli incentivi le case costruttrici li scontavano comunque a loro spese. Quindi ora non li scontano più perchè ci pensano gli incentivi, loro guadagnano di più e lo stato, cioè noi, ci mettiamo i soldi. Ho fatto alcuni preventivi a marzo, per renault twingo elettrica o clio... l'incentivo c'era, ma era largamente bruciato da costi occulti. Ok l'IPT che si sa, ma kit vari, pulizia, trattamenti di purificazione anticovid... cose assurde.. per la twingo addirittura optional la presa di corrente per caricarla alla presa domestica casalinga, direi una cosa fondamentale. Quindi basta favorire le case costruttrici. Io sinceramente come privato cittadino farei apposta a non comprare, una sorta di boicottaggio, perche devono capire che l'auto non è un lusso. E' una tattica per metterci paura e farci cambiare auto anche quando non serve. Che poi è inquinamento anche questo, quante auto rottamate inutilmente.
Ritratto di manuel12
25 marzo 2021 - 16:33
3
Si si il governo farà ben poco
Ritratto di Wurstel_Crauti
25 marzo 2021 - 17:02
Quindi, tanto per capirci... aumentano i prezzi anche con mercato fermo e poi chiedono incentivi, pagati sostanzialmente da tutti noi, interessati o meno all'acquisto di auto nuove, per tagliare "figurativamente" i listi o che nel frattempo verranno ulteriormente gonfiati e non interessati da sconti che normalmente vengono applicati anche in tempi di vacche grasse? E questi scienziati accattoni sarebbero anche laureati in economia e lautamente pagati dalle case costruttrici? Ma complimenti!
Ritratto di v8sound
25 marzo 2021 - 22:34
Un mucchio di Stron z a te e basta! In realtà questa presunta transazione verso l'elettrico sta' facendo acqua da tutte le parti... non sanno più cosa inventarsi pur di venderle, nonostante fiumi di articoli oramai su tutte le testate e propagandisti di professione che infestano i siti con i loro commenti spocchiosi. Ma oramai la percezione popolare è che l'auto elettrica sia un'imposizione e non un'opportunità. Le rivoluzioni non si fanno per decreto.
Ritratto di Andrea Doria
27 marzo 2021 - 15:08
Non riesco proprio a sopportare quando sento, o leggo "abbiamo il parco auto più vecchio di tutta Europa". Che poi bisogna capire se è vero oppure una grossa balla, ma poi, perche deve essere una cosa negativa avere un'auto di dieci o più anni? Posso capire a livello ambientale, ma allora aggiungo che anche a livello ambientale non è che poi faccia così bene buttare così tanta roba e così in fretta (un'auto poi); questo vale sia per le auto, che per gli elettrodomestici, cosiderando la velocità con cui si sfasciano questi ultimi e il costo delle riparazioni. Il consumismo è la vera piaga per l'ambiente e per il pianeta Terra tutto.
Ritratto di AndyCapitan
28 marzo 2021 - 01:07
4
Del "green" gli frega poco.. È solo un altra via per porre un business.... In Italia son sicuro che prenderanno una gran cantonata...le auto elettriche costano troppo e gli italiani non vogliono autonomie limitate e diplomi da ingegnere per potersi spostare dal punto a al punto b....
Ritratto di lucios
29 marzo 2021 - 09:54
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Purtroppo bisogna ammettere che è da fine anni 90 che questi incentivi vengono proposti, segno di un eccesso di domanda permanente che di tanto in tanto va regolata. Se poi a questo aggiungiamo le varie crisi che si aggiungono allora ecco spiegato il continuo ricorso a fondi pubblici. Però bisogna anche ammettere che in tutto il comparto, in occasione degli incentivi, si verificano degli aumenti.